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Teatro, la Phaedra nelle Cave del Gonfalone

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Lo spettacolo tratto dalla riscrittura del mito da parte di Alberto Bassetti, diretto da Giovanni Anfuso e con Liliana Randi e Angelo D’Agosta, approda nella suggestiva location sotto l’abitato della città di Ragusa dopo anni di successi in Sicilia e nel resto d’Italia. Due spettacoli a sera il 22 e il 23 di luglio con biglietti al botteghino

Approda nel magico ambiente delle Cave del Gonfalone, sotto l’abitato della città di Ragusa, quel mito di Phaedra messo in scena da Giovanni Anfuso per l’interpretazione di Liliana Randi e Angelo D’Agosta in uno spettacolo che, in questi anni, ha mietuto successi in tutt’Italia.

Buongiorno Sicilia – sottolinea Anfuso – torna nelle Cave del Gonfalone con la riscrittura in chiave moderna di uno dei miti più affascinanti: quello di Phaedra, appunto, ad opera di uno straordinario drammaturgo come Alberto Bassetti. Questo spettacolo è stato già rappresentato, in Sicilia, con grandissimo successo, per esempio a SelinunteSegesta e nel Parco archeologico di Agrigento.

“Stavolta però – aggiunge – la cornice di questo lavoro non sarà quella dei cosiddetti teatri di pietra, ma fornirà una diversa e forse più intensa suggestione. Quella di questa affascinante città sotterranea intagliata nella roccia. Stiamo lavorando intensamente con le prove: oltre ai protagonisti, Liliana Randi e Angelo D’Agosta, c’è tutto un gruppo di lavoro che ha voglia di conquistare il pubblico ragusano come già avvenne qualche anno fa con l’Inferno di Dante”.

La forza di questa Phaedra, sta non soltanto nella raffinata e stimolante ideazione, ma nella bravura degli interpreti, ai quali il regista ha cucito addosso la drammaturgia, quasi con un’operazione sartoriale.

Lo spettacolo è inoltre arricchito dalle voci di attori del calibro di Valentina FerranteDavide Sbrogiò ed Eleonora Sicurella. Inoltre Riccardo Cappello firma costumi e attrezzi di scena, Nello Toscano le musiche e Nino Trovato le luci.

Il 22 e il 23 di luglio, dunque, saranno rappresentate due recite di Phaedra per sera, alle 21 e alle 22.30.

Per qualunque tipo di informazione e chiarimento, il numero di Buongiorno Sicilia, il 347 6380512, sarà attivo tutti i giorni dalle 9 alle 21 per ricevere sia telefonate sia messaggi Whatsapp

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Spettacolo

Miseria e nobiltà al teatro Antidoto

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Va in scena il 19 maggio al Teatro Antidoto la commedia di Eduardo Scapetta “Miseria e nobiltà”.

Protagonisti Guglielmo Greco ed Emanuele Giammusso che trascinano il pubblico nella Napoli di fine ‘800, insieme a Giovanna Cartia, Gabriella Giandinoto, Luigi Licata, Rocco Fasciana, Simona Scicolone, Giuseppe Nicoletti, Pina Sbezzi, Rosario di Natale, Vincenzo D’albergo, Ivan Blanco.

Lo scrivano pubblico don Felice, e don Pasquale, fotografo ambulante, vivono con le loro famiglia nello stesso povero quartierino, alle prese con la miseria ed in mezzo ai continui litigi, provocati dalle donne di casa.

Un giorno ricevono la visita del marchesino Eugenio, che fa loro una strana proposta. Eugenio è innamorato della figlia di un arricchito, un ex-cuoco e propone a don Felice e a don Pasquale di fingersi suoi parenti e di accompagnarlo, travestiti, dal padre della fanciulla per chiederne la mano.

I due compari accettano con entusiasmo ed ecco don Pasquale nelle vesti di padre, con donna Concetta, sua moglie, Pupella, sua figlia, e don Felice, nelle vesti dello zio principe, accompagnare il marchesino dall’ex-cuoco, che fa loro la più sontuosa accoglienza. I finti aristocratici recitano con impegno la loro parte e tutto andrebbe per il meglio se, ad un certo punto, non arrivasse donna Luisella, alla quale non è stata riservata alcuna parte nella commedia.

Si scopre l’inganno; ma a metter le cose a posto sopraggiunge il vero padre del marchesino, che è costretto a dare il suo consenso al matrimonio del figlio. Don Felice ritrova la moglie, dalla quale era separato e il figlioletto, e può ricostruire la propria famiglia.

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“Una questione delicata” di grande successo…

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Riesi – Ha riscosso grande successo la nuova commedia brillante in tre atti “Una questione delicata” portata in scena dalla compagnia teatrale Angelo Musco di Riesi.

Tre serate, tutte sold aut, che hanno tanto divertito il numeroso pubblico presente al cineteatro Don Bosco , di cui buona parte arrivata dai comuni limitrofi spinta dall’eco del successo. La commedia ” Una questione delicata” di Antonella Zucchini è stata curata nei minimi dettagli dal regista Guglielmo Gallè con la collaborazione artistica e scenografica da Antonio Lana.


Gli attori che hanno preso parte sono Salvatore La Rocca, Anna Selvaggio, Rosangela Volpe, Ester Carruba, Angelo Bellina, Carmela Butera, Maurizio Giuliana, Giuseppe Forcella e Vincenzo Scibetta.
Tecnico luci Luigi Liberale, Tecnico audio Rino Cigno, Trucco Giusy Amodeo.
Le acconciature a cura di Giuseppe Ferro. Inoltre hanno collaborato Francesca Carruba, Alessandra Ficicchia, Nadia Toninelli e Riccardo Gambino.
La compagnia teatrale inizierà il tour degli spettacoli il 18 Giugno a Vittoria in una rassegna a premi per poi proseguire in diverse città della Sicilia.

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Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

Lo sfogo amaro di chi vede bruciare la natura

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Torna il caldo e ricominciare a bruciare la natura. È accaduto oggi nella zona industriale. E si torna a vedere il fuoco divampare in ogni dove. Arriva in redazione lo sfogo amaro di Emanuele Sacco.

“Sono amareggiato”.
Sono le parole del segretario del gruppo “Gela che cambia”, Emanuele Sacco dipendente di una ditta della zona industriale Nord 2. “Ogni anno, quando torna la bella stagione- dice Sacco – è sempre la solita storia: la campagna brucia per colpa di persone incoscienti e senza scrupoli si distrugge la natura gli animali e tutto il resto e a volte, come successo l’anno scorso, anche qualche capannone. Vengono chiamati i vigili del fuoco e si ritorna sempre agli ‘stessi giri e stessa corsa’ finché non ci scapperà il morto ed in questo caso, che speriamo non si verifichi, non sarà facile individuare i responsabili.


Quando chiedi l’ intervento dei vigili del fuoco e ti dicono cosa sta bruciando?
La natura…
La sensazione è non venga percepito come cosa importante; tanto noi uomini non abbiamo bisogno della natura…”

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