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Cronaca

Ruba un ponteggio e scappa tentando di travolgere un poliziotto

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Vittoria – Gli uomini del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Vittoria hanno arrestato H. Y. S. E., di 34 anni, con a carico diversi precedenti di polizia, straniero regolare sul territorio nazionale, in esecuzione di una ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Ragusa su richiesta della locale Procura della Repubblica per i reati di rapina impropria, resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni aggravate in concorso.

Il provvedimento di misura cautelare è stato emesso a seguito dei fatti occorsi il 5 novembre scorso, quando l’uomo, con un complice connazionale, dopo aver sottratto dei componenti i ponteggi di un cantiere edile a Ragusa, si dava a precipitosa fuga a bordo di un’auto, mettendo in pericolo l’incolumità di un Agente che, libero dal servizio, avendo assistito all’evento delittuoso, tentava strenuamente di bloccare i due malviventi.

Intercettati successivamente da una pattuglia del Commissariato di P.S. di Vittoria nei pressi della S.P. 15, i due soggetti continuavano la folle corsa fino a lanciarsi all’interno di una scarpata ove impattavano contro degli arbusti. Nell’occorso uno dei due malviventi veniva bloccato dai poliziotti, mentre il complice riusciva a far perdere le proprie tracce.

La successiva attività info-investigativa condotta dagli poliziotti del Commissariato di P.S. di Vittoria   coordinati dalla Procura della Repubblica di Ragusa, ha permesso di individuare in tempi brevissimi il fuggitivo e di acquisire univoci e concordanti indizi di reità a carico dello stesso a cui carico è stato emesso il provvedimento limitativo della libertà personale.

Dopo le formalità di rito H. Y. S. E. è stato condotto presso la propria abitazione agli arresti domiciliari mentre continuano le indagini volte all’individuazione dell’altro complice..

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Cronaca

Un gelese nell’associazione “Unione insigniti Omri”

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C’e’ un socio fondatore proveniente da Gela nella neonata Associazione ““Unione Insigniti OMRI (UIR)”

Nasce a Chieti nello studio del notaio De Vito, l’Associazione “Unione Insigniti OMRI (UIR)”. A presiederla è il Cav. prof. avv. Antonello De Oto. L’Associazione riunisce gli insigniti dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.  
Un sodalizio che si propone di tutelare e difendere i valori fondanti la Repubblica e le sue Istituzioni e di far vivere concretamente la condizione di insignito nella società civile, con particolare attenzione ai principi di solidarietà, legalità, concordia ed eleganza nei comportamenti pubblici.
I suddetti principi si ispirano al motto latino “Omnia Praeclara Rara” (tutte le cose eccellenti sono rare).  
Questa la dichiarazione del neopresidente nazionale De Oto:

“Nasce oggi un’associazione di insigniti che pone i valori costituzionali a difesa della Repubblica al centro del suo fare, innervandola con i principi di solidarietà, legalità, etica ed eleganza dei comportamenti pubblici. Buon lavoro a noi”.
I soci fondatori: Cav. Prof. Avv. Antonello DE OTO, Uff. Prof. Franco GRAZIANO; Cav. Dr. Gaetano PADUANO, Cav. Dr. Antonio MONTALBANO, Cav. Paolo PANI, Cav. Pietro BONGIOVANNI, Uff. Salvatore GIARRIZZO. Uff. Dr. Nicola Martino MARRA, Cav. Dr. Leonardo Maria ROCCA, Cav. Dr. Rocco PARDO, Cav. Antonio BENFATTI, Uff. Riccardo SCAMARCIO

La sede dell’associazione è a Bologna, in via D’Azeglio, 27.

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Cronaca

Ore 13.01: terremoto nel nisseno

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Caltanissetta- Un terremoto di magnitudo 3.6 e’ stato avvertito oggi in provincia di Caltanissetta.

I sismografi dell’Ingv hanno registrato una scossa, alle 13.01, tra i comuni di Villalba, Marianopoli e Vallelunga Pratameno.

Il sisma, che è stato avvertito anche in alcune zone della provincia di Palermo, ha avuto origine a 37 chilometri di profondità

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Cronaca

Due arresti nel Nisseno

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La Squadra Mobile di Caltanissetta ha arrestato due persone in esecuzione di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.

Un trentasettenne, riconosciuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e atti persecutori, è stato condannato dal Tribunale di Palermo a due anni, due mesi e venti giorni di reclusione. Un ventiquattrenne è stato sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Verona, in ordine ai reati di rapina e furto aggravato in concorso.

Entrambi, dopo gli adempimenti di rito, sono stati condotti dagli agenti della Polizia di Stato nella Casa Circondariale di Caltanissetta, il primo per scontare la pena, il secondo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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