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Cronaca

La lunga battaglia giudiziaria di un cittadino contro una tomba abusiva al cimitero di Villalba

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Tomba abusiva nel cimitero del Comune di Villalba: il Tar di Palermo accoglie il ricorso ed annulla il provvedimento emesso dal Comune.  

La storia è questa: il Sig. S.L., originario di Villalba, a seguito della morte del padre ha ereditato la tomba di famiglia all’interno della vecchia zona del cimitero comunale di Villalba.

Tuttavia, molti anni addietro, in prossimità del sepolcro di famiglia del Sig. S.L., la Sig.ra L. M. N. aveva realizzato in maniera abusiva un manufatto che pregiudicava il diritto di accesso al feretro (tumulazione e/o estumulazione) ai familiari del Sig. S.L., in quanto la tomba era stata costruita in violazione della normativa di settore pervista dall’art. 76 del D.P.R. 285/90 e della concessione edilizia rilasciata in precedenza.  

Pertanto, il Comune di Villalba annullava in autotutela la concessione edilizia rilasciata alla Signora L.M.N. ed ordinava alla stessa la demolizione del manufatto abusivo. Successivamente, accertata l’inottemperanza dell’ingiunzione di demolizione disposta nei confronti della Sig. L.M.N., il Comune dichiarava l’acquisizione al patrimonio dell’Ente comunale dell’opera abusiva in questione.

Frattanto tra le due parri scaturiva un lungo contenzioso innanzi al Giudice Amministrativo, senonché, nelle more del processo, il Comune di Villalba, con deliberazione della Giunta Comunale, accettava la proposta transattiva formulata dalla Sig.ra L. M. N., al fine di concludere il contenzioso in questione.

Il Sig. S.L., con atto di invito, chiedeva al Comune di Villalba di provvedere comunque alla demolizione del manufatto abusivo ma questa istanza rimaneva priva di riscontro.

Pertanto, con il patrocinio dell’Avv. Girolamo Rubino, il Sig. S.L. proponeva ricorso innanzi al Tar, al fine di ottenere una pronuncia volta alla rimozione dell’inerzia serbata dal Comune di Villalba sulla propria istanza, essendo stato estromesso dalla proposta transattiva e lamentando l’impossibilità di poter accedere alla propria tomba di famiglia a causa del manufatto abusivo.

Il ricorso veniva in un primo momento rigettato dal Tar e poi successivamente accolto in grado di appello dal C.G.A., che in riforma della sentenza di primo grado, accoglieva il ricorso avverso il silenzio e condannava il Comune di Villalba a pronunciarsi in merito all’istanza proposta dal Sig. S.L.Di conseguenza, il Comune di Villalba provvedeva a riscontrare l’istanza presentata dal Sig. S.L., la quale veniva tuttavia rigettata dall’Ente comunale sulla base della presunta impossibilità di poter procedere alla demolizione del manufatto abusivo, stante la deliberazione della G.C., con cui era stata accettata la proposta transattiva tra il Comune e la Sig.ra L.M.N..  

Contro questo provvedimento, sempre con il patrocinio dell’Avv. Rubino, il Sig. S.L. proponeva ricorso innanzi al Tar- Palermo, lamentando l’illegittimità del provvedimento impugnato sotto vari profili.

In particolare, l’Avv. Rubino rilevava in giudizio, come il provvedimento impugnato doveva ritenersi illegittimo, in quanto adottato dall’Amministrazione in violazione dell’attivazione del necessario contraddittorio procedimentale.

Inoltre, sempre l’Avv. Rubino, deduceva in giudizio come la deliberazione della giunta comunale con la quale era stata adottata la transazione, non fosse opponibile al Sig. S.L., ed inoltre non poteva ritenersi un atto idoneo a concludere l’iter sanzionatorio previsto dall’art. 31 D.P.R. del 380/2001, poiché solo il Consiglio Comunale, quale organo competente in materia di urbanistica e pianificazione territoriale, può deliberare, solo in via eccezionale, il mantenimento dell’opera abusiva acquisita al patrimonio comunale, a fronte di prevalenti e concreti interessi pubblici all’utilizzazione dell’opera abusiva. Invece, il Comune di Villalba, in maniera illegittima, una volta acquisita l’edicola funeraria al patrimonio comunale non aveva correttamente proceduto alla demolizione del manufatto abusivo, nonostante l’assenza di un espresso deliberato del Consiglio Comunale e la mancanza di prevalenti interessi pubblici alla sua conservazione.

Con sentenza dell’otto agosto scorso, il Tar-Palermo, condividendo le argomentazioni difensive dell’Avv. Rubino, ha accolto il ricorso proposto dal Sig. S.L. ed ha annullato il provvedimento impugnato, oltre a condannare l’Amministrazione comunale al pagamento delle spese processuali in favore del Sig. S.L.

Pertanto, per l’effetto della pronuncia, il Comune di Villalba dovrà procedere alla riedizione del proprio potere in ordine all’istanza presentata dal ricorrente per non incorrere in ulteriori illegittimità.

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Cronaca

Siglato patto federativo tra PeR e Sinistra futura

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Siglato un patto federativo tra il laboratorio politico PeR e Sinistra futura.Quest’ultima è un’associazione politica nazionale che è presente in molte province siciliane pur essendo nata a marzo 2024 con caratteristiche di aggregazione partendo dai territori. Vi aderiscono vari soggetti che provengono da Pd e Rifondazione comunista e Articolo 1. Un Dna, una storia e degli obiettivi molto simili a quella di Donegani e del suo laboratorio politico PeR.

“Con Sinistra futura – ha esordito Miguel Donegani- sigliamo un patto di condivisione di temi e programmi di politica nazionale e regionale.Insieme vogliamo avviare una fase costituente per portare più politica di sinistra nella regione e nei territori. Sinistra futura è un riferimento nazionale e a livello regionale con quest’associazione politica saremo presenti in tutte le 9 province siciliane per avere un peso politico maggiore”

“Noi vogliamo allargare il campo progressista. Altro che campo largo del Pd e M5s. Basta guardare cosa è successo in Liguria.La politica non si fa con i veti ma con una chiarezza che comincia da alleanze chiare. A me hanno proposto tutto per entrare nell’alleanza del sindaco Di Stefano ma io ho detto no. Non facciamo alleanze con l’Mpa” – ha sottolineato Donegani

Che ha poi aggiunto: ” La federazione con Sinistra futura è la prima tappa All’Ars a dicembre presenteremo il movimento e di lì partirà il lavoro con i temi. Il campo progressista, il cosiddetto campo largo, non può essere fatto dal Pd e dai Cinquestelle. Serve altro”

Pippo Zappulla coordinatore regionale e presidente di Sinistra futura presente con Gianni Battaglia responsabile dell’organizzazione nazionale ha detto : “Noi lavoriamo da tempo a questo patto federativo. L’attuale offerta politica della sinistra non è adeguata allonscontro con a destra. Il PD continua ad essere piena di limiti e contraddizioni non sanate nonostante la presenza della Schlein di cui non accettiamo che ora apre a Renzi .Il Pd non è partito da combattere ma non è nuovo moderno partito della sinistra. Il M5s è dilaniato da scontri interni .Conte ha provato a portare il M5s nel campo progressista ma è limitato da questi scontri Sinistra Italiana e Verdi hanno avuto un buon risultato alle Europee e in Liguria ma è temerario pensare di essere sufficienti a costruire un partito di sinistra . Serve un partito con oltre il 10% che può avere la capacità e il peso di spostare le scelte del governo. La nostra associazione vuole diventare entro qualche anno in partito.Da soli non ce la possiamo fare vogliamo essere il lievito oer costruire alla pari di altri per costruire il partito robusto di sinistra”

Il sen.Battaglia ha detto che “non si guarda nostalgicamente al passato ma pensiamo alla nuova sinistra. Le persone che vanno a votare sono meno della metà, eppure ci sono tanti partiti e l’offerta politica c’è, ma questi partiti non attraggono e creano entusiasmo. Il nostro riferimento sono i cittadini che non votano creando una nuova offerta politica che crea entusiasmo che porti un altro modo di fare politica e un altro modo di governare”.

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Allarme in via Ruggero Settimo per caduta calcinacci

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È stato allarme in via Ruggero Settimo, una trasversale della via Venezia, stasera alle 18. Una pioggia di calcinacci è caduta da un balcone seminando il panico fra i pochi passanti.

Per fortuna i calcinacci sono finiti sulle auto e nessuno danno hanno avuto i passanti.

La strada è stata transennata e sgomberata dai Vigili urbani per permettere ai vigili del fuoco di mettere in sicurezza la zona, come si vede nella foto del mezzo con scala.

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Foglio di Via per 4 persone

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Ragusa -Non potranno entrare nel territorio del Comune di Ragusa e Frazioni per quattro anni i quattro catanesi che nel corso di una perquisizione erano stati colti in possesso di oggetti atti allo scasso a bordo dell’autovettura presa a noleggio su cui viaggiavano nel cuore della notte per le vie di Ragusa. I quattro erano stati fermati nel corso di un servizio di controllo del territorio volto alla prevenzione e repressione dei reati.

Entrati in contatto visivo con la volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, il conducente dell’auto sospetta accelerava repentinamente tentando di allontanarsi per eludere il controllo senza tuttavia riuscire nel suo intento.

Gli Agenti, fermata l’auto, hanno identificato i quattro che risultavano essere già noti alle Forze dell’Ordine due dei quali anche in violazione di misure cautelari per cui venivano successivamente denunciati all’Autorità Giudiziaria.

Nel corso della perquisizione, gli Agenti avevano rinvenuto, sapientemente occultati all’interno dell’utilitaria vari oggetti atti allo scasso e dispositivi idonei all’avviamento di emergenza di vari modelli di veicoli: una chiave brugola, chiavi di accensione in ferro modificate, scanner per la lettura di centraline e tutto il necessario per violare i dispositivi di protezione e di avviamento delle automobili.In quel frangente i quattro trasfertisti, sequestrati gli oggetti rinvenuti, erano stati deferiti all’Autorità Giudiziaria.

Dopo aver concluso gli accertamenti ed ai riscontri effettuati dalla Divisione Polizia Anticrimine della locale Questura i quattro, ai sensi dell’art.2 D.Lgs n159/2011, sono stati muniti di Foglio di Via Obbligatorio con Divieto di Tornare nel Territorio di Ragusa e Frazioni per la durata di quattro anni.

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