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Cronaca

Pregiudicato del nisseno a caccia nelle campagne di Acate con un fucile a canne mozze

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Vittoria – Nei giorni scorsi gli uomini del Commissariato di Polizia ed una  squadra venatoria della Polizia Provinciale di Ragusa hanno arrestato  un uomo di 53 anni per detenzione e porto abusivo di armi.

L’uomo, originario della provincia di Caltanissetta, con numerosi precedenti penali e di polizia per associazione a delinquere di tipo mafioso e per detenzione e porto abusivo di armi è stato rintracciato in contrada Chiappa in territorio di Acate, dove si era recato a cacciare. Gli spari venivano uditi dalla squadra venatoria della Polizia Provinciale di Ragusa che richiedeva immediatamente l’ausilio di un equipaggio delle Volanti per ispezionare la zona caratterizzata da folta vegetazione.

I poliziotti raggiungevano subito la zona segnalata procedendo ad ispezionare i luoghi e rintracciando subito dopo un uomo che imbracciava un fucile a canne mozze il quale, vistosi scoperto,  tentava di darsi alla fuga buttando l’arma ma veniva subito bloccato e condotto in Commissariato.

Dagli accertamenti della Polizia eseguiti sull’arma è emerso che il fucile era illegalmente detenuto dall’uomo in quanto per i gravi precedenti a suo carico non poteva essere titolare di licenza di porto d’armi. Inoltre, dai rilievi della Polizia Scientifica emergeva che si trattava di un’arma clandestina e alterata con matricola abrasa allo scopo di non poter risalire al legittimo proprietario e con canne mozzate al fine di renderla facilmente più occultabile, verosimilmente provento di furto.

Per i fatti accertati l’uomo è stato tratto in arresto e dopo le formalità di rito  è stato condotto presso la sua abitazione di Niscemi in regime di arresti domiciliari, ove permarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Il fucile calibro 12 modificato a “canne mozze”, perfettamente funzionante, è stato sequestrato per gli accertamenti a cura  della Polizia allo scopo di esaminare la matricola per risalire al suo legittimo proprietario e per le prove balistiche finalizzate a verificarne l’eventuale utilizzo in azioni delittuose. L’uomo è stato anche denunciato all’Autorità Giudiziaria per esercizio abusivo dell’attività venatoria.

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Cronaca

Un gelese nell’associazione “Unione insigniti Omri”

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C’e’ un socio fondatore proveniente da Gela nella neonata Associazione ““Unione Insigniti OMRI (UIR)”

Nasce a Chieti nello studio del notaio De Vito, l’Associazione “Unione Insigniti OMRI (UIR)”. A presiederla è il Cav. prof. avv. Antonello De Oto. L’Associazione riunisce gli insigniti dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.  
Un sodalizio che si propone di tutelare e difendere i valori fondanti la Repubblica e le sue Istituzioni e di far vivere concretamente la condizione di insignito nella società civile, con particolare attenzione ai principi di solidarietà, legalità, concordia ed eleganza nei comportamenti pubblici.
I suddetti principi si ispirano al motto latino “Omnia Praeclara Rara” (tutte le cose eccellenti sono rare).  
Questa la dichiarazione del neopresidente nazionale De Oto:

“Nasce oggi un’associazione di insigniti che pone i valori costituzionali a difesa della Repubblica al centro del suo fare, innervandola con i principi di solidarietà, legalità, etica ed eleganza dei comportamenti pubblici. Buon lavoro a noi”.
I soci fondatori: Cav. Prof. Avv. Antonello DE OTO, Uff. Prof. Franco GRAZIANO; Cav. Dr. Gaetano PADUANO, Cav. Dr. Antonio MONTALBANO, Cav. Paolo PANI, Cav. Pietro BONGIOVANNI, Uff. Salvatore GIARRIZZO. Uff. Dr. Nicola Martino MARRA, Cav. Dr. Leonardo Maria ROCCA, Cav. Dr. Rocco PARDO, Cav. Antonio BENFATTI, Uff. Riccardo SCAMARCIO

La sede dell’associazione è a Bologna, in via D’Azeglio, 27.

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Cronaca

Ore 13.01: terremoto nel nisseno

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Caltanissetta- Un terremoto di magnitudo 3.6 e’ stato avvertito oggi in provincia di Caltanissetta.

I sismografi dell’Ingv hanno registrato una scossa, alle 13.01, tra i comuni di Villalba, Marianopoli e Vallelunga Pratameno.

Il sisma, che è stato avvertito anche in alcune zone della provincia di Palermo, ha avuto origine a 37 chilometri di profondità

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Cronaca

Due arresti nel Nisseno

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La Squadra Mobile di Caltanissetta ha arrestato due persone in esecuzione di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.

Un trentasettenne, riconosciuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e atti persecutori, è stato condannato dal Tribunale di Palermo a due anni, due mesi e venti giorni di reclusione. Un ventiquattrenne è stato sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Verona, in ordine ai reati di rapina e furto aggravato in concorso.

Entrambi, dopo gli adempimenti di rito, sono stati condotti dagli agenti della Polizia di Stato nella Casa Circondariale di Caltanissetta, il primo per scontare la pena, il secondo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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