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Iudice conquista un posto tra i grandi artisti del ritratto italiano contemporaneo

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Nella storia del ritratto italiano insieme a nomi del calibro di Giorgio De Chirico, Carlo Levi, Mimmo Paladino figura,  a dare voce all’arte contemporanea, quello del maestro gelese Giovanni Iudice.

Il suo olio su tela “Il Muro” con il ritratto di quattro donne è stato apprezzato da Luca Beatrice curatore della mostra “Volti”, appena inaugurata in due diversi siti del lago di Como, che l’ha voluta per proporre al visitatore un affascinante e complesso viaggio nella storia del ritratto dal secolo scorso ad oggi.

Alla mostra, che si segnala per la sua alta caratura, ha dedicato un ampio servizio il tg 5 e c’è stato il riferimento all’opera del maestro gelese. 

Iudice è un artista che ama raccontare il mondo in modo diretto ma non disdegna le metafore. Ogni suo ritratto è sempre metafora di qualcosa, di idee, sentimenti, voglia di ribellione o di pace. Ogni ritratto è un messaggio che va oltre la persona che viene ritratta.

L’opera “Il muro” con le sue quattro donne, una centrale nuda su un divano , due velate alla sua testa e una con il volto coperto da una colomba ai suoi piedi, sono il simbolo della Sicilia. Sintesi di due aspetti antitetici evidenziati in una sola narrazione: la nuda verità  e il bigottismo. Il messaggio che vi si può leggere è che c’è un muro non fisico da abbattere. L’opera si trova ora esposta a villa del Balbianello a Tramezzino e lo sarà fino al 12 novembre quando la mostra “Volti” chiuderà i battenti.

Per Giovanni Iudice un altro tassello importante di una carriera in ascesa.

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Attualità

L’ex sindaco Lucio Greco:”solo Gambino ed io abbiamo chiesto la rescissione del contratto con Caltaqua”

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Inchiesta su Caltaqua:l’ex sindaco Lucio Greco esprime vicinanza e solidarietà all’ex sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino a cui va dato il merito di avere sostenuto con forza le ragioni dei suoi concittadini, colpiti da una crisi idrica senza precedenti. La sua denuncia nei confronti del gestore del servizio idrico, ha fatto emergere alcuni aspetti su cui la Procura intende fare chiarezza.

Greco ricorda che certe carenze e certe disfunzioni da parte di Caltaqua erano state già denunziate sia dall’ex sindaco Gambino che da lui , quando nel corso dei lavori della commissione di valutazione del gestore del servizio idrico integrato, avevano chiesto di dare corso alla risoluzione del contratto. “Purtroppo la nostra decisione è stata sottovalutata e non si è dato il giusto corso in sede di Ati idrico. Pur non volendo entrare nel merito dell’inchiesta penale, non possiamo non esprimere piena fiducia nell’operato della magistratura, nella speranza che si faccia chiarezza, una volta per sempre, su uno dei servizi più importanti ed essenziali da cui dipende la qualità della vita dei cittadini. Voglio sperare anche che i nuovi sindaci e tutta la classe politica sappiano dimostrare compattezza nella difesa degli interessi primari dei loro concittadini. Su tutto ci si può dividere in politica, ma non sulla difesa di questi principi”.

Nell’inchiesta sono coinvolti il legale rappresentante di Caltaqua Antonio Gavira Sanchez e il direttore generale Andrea Gallè, Antonino Butera responsabile per la depurazione, Massimo Chiarelli dell’ufficio tecnico, Alessandro Orlando responsabile amministrativo. Per Aqualia, il presidente Alejandro Aboumrad Gonzales. Per l’Ati, invece, risultano toccati dall’inchiesta il presidente Massimiliano Conti, sindaco di Niscemi, l’ex direttore generale Antonino Collura, il responsabile tecnico Mario Denaro e il responsabile amministrativo Sergio Scarciotta. 

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Un uovo per la ricerca

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Anche quest’anno la Fidapa Bpw Italy, in occasione del Torneo Doppio Giallo, organizza un tavolo di sottoscrizione per l’Airc all’interno del circolo tennis dell’Eni Group a Macchitella.


Chi darà il contributo riceverà un uovo pasquale per la ricerca dell’Airc. Ci si può rivolgere già da oggi alla segreteria del circolo tennis o recandosi al circolo tennis dell’Eni Group nei giorni di sabato 22 e domenica 23 marzo.

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Educazione e digitale: esce il saggio “La Buona EduComunicazione”, nuova opera di Francesco Pira

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Uno degli aspetti più critici emersi nel nostro tempo è legato al ruolo delle istituzioni classiche, famiglia e scuola, che da più parti sono state messe in discussione per i complessi processi educativi all’interno degli ecosistemi comunicativi generati dalla dimensione digitale. Il nuovo volume del saggista Francesco Pira traccia un percorso partendo dagli interrogativi sui nuovi modelli culturali, l’evoluzione dell’interrelazione tra individui, dagli ambienti fisici a quelli informazionali e l’impatto sui processi di apprendimento e propone un preciso riferimento alle due prospettive della Media Education e della EduComunicazione.

Attingendo anche ai dati di indagini nazionali e internazionali che aiutano a comprendere meglio qual è il framework di riferimento nel quale si muove la scuola, l’autore ha voluto indagare su come coniugare gli aspetti innovativi delle ultime esperienze legate alla Media Education e all’EduComunicazione per dare vita a un processo educativo che metta al centro il dialogo e l’ascoltoin una nuova prospettiva di cittadinanza digitale.

L’ultimo saggio “La Buona EduComunicazione”, scritto, per i tipi di FrancoAngeli da Francesco Pira , professore associato di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l’Università di Messina, presenta i risultati della ricerca sul campo, che ha avuto come scopo quello di indagare il pensiero e/o l’esperienza, attraverso una serie di interviste, a dirigenti scolastici e a docenti che operano nelle principali regioni italiane, che hanno consentito di descrive una geografia di come il sistema educativo italiano si è adattato all’impatto delle nuove tecnologie.

Un lavoro che può senz’altro contribuire al dibattito scientifico di matrice sociologica, finalizzato alla definizione di un approccio strategico all’educazione capace di governare i processi d’innovazione e non di adattarsi ai cambiamenti imposti dalle logiche del capitalismo digitale. La prefazione del libro è firmata dal prof. Pier Cesare Rivoltella ordinario di Didattica e Tecnologie dell’educazione presso l’Università di Bologna, fondatore e attuale presidente della SIREM (Società Italiana di Ricerca sull’Educazione Mediale).

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