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Politica

M5S: “Sul nucleare Musumeci si è finalmente svegliato “

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Il pericolo da evitare  è che la vicenda delle scorie nucleari  serva per la propaganda politica. Se poi a intestarsi la battaglia sono partiti e gruppi che per decenni hanno chiuso gli occhi di fronte allo scempio del territorio, ecco che c’è da stare poco allegri. La propaganda politica, per sua natura, nasce e muore nell’arco di un tempo lasciando le cose come erano. Anzi peggio di come erano. Oggi è in atto uno scontro politico alla Regione con i Cinquestelle all’ Ars che attaccano Musumeci.

Quest’ultimo ritiene di aver preso una posizione  chiara e netta sulla Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) per i siti che dovrebbero ospitare i depositi di scorie nucleari. In Sicilia da Roma ne hanno previsti quattro. La Giunta di governo ha istituito un Gruppo di lavoro, con la Cts, coinvolgendo le quattro Università dell’Isola e i Comuni interessati.

Il gruppo, presieduto dell’assessore all’Ambiente Toto Cordaro e coordinato da Aurelio Angelini, dovrà elaborare le motivazioni a sostegno della ferma contrarietà della Regione alle proposte della Carta nazionale, la cui scelta è stata giudicata “irragionevole e priva di fondamento” da parte del presidente della Regione. Ma il gruppo pentastellato all’Ars replica rinfrescando la memoria a Musumeci. “Da due anni giace come da tradizione, nei cassetti del governo Musumeci, una nostra mozione che impegna la Regione a dichiarare denuclearizzato l’intero territorio della Regione Siciliana.

Oggi Musumeci cerca correre ai ripari. Ben svegliato”- dichiarano  i deputati del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle all’Ars . “Musumeci – spiegano i deputati – si esprime oggi in maniera assolutamente tardiva, ma speriamo in maniera reparabile. La Regione prenda ufficialmente una posizione netta sul No così come hanno fatto le altre Regioni d’Italia. Il presidente della Regione dia seguito alla mozione M5S peraltro votata favorevolmente dal parlamento siciliano 24 mesi fa e ascolti i cittadini della sua Terra che il nucleare non lo vogliono” – concludono i deputati.Il tempo per riparare c’è. 

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Nuovo regolamento autobotti rinviato

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Stavolta opposizione e maggioranza si sono trovate d’accordo sulla necessità del ritiro per rivederlo del regolamento sulla fornitura idrica tramite autobotti in zone senza rete idrica

Ma l’amministrazione non ha voluto ritirare la delibera e la mancanza di numero è servita a consentire una riflessione.

Il regolamento da modificare era del 2011.Prevedeva un costo totale dell’autobotte di 10 mc di 83 euro di cui 25 a carico del Comune. Il nuovo prevede l’intero costo a carico del cittadino come spetta a tutti i servizi a domanda individuale.

Proposta impopolare. Pesante da votare.Anche se il bilancio comunale è in disequilibrio. Così i consiglieri puntano gli occhi su Caltaqua e l’Ati, parlano di ingiustizia e uscendo dall’aula hanno ottenuto un’ulteriore riflessione sul tema

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Ok a debito con il canile e la lotta al randagismo resta all’anno zero

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Con 14 voti favorevoli e 2 astenuti il consiglio comunale ha approvato un debito fuori bilancio di circa 150 mila euro con il canile di San Cataldo per il ricovero dei cani randagi accalappiati nel territorio.

È stata l’occasione per parlare di randagismo e di come il problema viene affrontato. E come è noto è un problema irrisolto. Durante il dibattito è emerso che molti dei cani ricoverati sono stati abbandonati dai proprietari. Bisognerebbe controllare se i proprietari effettuano la microchippatura del cane entro i tre mesi e fare le multe. Ma i vigili che dovrebbero avere lo strumento per i controlli sono in numero insufficiente per fare anche questo.Il consigliere Pellegrino ha chiesto se sono stati individuati e multati i proprietari di cani con microchip ricoverati al canile. Ha auspicato i controlli e le multe perché toccare le tasche dei cittadini quando sbagliano funziona da educazione civica

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Politica

Finanziaria, via agli incontri con le parti sociali. Contratto regionali, impegno per il rinnovo.

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Palermo – L’ obiettivo è approvare la Legge di stabilità regionale entro l’anno. Per questo il presidente della Regione Renato Schifani e l’assessore all’Economia Marco Falcone hanno avviato gli incontri con le parti sociali per illustrare i contenuti della finanziaria.

«Da un lato c’è una chiara impronta liberale che si fa carico delle aspettative dei ceti produttivi, dall’altro un forte impegno in ambito sociale per non lasciare indietro nessuno», ha sottolineato il governatore. Si è cominciato con i rappresentanti delle categoria produttive proseguendo poi con i sindacati per discutere sulle proposte in materia economica e sulla valorizzazione del personale dipendente della Regione, che attende il rinnovo del contratto di lavoro per il quale i sindacati hanno avviato una mobilitazione.

Presente a quest’ultimo incontro anche l’assessore alla Funzione pubblica, Andrea Messina, che ha ribadito la «volontà del governo regionale di garantire le risorse finanziarie che permetteranno la sottoscrizione del contratto collettivo 2019-2021». Novità, la polizza sanitaria che copre tutti i dipendenti regionali. A Palazzo d’Orléans ricevuta anche l’Anci, l’associazione dei Comuni. Più risorse per loro in Finanziaria: 400 milioni

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