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Politica

Sindaco su lido Eden: ” niente medaglie al petto. Qui si lavora per la città”

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Monta una nuova polemica politica e come spesso accade Condivido, col gruppo politico Libera_mente che ha presentato l’ intervento del riferimento politico regionale. ” Condivido le dichiarazioni dell’assessore al Lavori Pubblici Romina Morselli in riferimento alla vicenda dell’ex lido Eden – didebil sindaco Greco – e ritengo sia il caso di fare un po’ di chiarezza, dato che i consiglieri comunali di Liberamente hanno salutato come risolutivo l’intervento del loro gruppo consiliare e dell’assessore regionale Toto Cordaro. Quest’ultimo, che ringrazio per l’impegno e l’attenzione, ha fatto semplicemente quello che andava fatto per sbloccare un iter che, in realtà, avrebbe potuto riavviarsi già da diverso tempo, ridando vita e ossigeno a quella parte del nostro lungomare che ingloba l’Eden.
 
Da anni l’ amministrazione lavora per arrivare all’approvazione del progetto definitivo del lungomare, nel tratto che va dalla Capitaneria di Porto fino all’ex lido La Conchiglia. Con la dirigente del Demanio Marittimo Olimpia Campo, il dirigente generale del Dipartimento Ambiente dell’assessorato regionale al territorio e all’ambiente, Giuseppe Battaglia, e il nostro dirigente Antonino Collura non ci siamo risparmiati. Tutti dobbiamo essere collaborativi e propositivi, perché il progetto è veramente imponente e importante, ma intestarsi meriti e vittorie di battaglie già combattute da altri, e lo dico senza voler alimentare polemiche ma per amore della verità, non lo trovo corretto.
 
Ringrazio quanti hanno contribuito a vario titolo e continueranno a farlo, ma si impegnino, se proprio vogliono, per altri problemi ancora molto lontani dalla soluzione, ad esempio il sequestro del lido Conca D’oro o, ancora meglio, la questione del pontile sbarcatoio. Abbiamo sempre detto che siamo contrari all’abbattimento e favorevoli alla ristrutturazione e alla riqualificazione, stiamo per convocare un consiglio comunale ad hoc proprio per tornare a parlarne e chiunque voglia dare una spinta propulsiva in tal senso, visto che la Regione vuole andare verso l’abbattimento, è il benvenuto. Ma niente medaglie al petto: qui si lavora per il bene della città. 
 

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Politica

Alessandro Dagnino nuovo assessore regionale

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Palermo – Il presidente della Regione Renato Schifani ha nominato Alessandro Dagnino nuovo assessore all’ Economia,  al posto di Marco Falcone, eletto al Parlamento europeo.

Dagnino ha prestato giuramento in Assemblea regionale e ricopre già operativamente l’incarico. Avvocato cassazionista e docente di diritto tributario dell’impresa e del terzo settore nell’Università degli studi Lumsa, Dagnino è socio fondatore e Managing Partner, coordinatore dell’area tributario e finanza pubblica, dello studio legale Lexia.

Vanta una esperienza pluriennale nella consulenza a enti pubblici e associazioni di categoria in materia fiscale, di finanza pubblica e di contenzioso tributario.

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Dalla scuola Solito alle commissioni consiliari nella seduta del 30 luglio

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La Presidente del consiglio Paola Giudice ha provveduto ad integrare l’ordine del giorno della seduta consiliare del 30 luglio alle 19.30.

Si tratterà la variazione del piano triennale delle opere pubbliche per consentire al progetto di rifacimento della scuola Solito di andare avanti.

Si voterà la composizione delle commissioni consiliari permanenti in modo che il consiglio possa entrare nella piena operatività e si tratterà il punto relativo all’Unione dei Comuni dove vanno nominati tre consiglieri gelesi. L’ultimo argomento riguarda la composizione dell’ufficio di presidenza.

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Il sen.Lorefice:”il governo ha dichiarato guerra alla stampa”

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“Siamo di fronte a un’impressionante serie di atteggiamenti ostili del Centrodestra alla libera informazione. Ed è sinceramente frustrante assistere a un Governo e ad alcuni alti esponenti istituzionali di Destra che ritengono il giornalista un mero strumento, nonché capro espiatorio dei fallimenti di Meloni e sodali”.

Lo dichiara a La Notizia Pietro Lorefice, senatore M5S e segretario della Presidenza del Senato. Nel mirino dell’esponente pentastellato finisce, tra gli altri, anche il presidente del Senato.

“Prima l’assurda reazione della Meloni all’inchiesta di Fanpage sulla federazione giovanile di Fratelli d’Italia, con scomposti attacchi al giornalismo sotto copertura”, incalza Lorefice, che subito dopo aggiunge: “poi l’incredibile pestaggio di Joly da parte di esponenti di Casa Pound, episodio derubricato dal presidente del Senato La Russa sulla base del fatto che il giornalista non si sarebbe presentato; poi gli insopportabili atteggiamenti dello stesso La Russa, che durante la cerimonia del Ventaglio ha assunto posture a dir poco irridenti nei confronti di una giornalista che gli chiedeva conto della sua conoscenza delle leggi del ventennio fascista; infine la ministra Santanché, che lancia un attacco al New York Times, ‘reo’ di aver giustamente messo sotto i riflettori internazionali la tragica situazione di siccità in cui versa la Sicilia, con roboanti promesse di fondi da parte dello Stato centrale e penoso scaricabarile tra Governo di Centrodestra e Presidente della Regione sempre di Centrodestra”.

Secondo Lorefice “Meloni, La Russa, Santanché e tutti i loro corifei dovrebbero provare, se ne sono capaci, a rileggere la frase del giornalista Horacio Verbitsky: giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia, il resto è propaganda”.

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