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Cronaca

Controlli Nas: nessuna responsabilità del Direttore sanitario

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Agrigento- Nel corso di un’attività di vigilanza sanitaria di qualche mese fa, il Comando Regionale dei Carabinieri dei NAS effettuava un sopralluogo ispettivo presso i locali della UOC MCAU del Presidio Ospedaliero “San Giovanni di Dio” di Agrigento.

Durante l’ispezione i Carabinieri dei NAS hanno rilevato diverse criticità relative alla situazione sanitaria, assistenziale e strutturale del Pronto Soccorso del P. O. di Agrigento.

All’esito dei predetti accertamenti l’Ufficio Competente per i Procedimenti Disciplinari (UCPD) dell’Asp di Agrigento, sulla base delle criticità osservate dai Carabinieri, decideva di intraprendere un procedimento disciplinare sia nei confronti del Dott. M.G., Direttore dell’UOC Direzione Sanitaria del P.O. “San Giovanni di Dio” di Agrigento, che nei confronti del Direttore della UOC MACU dell’ ospedale.

Il Dr. M.G. – Direttore Sanitario del P.O. di Agrigento- al fine di tutelare il proprio diritto di difesa conferiva mandato difensivo agli Avv.ti Girolamo Rubino, Mario La Loggia e Giuseppe Impiduglia.

A seguito dell’audizione in contraddittorio presso i locali dell’UCPD dell’Asp di Agrigento, gli Avv.ti Rubino, La Loggia e Impiduglia, rilevavano come la contestazione disciplinare mossa nei confronti del Dott. M.G. si sarebbe dovuta considerare erronea ed infondata, ed altresì, evidenziavano come le criticità riscontrate dai Carabinieri, in realtà, investivano l’esclusiva responsabilità del Direttore della U.O.C. MCAU del Presidio Ospedaliero di Agrigento.

Gli Avv.ti Rubino, La Loggia e Impiduglia hanno dimostrato come le criticita’ oggetto di contestazione da parte dell’UCPD, quali: il sovraffollamento del Pronto Soccorso, il mancato funzionamento del servizio Triage e la mancanza e/o inidoneità dei percorsi interni all’Area di Emergenza esulavano dalla responsabilità del Direttore Sanitario del Presidio Ospedaliero.

Ed ancora, nella predetta audizione, la difesa del Direttore Sanitario del P.O. di Agrigento evidenziava come il Dott. M.G., sia prima del controllo effettuato dai NAS, che successivamente, si era sempre adoperato per il corretto funzionamento e per il soddisfacimento delle esigenze mediche, sanitarie e dell’utenza del Pronto Soccorso e dell’intero Ospedale di Agrigento.  

Ebbene, l’Ufficio Competente per i Procedimenti Disciplinari, in accoglimento delle argomentazioni difensive sostenute dagli Avv.ti Girolamo Rubino, Mario La Loggia e Giuseppe Impiduglia, in merito al procedimento disciplinare intrapreso nei confronti del Dott. M.G., ha ritenuto di non dover irrogare alcuna sanzione disciplinare, in considerazione del fatto che il Dott. M.G. ha dimostrato di aver svolto con attenzione l’incarico di Direttore Sanitario del P.O. di Agrigento e che nessuna delle criticità contestate può imputarsi alla sua responsabilità.

Pertanto, con provvedimento del 5.09.2023, all’unanimità dei suoi componenti, l’UCPD ha disposto l’archiviazione del procedimento disciplinare intrapreso nei confronti del Dott. M.G.

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Cronaca

Schianto sulla Gela-Vittoria, tre feriti gravi

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Grave incidente stradale sulla 115 Gela-Vittoria, nei pressi di contrada “Salita Contessa”. Ci sono tre feriti. L’impatto violento ha coinvolto una BMW ed una Fiat Punto.

Sul posto i vigili del fuoco che hanno estratto dalle lamiere contorte delle due vetture gli occupanti. Non chiara, al momento, la causa del sinistro.

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Cronaca

Controlli nel gelese con arresti, denunce e multe

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Servizi straordinari di prevenzione e controllo del territorio di Gela disposti dal Prefetto Chiara Armenia e definiti con ordinanza del Questore Pinuccia Albertina Agnello.

Nel corso dei controlli Interforze sono state arrestate tre persone per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, con sequestro di circa 400 grammi di cannabinoidi, e denunciate alla Procura di Gela 13 persone, in stato di libertà, per reati contro il patrimonio e porto di oggetti atti ad offendere.

Complessivamente sono state controllate 324 persone, di cui 129 con pregiudizi di polizia, 128 autoveicoli ed elevate 17 contravvenzioni al codice della strada. Gli esercizi commerciali controllati sono dieci, due dei quali sanzionati. Sono stati, infine, eseguiti 47 controlli nei confronti di soggetti sottoposti a misure di sicurezza, sorveglianza speciale e misure alternative alla detenzione, eseguite 13 perquisizioni, con sequestro droga, armi e oggetti atti a offendere, e segnalate alla Prefettura 8 persone per uso personale di sostanze stupefacenti.

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Cronaca

Le violenze alle donne nel ragusano

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Ragusa - Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Ragusa prosegue l’impegno nel contrasto ai reati intrafamiliari a tutela delle vittime familiari o conviventi dei presunti autori.

I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Modica, hanno arrestato in flagranza di reato un 56enne, divorziato, censurato, responsabile del reato di atti persecutori ai danni dell’ex compagna. L’allarme è stato lanciato, tramite la chiamata al 112, dalla stessa vittima che ha avuto il coraggio di mettere fine alle angherie subite nel corso degli anni. L’uomo, in evidente stato di alterazione psicofisica, non aveva mai accettato la fine della relazione, tanto che nella tarda serata di ieri, oltre alle minacce verbali, la violenza è sfociata in percosse fisiche.
La tempestiva richiesta di aiuto ha consentito l’intervento dei militari che hanno contenuto, con non poche difficoltà, la veemenza dell’aggressore, anche grazie all’ausilio di un’altra pattuglia. L’uomo, da tempo, aveva posto in essere atteggiamenti violenti nei confronti dell’ex compagna, ingenerando in lei un evidente stato di timore e di limitazione nei suoi rapporti interpersonali. A causa della colluttazione con il suo aggressore e delle lesioni subite, la donna è stata medicata presso il locale Pronto Soccorso. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria l’uomo è stato condotto presso la casa circondariale di Ragusa;

I Carabinieri della Stazione di Acate sono intervenuti a seguito di una segnalazione pervenuta alla Centrale Operativa per lite in famiglia. I militari, giunti sul posto, hanno appreso che la lite scaturiva tra conviventi per futili motivi in cui l’uomo, cittadino albanese, aveva aggredito la compagna con minacce, calci e pugni. Gli operanti hanno immediatamente garantito i soccorsi alla vittima la quale, trasportata presso l’ospedale “Guzzardi” di Vittoria, veniva successivamente dimessa con 30 giorni di prognosi. I militari hanno quindi formalizzato le dichiarazioni della donna e attivato le procedure di protezione delle donne vittime di violenza, nonché deferito il compagno all’Autorità Giudiziaria per il reato di maltrattamenti in famiglia contro la convivente.

A Vittoria, i Carabinieri della locale Stazione, hanno dato esecuzione alla misura cautelare della sottoposizione agli arresti domiciliari nei confronti di un vittoriese in quanto sono stati acquisiti sufficienti elementi probatori per ritenerlo responsabile di delitti contro la famiglia nei confronti della ex-compagna. La misura trae origine da fatti verificatisi nel mese di novembre 2023 per maltrattamenti in famiglia nei confronti della ex-compagna mediante minacce e comportamenti vessatori anche in presenza della figlia minore. In seguito a tali eventi, i Carabinieri hanno raccolto elementi che hanno permesso all’Autorità Giudiziaria di emettere, nel mese di febbraio c.a., un provvedimento di divieto di avvicinamento alla vittima con controllo mediante braccialetto elettronico.
L’esecuzione di tale provvedimento non è stata di fatto applicabile poiché l’uomo risiedeva presso un’abitazione che non garantiva la distanza minima dalla vittima prevista dalla legge. Pertanto l’Autorità Giudiziaria, informata dell’impossibilità dell’esecuzione della predetta misura, ha ritenuto necessario emettere la misura cautelare degli arresti domiciliari a tutela della vittima.

I militari, rintracciato l’uomo presso la propria abitazione, lo hanno accompagnato presso i loro uffici per gli atti di rito, notificandogli il provvedimento dell’A.G. per poi sottoporlo alla misura degli arresti domiciliari in abitazione distante da quella della ex-compagna

Il dilagante fenomeno della violenza ai danni delle donne, emergenza ormai nazionale, richiede la massiccia presenza delle varie articolazioni dell’Arma sul territorio, soprattutto quelle specializzate nel settore della violenza di genere. Questo ulteriore comparto consente alla componente territoriale di avere a disposizione personale in grado di carpire qualsiasi elemento che possa far presagire situazioni patologiche.

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