Una vittoria netta ma amara quella di questa sera per il Volley Gela nella finale di ritorno dei playoff di Prima divisione femminile: al PalaUrso finisce 3-1 per la squadra gelese, ma il successo nel golden set del Santa Barbara Sommatino permette alle ospiti di conquistare il titolo.

Le gelesi si erano portate sul 3-0 con una grande prestazione, riuscendo a tornare in corsa dopo il 3-1 subìto all’andata. Poi la decisiva affermazione della squadra di Sommatino nel quarto set. I risultati dei parziali: 28-26, 25-18, 25-17, 12-15.

La formazione di Giacomo Tandurella può comunque ben consolarsi con la consapevolezza di aver raggiunto con pieno merito la promozione in Serie D e di aver provato fino in fondo, questa sera, a portare a casa la vittoria.

Ultima giornata del campionato di Serie D femminile di pallavolo. Al palazzetto dello sport di Enna, la Kentron volley School, già da tempo retrocessa in Prima divisione, batte 3-1 la Nuova Città di Gela gia da un mese promossa in Serie C. I risultati dei parziali: 25-19, 25-13, 20-25, 26-24.

In virtù di questo risultato, la compagine giallonera chiude il girone C al secondo posto con 51 punti, indipendentemente dall’esito della sfida di domani tra Rova volley e Adrano. Per le gelesi di coach Bonaccorso resta la grande soddisfazione di aver conquistato due promozioni consecutive.

“Il provvedimento dei giudici va ritenuto corretto” e di conseguenza “si rigetta il reclamo”: con queste parole la Federbasket mette definitivamente la parola “fine” sulla vicenda Melfa’s Gela – Academy Catanzaro. Il ricorso presentato dalla società gelese “non prova l’ingiustizia” della sanzione ricevuta. Oltre al danno, in pratica, la beffa.

Tra le motivazioni, si legge che le immagini video messe a disposizione della società gelese non solo non chiariscono la reale dinamica dei fatti ma in effetti confermano il tentativo isolato di invasione di campo. A questo si aggiunge che il referto arbitrale firmato dai due direttori di gara gode di “fede privilegiata”.

Stavolta è davvero finita. E, al netto dell’evidente ingiustizia subita dai gelesi se si pensa a quanto accaduto a gennaio a Catanzaro, restano grandi le responsabilità in casa Melfa’s e dei suoi sostenitori per l’amarissimo epilogo di questa stagione. Che poteva e doveva concludersi in modo diverso.