Il gelese Serafino Lo Piano protagonista dello Stretto. Martedì scorso, si è svolta, a Messina, la manifestazione sulla traversata dello stretto, seguita da una Organizzazione regolarmente riconosciuta e da cronometristi ufficiali.
La traversata è partita da Punta Faro (Me) ed ha registrato numerosi partecipanti. Di questi solo quattro hanno completato la traversata andata e ritorno, tra cui il gelese Serafino Lo Piano, con un tempo di 2 ore e 36 minuti. Le condizioni del mare (correnti, temperatura, meduse…) hanno reso particolarmente difficoltosa l’impresa, oltretutto portata a termine senza l’uso di muta da Lo Piano, unico tra tutti ad aver fatto questa scelta.
Serafino Lo Piano, nipote dell’omonimo compianto poeta gelese, è nato e cresciuto a Gela ed è dirigente d’azienda in una società di trasporti. Da sempre appassionato di sport, si è dedicato nel corso della sua vita a diverse discipline a livello agonistico. Per quanto riguarda il nuoto, la traversata dello stretto di Messina non è per lui un’esperienza del tutto nuova, avendo già partecipato alle 57^ e 58^ edizione della Traversata dello Stretto. A maggio scorso, inoltre, Lo Piano ha preso parte in Sardegna ai Campionato Mondiali di Nuoto World Aquatics Open Water Swimming World Cup 2023, categoria Master.
“Sono nato a Gela e il mare fa parte di me da sempre. Faccio un lavoro molto frenetico e nuotare mi fa ritrovare me stesso, mi aiuta a riflettere. Molte idee che ho applicato in ambito professionale e si sono rivelate di successo mi sono venute nuotando” – commenta Lo Piano. “Sin da bambino sognavo di attraversare lo stretto a nuoto e ormai sono alla quarta attraversata. Questa però è stata speciale: partire dalla Sicilia, toccare la Calabria e poi tornare a nuoto nella mia Isola è stata un’emozione indescrivibile. Non è mancata la fatica naturalmente, ma quando questa si faceva più sentire pensavo che ad accompagnarmi in questa avventura c’erano mia padre Agostino e mia sorella Maria Cristina, che mi seguivano con la barca: la vittoria è sempre della squadra, anche negli sport individuali, e la mia è stata con loro”.
Dal 1930 ad oggi, da Giuseppe Dominici ad Andrea Fazio, in tanti hanno effettuato la traversata dello Stretto di Messina, chi con l’intento di stabilire un record, chi per il piacere di farlo. A Nino Musciumara e Santo Abruzzini, il grande merito, di aver dedicato tempo e passione verso lo Stretto ed il nuoto di fondo e per averle trasmesse a moltissimi nuotatori, sia messinesi che reggini.
Era il tempo che si riteneva la corrente un fatto determinante. Contemporaneamente nasceva Giovanni Fiannacca (6-9-1946) che, sentendo le gesta dei nuotatori, si è appassionato al nuoto dello Stretto di Messina, come Nino Muscumara ma, capendo fino dall’inizio che la corrente è importante, ma la velocità è determinante, si è concentrato, soprattutto sulle distanze dei 100,200 e 400. I risultati gli hanno dato ragione.
Allerta meteo arancione nella giornata di domani. Il sindaco Terenziano Di Stefano ha firmato un’ordinanza di chiusura, per il giorno 9 Febbraio, per motivi precauzionali, dei mercati rionali, dei due cimiteri “Monumentale” e di c.da “Farello” e di Ville e Giardini.
Si raccomanda alla cittadinanza prudenza e di spostarsi solo per le necessità, viste le avverse condizioni meteo previste a partire da stasera.
Ragusa – Per il terzo anno consecutivo, la destinazione turistica “Enjoy Barocco”, promossa dal GAL Terra Barocca e comprendente i territori di Ragusa, Modica, Scicli, Ispica e Santa Croce Camerina, parteciperà alla BIT di Milano, tra i principali appuntamenti internazionali del settore turistico. L’evento, che quest’anno si svolge a Fiera Milano Rho, aprirà i battenti domani, domenica 9 febbraio, e si concluderà martedì 11 febbraio.
Enjoy Barocco sarà presente con un proprio spazio istituzionale all’interno dell’area espositiva della Regione Siciliana, per promuovere le eccellenze culturali, enogastronomiche e naturalistiche nel Sud-Est siciliano. Tra gli appuntamenti programmati, a cura dell’ATS Enjoy Barocco, martedì 11 febbraio alle ore 10:00 il talk dedicato alla promozione turistica del territorio, ospitato presso lo stand della Regione Siciliana. All’incontro interverranno Christian Del Bono, Destination Manager della DMO Enjoy Barocco, Marco Platania, coordinatore dell’Osservatorio Turistico della DMO, e Iole Siena, presidente di Arthemisia Arte e Cultura, con la moderazione del giornalista Michelangelo Barbagallo.
Sarà un’occasione per approfondire le strategie di sviluppo e le novità per la stagione turistica 2025, con particolare attenzione all’innovazione digitale e all’uso dell’intelligenza artificiale per migliorare l’esperienza dei visitatori. Enjoy Barocco continua a posizionarsi come una destinazione di riferimento per il turismo culturale ed esperienziale, valorizzando il patrimonio unico del barocco siciliano e il fascino autentico del territorio ibleo.
Uno spaccato delle strade del perimetro provinciale. Uno dei tanti che rappresenta l’immagine di un territorio abbandonato.
E’ il tratto di strada della Strada provinciale 82 che da Gela porta a Niscemi. Nel primo chilometro ovvero da Contrada Brucazzi alla zona industriale Nord 2 appare abbandonata da un paio d’anni: qui si sono create buche sul lato della strada che restringono la carreggiata. Per evitarle gli automobilisti rischiano scontri con altri mezzi che arrivano dal senso opposto.
Sul cavalcavia si è formato un vistoso dislivello ovvero un cedimento della strada di circa 15 centimetri: le due le condizioni creano problemi non indifferenti alla circolazione sttadale; diversi sono gli episodi: auto che finiscono nel bel mezzo della buca ed escono con le gomme danneggiate, moto che rischiano di finire fuori strada per gli pneumatici fuori asse.
La segnalazione è stata presentata agli uffici della Provincia regionale di Caltanissetta, già due anni fa e per l’ennesima volta circa 2 mesi a mezzo PEC e dopo ripetute sollecitazioni la Provincia ha risposto apponendo un cartello che reca l’indicazione “strada dissestata” ma il problema resta visto che la strada è ad alta intensità di transito perché da quel tratto si raggiunge la zona industriale Nord 2 dove sobo allocate ditte con decine di dipendenti ed il nuovo Centro oli che occupa altrettanti lavoratori; vi transitano anche numerosi automezzi pesanti rimane e questo non aiuta le gia’ precarie condizioni dell’infrastruttura.
L’insistenza dei volontari del gruppo Gela che cambia ha prodotto solo il cartello
e una risposta. La solita: “l’ente locale non ha soldi e non può fare nulla”. Però l’ente resta in piedi e deve essere mantenuto mentre le strade non vengono sottoposte alla necessaria manutenzione.
Anche l’incuria si aggiunge alle condizioni generali: gli alberi non vengono potati da tempo e restringe ulteriormente la carreggiata