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Verso la composizione della Giunta regionale

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Comincia a prendere forma il Governo della Regione. Nella coalizione di centrodestra sembra essere stato raggiunto l’accordo dopo che Gianfranco Miccichè ha mostrato la disponibilità a rinunciare alla Presidenza dell’Ars. Sono ore decisive per la definizione della giunta per la quale i partiti hanno stilato una bozza anche se con qualche figura ancora incerta: donne di Fratelli d’Italia in aggiunta a quella di Presidente dell’Ars, tre gli assessorati per Forza Italia che otterrà la sanità, due ciascuno per Lega e Dc Nuova, uno per Autonomisti e Popolari.

Quattro le poltrone che andranno a uomini e donne di Fratelli d’Italia ma per l’ufficialità bisognerà prima aspettare il voto di giovedì per il presidente dell’Assemblea regionale siciliana.

Il partito di Giorgia Meloni avrebbe definito la sua rosa. La presidenza dell’Ars potrebbe andare a Gaetano Galvagno, nonostante la giovane età e la poca esperienza. Per le quattro poltrone da assessore due donne, Giusi Savarino ed Elvira Amata, e due uomini, Alessandro Aricò e Giorgio Assenza. In questo gruppo, però, è possibile lo spostamento di qualche pedina. Ad esempio Savarino potrebbe andare alla presidenza dell’Ars e Galvagno prendere un assessorato.

Per gli azzurri ricompare il nome di Daniela Faraoni, manager dell’Asp 6 di Palermo, vicina a Gianfranco Miccichè e possibile assessore forzista alla sanità. Gli altri due posti potrebbero essere assegnati ad Edy Tamajo ed a Marco Falcone, assessore uscente alle Infrastrutture, esponente azzurro catanese e dell’area più distante da Miccichè.

Le voci di corridoio senza conferme degli interessati parlano, invece, di un assessorato a Luca Sammartino e di un secondo posto conteso fra il palermitano Vincenzo Figuccia e il trapanese Mimmo Turano anche se, come dice Figuccia, tutti i 5 deputati leghisti avranno qualcosa fra assessorati, presidenza del gruppo, presidenze di commissione e ufficio di presidenza dell’Ars

La nuova Dc non ha mai fatto un m istero che il primo nome è quello di Nuccia Albano. Il secondo assessore dovrebbe essere Andrea Messina a meno di sorprese. dall’area Cuffaro, infatti, non è mai uscita nessun’altra ipotesi. Gli autonomisti, invece, puntano di Roberto Di mauro, già assessore di Raffaele Lombardo e vice presidente dell’Ars nell’ultima legislatura.

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Politica

Fratelli d’Italia fa suo il grido di allarme degli agricoltori

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Il gruppo politico di Fratelli d’Italia fa suo il grido di allarme degli agricoltori che sostengono che l’acqua della diga Disueri continua a finire in mare e l’inefficienza delle dighe del territorio .” E’ una questione seria – dice il coordinatore Cittadino Gela, Salvatore Scuvera – che rischia di trascinare con sè, così come accade di anno in anno, le produzioni ed i raccolti di innumerevoli agricoltori. Si fatica a reperire quelle qualità d’acqua necessarie a far fronte alle necessità delle produzioni in una stagione 2023 che si preannuncia non diversa rispetto a quella del recente passato che rischia di far vanificare gli sforzi fatti.

Le dighe e gli invasi del territorio gelese, Comunelli, Cimia e Disueri, potenzialmente potrebbero invasare più di 40 milioni di metri cubi di acqua ma per la mancata manutenzione e la mancanza di progetti per la loro messa in sicurezza, riducono al 20% la loro capacità. Una situazione non più tollerabile.

La crisi idrica appare evidente consultando i numeri degli invasi principali. Il dato che spicca maggiormente è quello della diga Comunelli è quasi totalmente piena di fango: su 10 milioni metri cubi di capacità, può essere utilizzata per circa due milioni, oltre questa soglia va svuotata per evitare che l’acqua tracimi e la diga Disueri che ha una capacità di 28 milioni metri cubi, è utilizzabile per meno della metà della sua capienza.

La situazione è difficile, la siccità minaccia diverse colture, il problema è destinato a peggiorare in estate, quando raggiungeremo temperature che ormai possiamo definire tropicali. Una carenza che si ripercuote in particolare sull’agricoltura. Il partito locale Fratelli d’Italia assieme al Deputato Regionale On. Giuseppe Catania, presenteranno una richiesta di audizione in commissione attività produttive del dipartimento regionale competente al fine di poter programmare misure urgenti e straordinarie sulla riqualificazione delle dighe ed il riutilizzo delle acque reflue per le coltivazioni”.

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Le ex Province devono tornare a erogare servizi ai cittadini

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“Le ex province siciliane devono tornare a erogare servizi ai cittadini colmando un vuoto durato troppi anni su scuola, ambiente, infrastrutture, viabilità: ben venga il Disegno di legge che restituisce dignità agli enti e ai lavoratori e segna il ritorno della politica”.

Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Nicolò Scaglione della Cisal a margine dell’incontro fra l’assessore regionale alle Autonomie locali, Andrea Messina, e le organizzazioni sindacali sul Dl in materia di funzioni, organi di governo e sistema elettorale delle Città metropolitane e dei Liberi consorzi.

“Finalmente si pone rimedio a una riforma sciagurata – dicono Badagliacca e Scaglione – che in questi anni ha depauperato questi enti sottraendo loro risorse e personale facendone pagare il prezzo ai siciliani, specie a quelli che vivono nei comuni più piccoli e che hanno dovuto sopportare strade dissestate, scarsi investimenti nelle scuole e nelle infrastrutture, oltre a servizi carenti. La decisione di far tornare la politica nelle Città metropolitane e nei Liberi consorzi consentirà di ripristinare una reale rappresentanza dei territori e di far funzionare nuovamente le ex Province che devono diventare un motore di sviluppo e investimenti. Ringraziamo l’assessore Messina per la disponibilità al confronto con le organizzazioni sindacali che possono e vogliono offrire un contributo in termini di idee e proposte nell’interesse dei siciliani e ci auguriamo che questo diventi un metodo di lavoro diffuso e condiviso”.

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No al tavolo tecnico politico, dibattito sulla crisi finanziaria solo in aula

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La prima seduta settimanale per essere informati passo passo su come si sta rispondendo alla Corte dei Conti si svolgerà martedi prossimo.

In realta è una seduta ordinaria in cui si parlerà del regolamento sulle aree di sedime. Ma su richiesta del consigliere Scerra ci sarà il dibattito politico.

Scerra ne ha chiesto uno a settimana fino a che non arriveranno i correttivi.

Bocciata la proposta del sindaco di creare un tavolo misto tra giunta, consiglio e tecnici. La responsabilità è di chi governa. L’opposizione deve vigilare, le proposte le porta la Giunta.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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