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Cronaca

Maltrattamenti ad anziani, Procura di Gela chiude indagini

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Associazione per delinquere allo scopo di commettere plurimi delitti di esercizio abusivo della professione sanitaria e di maltrattamenti in danno di persone anziane e/o disabili: è il reato contestato dalla Procura di Gela, retta da Fernando Asaro nei confronti di Pietro Biondi (amministratore unico del consorzio cooperative sociali “Progetto Vita”) e di altri indagati, a conclusione delle indagini preliminari delegate alla Polizia di Gela.  In particolare Biondi – sostiene l’accusa –  ha gestito l’attività illecita presso le varie case di riposo e i centri di accoglienza per disabili mentali  nei comuni di Butera, Niscemi, Pietraperzia, San Michele di Ganzaria e Mirabella Imbaccari, impiegando personale non qualificato e favorendo la perpetrazione di condotte criminose avvenute finoall’aprile del 2019. Gli accertamenti hanno consentito di ricostruire lesioni personali gravissime verificatesi nei confronti di ricoverati presso le strutture. Nei confronti dello stesso Biondi  ed altri, nell’ambito di altro procedimento penale, è stato richiesto il rinvio a giudizio per omicidio colposo per avere causato la morte di un ospite della casa di riposo  “Le Viole residence per Anziani” di Butera. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, gli imputati, contravvenendo alle doverose cautele dettate dalle prestazioni di tipo assistenziale e di carattere infermieristico e riabilitativo, agendo con negligenza, imprudenza e imperizia, causavano  la morte dell’ospite della casa di riposo, per avere omesso di richiedere tempestivamentel’intervento di personale medico per le cure del caso.

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Cronaca

Un gelese nell’associazione “Unione insigniti Omri”

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C’e’ un socio fondatore proveniente da Gela nella neonata Associazione ““Unione Insigniti OMRI (UIR)”

Nasce a Chieti nello studio del notaio De Vito, l’Associazione “Unione Insigniti OMRI (UIR)”. A presiederla è il Cav. prof. avv. Antonello De Oto. L’Associazione riunisce gli insigniti dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.  
Un sodalizio che si propone di tutelare e difendere i valori fondanti la Repubblica e le sue Istituzioni e di far vivere concretamente la condizione di insignito nella società civile, con particolare attenzione ai principi di solidarietà, legalità, concordia ed eleganza nei comportamenti pubblici.
I suddetti principi si ispirano al motto latino “Omnia Praeclara Rara” (tutte le cose eccellenti sono rare).  
Questa la dichiarazione del neopresidente nazionale De Oto:

“Nasce oggi un’associazione di insigniti che pone i valori costituzionali a difesa della Repubblica al centro del suo fare, innervandola con i principi di solidarietà, legalità, etica ed eleganza dei comportamenti pubblici. Buon lavoro a noi”.
I soci fondatori: Cav. Prof. Avv. Antonello DE OTO, Uff. Prof. Franco GRAZIANO; Cav. Dr. Gaetano PADUANO, Cav. Dr. Antonio MONTALBANO, Cav. Paolo PANI, Cav. Pietro BONGIOVANNI, Uff. Salvatore GIARRIZZO. Uff. Dr. Nicola Martino MARRA, Cav. Dr. Leonardo Maria ROCCA, Cav. Dr. Rocco PARDO, Cav. Antonio BENFATTI, Uff. Riccardo SCAMARCIO

La sede dell’associazione è a Bologna, in via D’Azeglio, 27.

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Cronaca

Ore 13.01: terremoto nel nisseno

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Caltanissetta- Un terremoto di magnitudo 3.6 e’ stato avvertito oggi in provincia di Caltanissetta.

I sismografi dell’Ingv hanno registrato una scossa, alle 13.01, tra i comuni di Villalba, Marianopoli e Vallelunga Pratameno.

Il sisma, che è stato avvertito anche in alcune zone della provincia di Palermo, ha avuto origine a 37 chilometri di profondità

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Cronaca

Due arresti nel Nisseno

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La Squadra Mobile di Caltanissetta ha arrestato due persone in esecuzione di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.

Un trentasettenne, riconosciuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e atti persecutori, è stato condannato dal Tribunale di Palermo a due anni, due mesi e venti giorni di reclusione. Un ventiquattrenne è stato sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Verona, in ordine ai reati di rapina e furto aggravato in concorso.

Entrambi, dopo gli adempimenti di rito, sono stati condotti dagli agenti della Polizia di Stato nella Casa Circondariale di Caltanissetta, il primo per scontare la pena, il secondo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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