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Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

IL Nostro territorio , spesso, è stato oggetto di scelte lusinghiere da parte di enti internazionali,come il FAI.

NON bastano le analisi Soft di qualche politico di turno che tenta di sottovalutare il pericolo ( elettorale ), bensì un messaggio forte di tutte le popolazioni interessate a questa ulteriore ( probabile )sconfitta !

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IL Nostro territorio , spesso, è stato oggetto di scelte lusinghiere da parte di enti internazionali, come il FAI. Le nostre mura Timoleontee situate ad ovest di caposoprano ( Gela ) erano state selezionate a suo tempo a partecipare ad un censimento nazionale “ detto : “luoghi del cuore” ,al fine di individuare il luogo più suggestivo e storico del nostro “Bel Paese “ , attenzione meritevole che avrebbe portato ricadute “turistiche” positive per tutta l’area provinciale ).

Oggi leggo sui quotidiani nazionali , che sempre il nostro territorio sale all’attenzione “(Negativa)” ,per l’individuazione di un sito ………?Quale il deposito di Rifiuti nucleari !!! “Butera sale agli onori della cronaca “, assieme ad altri tre siti ,sempre in Sicilia (che si ritengono ad alto tasso di sismicità e quindi poco probabili ad essere scelti ).

Al Di la delle polemiche nazionali ( legittime ) , esplose in tutto il paese ( 67 i siti in questione )che ha suscitato questa notizia ,un serio allarme si intravede all ‘orizzonte: Pare infatti che l’unico luogo a bassa sismicità In Sicilia e quindi più idoneo sia proprio quello di BUTERA , qualora la regione individuata dovesse essere la nostra. Ma non sempre i livelli di previsioni sismici ,rispondono alla realta( vedi il Belice) ritenuto (a suo tempo )a rischio “basso ,” ed invece sappiamo come è andata a finire .

Allora mi chiedo: in questa (contraddittoria ) attenzione per il nostro territorio (Gela-Butera -Riesi) già provato per il danno ecologico ed economico, che la dismissione dello stabilimento petrolchimico ha causato , nonché per la mancata bonifica dello stesso , e con tutte le negatività che a pioggia si sono abbattute sul territorio ,già danneggiato per quanto sopra, una scelta del genere innescherebbe un ulteriore danno irreversibile; al mito turistico (che tanto bramiamo) arrivi nel nostro territorio , nella speranza di uno riscatto economico e sociale .

Vuoi per le scoperte ,che quotidianamente ,ci ritroviamo sotto i nostri piedi , vuoi per i ritrovamenti nel nostro mare ,come pure all’impegno per la nascita di un museo del mare, (che lasciano supporre un rilancio turistico di tutto il territorio),e quant’altro che non sto qui ad elencare. Auspico per tutto ciò una forte presa di posizion , a tutti i livelli ,dei soggetti politici e non ,che ci rappresentano , a Roma , a Palermo in Provincia ,nonché a tutti i SINDACI del comprensorio per un diniego forte e compatto , al fine di delegittimare questo pericolo .!!!!

NON bastano le analisi Soft di qualche politico di turno che tenta di sottovalutare il pericolo (elettorale), bensì un messaggio forte di tutte le popolazioni interessate a questa ulteriore (probabile) sconfitta !

Lettera di Gaetano Pardo

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A Mazzarino serve il salto di qualità della politica

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Dalla segretaria del circolo PeR di Mazzarino Carmelina Cremone riceviamo e pubblichiamo:

Necessita come non mai un forte richiamo alla Politica perché riassuma un ruolo ed una autorità che sembrano smarrite.Oggi più di ieri però la politica difetta di coerenza tra le cose che vengono proclamate e le scelte concrete che vengono compiute. Si è credibili nella misura in cui le nostre azioni sono riflesso delle cose in cui crediamo e che enunciamo.

Vero è che “è più facile credere in quel che si deve fare, che fare ciò in cui si crede”; ma la credibilità e la affidabilità di ciascuno passa inevitabilmente attraverso le scelte che compiamo, ogni giorno.Anche la nostra comunità, attende e spera che la politica faccia il salto di qualità, da intendersi non necessariamente come ricambio generazionale, solo anagrafico, bensì come cambio culturale e mentale per contribuire veramente al conseguimento del bene di tutto il nostro paese.

Oggi, il Sindaco di Mazzarino sta sperimentando, la difficile arte del mediare, del mettere insieme interessi diversi, caratteri diversi, culture diverse.
Decide che a poco più di otto mesi dalla formazione della giunta manda tutti a casa per rilanciare l’azione amministrativa. Così dice. Anche in questa circostanza, dimostrano ancora di più di essere divisi più di prima, divisi sulle persone, non sui progetti, perché di questi nessuno ne parla. Gruppi, sotto gruppi, con l’unico intento di condizionare, o mettere all’angolo gruppi che nel frattempo sono diventati minoranza dentro la maggioranza. Con la politica del privilegiare l’apparire, rispetto all’essere. Perché cessino i giochi, cessi il mettere ai posti di comando le persone che rispondono solo ai nostri non sempre nobili progetti, che non vanno nella direzione del bene comune, bensì rispondono a disegni strategici che continuano a privilegiare solo la appartenenza rispetto alla cittadinanza.

Signor Sindaco la strada più utile per il nostro paese, la sola via che abbiamo, se vogliamo nei fatti recuperare la politica alla sua nobile arte e non vogliamo invece renderla vittima di squallidi interessi di parte è la ricerca del bene comune, che trascende il piccolo orticello e recupera il respiro del grande nobile impegno, che porta tutti ai piani superiori.Vale la pena sottolineare ancora una volta che si rimane credibili nella misura in cui si attua ciò che si predica, anche a costo di dover perdere pezzi del proprio potere e del proprio prestigio personale, quando in gioco ci sono interessi più generali e più nobili di una comunità che continua ad attendere per riorganizzare una speranza nuova, di un ritrovato entusiasmo per potersi ancora spendere in vista del vero bene di tutti.

Credo che il primo e più credibile ricambio dovrebbe riguardare la strategia da porre in essere per conseguire tale obiettivo, anche se non sfugge a nessuno, che oggi, presi dal desiderio di voler tagliare ogni tappa non si e più disposti a percorrere la difficile, ardua salita del servizio, essendo più appetibile la comoda strada del potere. Perciò più che continuare ad essere censori degli altri, siamo tutti chiamati a fermarci un attimo e riflettere se anche questa volta si stanno privilegiandosi gli interessi dell’appartenenza, rispetto a quelli della cittadinanza. E’ indubbio che se ad ogni consultazione locale si intende dare valenza e significato politico, la realtà è quella di dettare ordini di scuderia e condizionare persino le scelte degli amministratori con probabile danno alla nostra comunità e degli stessi elettori.
La riflessione non esime chi, ricoprendo ruoli politici di leaders a livelli più alti, è chiamato più e prima degli altri ad essere onesto con sé stesso e con la comunità locale dalle quali si continua a “succhiare” consenso e “potere”.
Signor Sindaco attendiamo, tutta la città attende un suo gesto che rimetta nelle mani degli elettori il futuro di Mazzarino.

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Interporto Gela Aps è pronta a riprogettare il pontile

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Riceviamo e pubblichiamo una nota di Marco Fasulo dell’associazione Interporto

“Nel lungomare Federico II di Svevia, a Gela, i lavori di riqualificazione del secondo tratto sono finalmente iniziati, ma la demolizione del pontile sbarcatoio, per la quale sono stati previsti fondi già dal programma Pac 2007-2013, continua a rimanere un’opera in sospeso.

Dopo quattro anni di attesa, il dipartimento tecnico dell’assessorato alle infrastrutture ha recentemente nominato un nuovo responsabile unico del progetto, offrendo finalmente una speranza per l’avvio delle opere.

Tuttavia, ciò che un tempo sembrava un semplice atto burocratico si trasformerà ora in una grande opportunità per il futuro di Gela. Interporto Gela Aps è pronta a riprogettare il pontile, trasformandolo da una struttura obsoleta e pericolosa in un nuovo simbolo di rinascita per la città, che non solo contribuirà alla riqualificazione dell’area, ma darà vita a uno spazio dinamico e all’avanguardia per il futuro della zona portuale.

Il nostro impegno è quello di restituire nuova vita a una parte fondamentale della storia e del paesaggio di Gela, trasformandola in un punto di riferimento per la comunità e per l’intero Mediterraneo”.

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Fondi per l’autismo: le famiglie chiedono l’intervento dell’Asp

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Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Maria Grazia Pignataro, Presidente Ispedd e autismo; Calogera Ficarra, una delle quattro portavoci della Voce dei disabili; Antonino Biondo, Presidente di Amautismo, sui fondi per l’autismo in scadenza il prossimo 31 marzo. Le famiglie chiedono agli uffici amministrativi dell’ASP di Caltanissetta, di sbloccare le procedure per non perdere queste risorse preziose per i loro figli e figlie.

“L’associazione Ispedd Onlus, La Voce dei Disabili, entrambe di Caltanissetta, e Amautismo Odv di Gela, portano all’attenzione il fatto che, diversamente da quanto effettuato in altre ASP regionali, risulterebbero ancora non utilizzate, con adeguata progettazione, risorse economiche destinate dalla Regione anche all’ASP di Caltanissetta, e chiedono che queste non vadano perdute per scadenza dei termini.

Le risorse riguardano l’assegnazione fatta dal governo centrale, con un fondo del 2022, recepita dalla Regione siciliana con il decreto assessoriale del 24 gennaio 2023, denominato “Criteri e modalità di utilizzazione dei fondi per la cura dei soggetti con disturbo dello spettro autistico per l’anno 2022”, a cui ha fatto seguito il decreto assessoriale attuativo n°528 del 6.6.2023. 

In seguito al decreto assessoriale sarebbero stati assegnati all’Asp di Caltanissetta, unitamente alle altre aziende ospedaliere siciliane, € 104.382,35 e, con un altro fondo, 87.730,10 dell’anno 2021 (decreto assessoriale n°274 del 31.3.2023, in scadenza nel 2026). 

Ricordiamo che i pazienti affetti dal disturbo dello spettro autistico di Caltanissetta e Gela, che usufruiscono del   progetto ex pilota, hanno subito una diminuzione delle ore giornaliere del servizio, passando da 5 a 3, proprio per mancanza di risorse sufficienti. 

Queste ore, già insufficienti a coprire il fabbisogno dell’utenza, soprattutto se rientra nel livello 3 di gravità (il massimo livello per l’autismo), sembrerebbero destinate peraltro a ridursi ulteriormente a causa dell’aumentare della platea degli aventi diritto.

Non attivare velocemente, da parte dell’Asp nissena, il complesso e articolato apparato burocratico per l’utilizzo immediato di questi fondi, rappresenterebbe uno spreco inaccettabile di risorse.

Ricordiamo che per precisa indicazione del decreto n° 528/23, i fondi devono servire, su richiesta del Dipartimento di salute mentale, per individuare la carenza di personale dei centri diagnosi e intervento intensivo precoce, che possegga peraltro curricula formativi ed esperienziali specifici per i disturbi dello spettro autistico, secondo le linee guida da Piano Unitario Regionale (GURS n°32 del 12/7/2019).

Come famiglie, ci appelliamo al fatto che l’autismo rientra nei LEA, livelli essenziali di assistenza, e pertanto non possiamo e vogliamo rimanere in silenzio di fronte alla possibilità che si perdano risorse destinate a migliorare la qualità di vita dei nostri figli e figlie”.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852
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