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Offerta locali per attività motorie rifiutata dalla Verga:il rammarico della presidente Ascia

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Resta aperto il caso delle attività motorie degli studenti dei plessi staccati dell’Istituto Verga. Attività che, in virtù di una recente legge  sono obbligatorie sia per  gli studenti dell’infanzia che della primaria dove per la prima volta sono chiamati ad operare docenti di Scienze motorie.

Se n’era occupata per trovare una soluzione logistica  la Commissione consiliare Istruzione guidata da Alessandra Ascia che aveva investito l’assessore al Patrimonio Pizzardi. Dopo verifiche e sopraluoghi ad inizio anno l’assessore ha inviato una lettera alla scuola    rappresentando la disponibilità all’ uso dei locali dell’Accademia delle arti sceniche di via Caviaga concordando i turni di usi con l’associazione del Mgm. Ma la dirigente Viviana Aldisio ha   inviato una lettera di rifiuto dell ’offerta spiegando che di quei locali aveva beneficiato già  dal 2014 al 2019 ma ora quel ripiego non va più bene perché l’Accademia dispone di una sala danza e non di una palestra e in quegli spazi   potrebbero svolgere attività motoria solo i più piccoli  e solo per alcune attività motorie. Inoltre la scuola dovrebbe adibire personale di vigilanza e pulizia da parte di collaboratori scolastici che non ha. Nella disamina dettagliata della dirigente si evince che anche con l’assegnazione di quei locali, gli alunni di 13 classi continuerebbero a non disporre della palestra per attività motoria. La risposta della dirigente ha stupito molto la presidente Ascia.

<Abbiamo appreso  la cosa   durante una seduta di commissione di martedi – dice la presidente – ed esprimo il mio rammarico perché  la commissione ha profuso un grande impegno per offrire una soluzione. C’è stato un sopralluogo. I locali dell’Accademia sono abbastanza grandi  per una classe di 25/30 bambini. La soluzione trovata temporameamente era sicuramente migliore di quella di fare attività motoria tra i banchi di scuola o non farla proprio>

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Attualità

Lo scoop letterario di Dora Marchese presentato dall’Inner Wheel

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Un scoop letterario quello presentato ieri sera dall’Inner Wheel di Gela presieduto da Eugenia Romano con il libro della ricercatrice Dora Marchese che ha condotto uno studio su Adelaide Bernardini eclettica scrittrice, finora sconosciuta se non come la ‘giovane moglie’ di Luigi Capuana.

Una donna che ha dato la vita per la letteratura, dimenticata dal mondo letterario maschile che si è occupato, finora, di tramandare ai posteri la tradizione letteraria. Ci ha pensato la studiosa Marchese ad alzare il velo su questa amabile autrice, una delle tante donne – ombra delle arti, e l’Inner Wheel a divulgare il messaggio culturale con l’aiuto dei giornalisti Andrea Cassisi e Liliana Blanco.

Ad aprire i lavori la presidente Romano che ha posto l’accento sul dovere del mondo della cultura di restituire dignità a chi ha dedicato la vita alle lettere ed al ruolo sociale dei simposi associativi come il club al femminile che rappresenta.

“Dove sono le donne artiste, pittrice, scultrice, letteratura nei libri su cui abbiamo studiato? – si è chiesa la giornalista Blanco – eppure ci sono. Esiste una cultura sommersa di cui solo ora si sta prendendo coscienza: da Ipazia di Alessandria, a Sofonisba Anguissola, ad Artemisia Gentileschi, ad Adelaide Bernardini su cui è caduta una coltre di silenzio. Oggi la conosciamo grazie al lavoro di ricerca e divulgazione della Marchese”.

Poeta, narratrice, giornalista, drammaturga, librettista e autrice di testi critici, lavori pedagogici, fiabe e testi teatrali, la Bernardini ha rappresentato uno scorcio consistente della letteratura postunitaria – ha detto Cassisi nel corso della discussione con l’autrice che ha tracciato un quadro realistico, umano e letterario del mondo della cultura del primo 900, con competenza e padronanza della materia frutto di uno studio decennale sull’ opera che sarà oggetto di nuove incursioni future.

La Bernardini è stata descritta come letterata indipendente e versatile per nulla asservita alle scelte veriste del marito ma scevra da condizionamenti e del tutto originale e per questo osteggiata da Pirandello, Verga, Musco pur amici di Capuana.

Nel febbrile e movimentato scorcio di fine ’800-prima metà del ’900, la Bernardini infatti non si è posta pedissequamente nel solco delle scelte letterarie del marito ma ha cercato una strada sua, capace di esprimere un nuovo atteggiamento all’interno della letteratura femminile, come esprime efficacemente in una sua novella in cui si afferma: «il torto principale di quasi tutti gli uomini che scrivono è quello di voler studiare e analizzare le anime femminili. Anche i più acuti non vi riusciranno mai completamente. Al contrario, dovrebbero convincersi che soltanto una donna può studiare e intendere alla perfezione un’altra donna! La scrittura “dal vero” non è possibile né efficace quando si tratta di donne e di passioni amorose.

“Bernardini – ha spiegato l’autrice – affronta i principali problemi dibattuti dall’emancipazionismo femminile: la maternità, il divorzio, l’adulterio, il matrimonio d’interesse, l’istruzione delle donne; accanto ad altri che le sono peculiari perché appartenenti al suo vissuto, ad esempio, la condizione dell’orfano, la famiglia disfunzionale, il mito dell’arte. In tutti questi aspetti la visione di Bernardini è moderna, lontana dal cosiddetto “femminismo conservatore” che da una parte esaltava il canonico ruolo di madre e moglie, dall’altro promuoveva la figura della donna intellettuale, scevra, però, da ogni aspetto trasgressivo”. Il tutto condito da episodi gustosi ed reali che hanno deliziato il pubblico presente al Sabia.

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Nuovi incarichi per i Pronto soccorso

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Continua la rinascita dell’ospedale Vittorio Emanuele di Gela con l’azione di potenziamento dell’organico aziendale in ossequio alle linee guida sulla continuità assistenziale e del sistema di garanzia dei livelli essenziali di assistenza.

Altri quattro incarichi sono stati assegnati ai medici destinati ai Pronto soccorso degli ospedali di Gela e Caltanissetta. Sale a 7 il numero degli incarichi conferiti dalla Direzione Strategica dell’ASP di Caltanissetta nell’arco di poco più di un mese per potenziare l’area di emergenza-urgenza e ridurre al minimo i tempi di attesa al Pronto Soccorso e i disagi che questi comportano agli utenti.

La selezione dei 4 medici attinge all’avviso pubblico aperto per il conferimento di incarichi libero-professionali, per cui sarà possibile presentare la candidatura fino al 31/12/2024, indetto dall’ASP di Caltanissetta per sopperire, oltre alla grave carenza di organico rilevata, anche alle difficoltà di reperimento di personale mediante i precedenti avvisi pubblici indetti dall’Azienda.

Si tratta dei medici Antonino Ariosto, Bianca D’Alessandro, Gabriele Ruggeri e Serguo Nucera, quattro giovani medici selezionati dalla Commissione esaminatrice a seguito di valutazione dei curriculum professionali e di svolgimento di relativo colloquio, che prenderanno servizio nei prossimi giorni nei pronto soccorso dell’ ospedale S. Elia e del Presidio Ospedaliero Vittorio Emanuele dove condivideranno il loro percorso professionale affiancati dai medici strutturati già in servizio.

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Delibera sulla Ghelas in aula il 29 aprile

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Sembra più un atto dovuto che una cosa seria: il nuovo contratto che regola i rapporti tra Comune e Ghelas trascinato do anno in anno arriva in aula il penultimo giorno utile e quando ormai la sindacatura Greco è agli sgoccioli così come l’attività del consiglio comunale.

La seduta é stata convocata dal presidente Totò Sammito per il 29 aprile e se nulla si riuscirà a fare, non resta che l’ennesima proroga.

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