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Vertice in Municipio sulla raccolta differenziata

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Il passaggio dalla Tekra alla Srr Impianti ha prodotto i suoi frutti e i gelesi l’ hanno notato sin da subito. C’è tanto da fare per superare anni di incuria e cambiare le abitudini di sacche di cittadini ancora ribelli rispetto alla raccolta differenziata. E il sindaco insiste nel guardare alla pagliuzza abbandonata e non rimossa. Per non parlare dei contrasti atavici destinati a finire in Tribunale.

Un vertice operativo per superare le criticità del servizio integrato della raccolta rifiuti si è tenuto oggi pomeriggio in municipio.


Comune di Gela, Srr Ato 4 Caltanissetta Sud e Impianti Srr si sono riuniti nella stanza del Sindaco,  per un ampio confronto dedicato al servizio di raccolta dei rifiuti, alla tutela e al decoro dell’ambiente e al tema dello smaltimento e riciclaggio dei rifiuti solidi urbani, con particolare riferimento al riassetto ed quelle strade poco attenzionate dalla società in house.


«E’ stato un confronto vivace ma importante per capire come migliorare il servizio – dice il sindaco Lucio Greco –. Sono esigenze che nascono anche dalle penalità applicate, durante la verifica ed il rispetto del capitolato, dal Dec e dalla direzione lavori.

Nessuno intende creare frizioni tra la Impianti ed il Comune ma semplicemente migliorare il servizio rendendo la città sempre più pulita e ordinata». È stato deciso di rendere più precisa la programmazione per evitare che alcune zone vengano trascurate, con particolare riguardo alle periferie. 


Erano presenti per il Comune, oltre al sindaco Lucio Greco, l’assessore Ivan Liardi, il dirigente Mario Picone, l’architetto Rosario Città, i geometri Luigi Buttiglieri e Fabrizio Pellitteri; per la Srr Impianti c’erano  la responsabile tecnica, Grazia Cosentino e il consulente Diego Stagnitto. Per la Srr Ato Cl 4 c’era il presidente, Vincenzo Marino.

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Attualità

Oggi la festa dedicata a San Giuseppe lavoratore

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La Chiesa di Sant’Agostino in festa per la celebrazione della liturgia dedicata a San Giuseppe lavoratore. È in quella chiesa che se ne custodisce l’effige. Lì è stato celebrato il giubileo l’anno scorso.

Ecco il programma:

È il patrono dei Papà ma anche di falegnami, ebanisti e carpentieri. Si festeggia il 19 marzo ma Pio XII nel 1955 volle ricordare il patrono degli artigiani ed operai anche il 1 maggio, nel giorno della festa dei lavoratori. Nel Vangelo Gesù è chiamato il figlio del carpentiere e ricordare il Santo lavoratore in questo giorno significa per la Chuesa riconoscere la dignità del lavoro umano come dovere dell’uomo e prolungamento dell’opera del Creato.

San Giuseppe con il Bambino Gesù. Foto Ansa. In alto e in copertina: san Giuseppe lavoratore, di Modesto Faustini (1839-91),  Cappella Spagnola, Loreto dal sito santuarioloreto.va

San Giuseppe con il Bambino Gesù. Foto Ansa. In alto e in copertina: san Giuseppe lavoratore, di Modesto Faustini (1839-91), Cappella Spagnola, Loreto dal sito santuarioloreto.va

È il patrono dei papà ma anche di falegnami, ebanisti, carpentieri, senzatetto e persino dei Monti di Pietà e relativi prestiti su pegno. L’8 dicembre 1870, papa Pio IX lo ha proclamato Patrono della Chiesa universale. La festa solenne di San Giuseppe è il 19 marzo ma è molto festeggiato in campo liturgico e sociale anche il 1° maggio, festa del lavoro, quale patrono degli artigiani e degli operai, così proclamato da papa Pio XII. Giovanni XXIII gli affidò il Concilio Vaticano II mentre è uno dei Santi preferiti da papa Francesco che ha voluto inserire il suo nome nel Canone della messa.

Il suo culto ha raggiunto grande popolarità come dimostrano  anche le dichiarazioni di moltissime chiese relative alla presenza di sue reliquie. Nella chiesa di Notre-Dame di Parigi ci sarebbero gli anelli di fidanzamento, il suo e quello di Maria; Perugia possiederebbe il suo anello nuziale; nella chiesa parigina dei Foglianti si troverebbero i frammenti di una sua cintura. Ancora: ad Aquisgrana si espongono le fasce o calzari che avrebbero avvolto le sue gambe e i camaldolesi della chiesa di S. Maria degli Angeli in Firenze dichiarano di essere in possesso del suo bastone.

Il nome Giuseppe è di origine ebraica e sta a significare “Dio aggiunga”, estensivamente si può dire “aggiunto in famiglia”. Può essere che l’inizio sia avvenuto col nome del figlio di Giacobbe e Rachele, venduto per gelosia come schiavo dai fratelli. la sua popolarità è dovuto al fatto di essere stato il padre putativo di Gesù. Venerato in Oriente dal IV secolo e in Occidente poco prima dell’XI secolo, vale a dire da quando il suo culto cominciava a diffondersi tra i cristiani. Non vi è dubbio tuttavia che la fama di quel nome si rafforzò in Europa nell’Ottocento e nel Novecento.

San Giuseppe fu lo sposo di Maria, il capo della “Sacra famiglia” nella quale nacque per opera dello Spirito Santo, Gesù. E orientando la propria vita sulla traccia di alcuni sogni, nei quali gli angeli gli recavano i messaggi del Signore, incarnò un modello di paternità esemplare. Certamente non fu un assente. È vero, fu molto silenzioso, ma fino ai trent’anni della vita del Messia, fu sempre accanto al figlio con fede, obbedienza e disponibilità ad accettare i piani di Dio. Cominciò a scaldarlo nella povera culla della stalla, lo mise in salvo in Egitto quando fu necessario, si preoccupò nel cercarlo allorché dodicenne era “sparito’’ nel tempio, lo ebbe con sé nel lavoro di falegname, lo aiutò con Maria a crescere “in sapienza, età e grazia.

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Fondi Ue, al via selezione per 16 esperti di controllo

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Palermo – Servono 16 esperti per le attività di supporto ai controlli di secondo livello nell’ambito dei Programmi Fesr, Fse, Cte ed Eni dei cicli di Programmazione 2014-2020 e 2021-2027.

L’ufficio speciale Autorità di Audit dei programmi cofinanziati dalla Commissione europea della Regione Siciliana ha avviato la procedura per selezionarli.

Queste le figure professionali ricercate: un project manager nell’area controllo, undici assistenti senior nell’area controllo di cui un esperto statistico, due middle nell’area controllo e due junior nell’area controllo.

La scadenza del bando è fissata per il 10 maggio.

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Regione:106 nuovi funzionari

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Palermo- Sono 106 i nuovi funzionari che entreranno in servizio negli uffici della Regione Siciliana a partire dal 3 giugno prossimo.

I nuovi dipendenti hanno firmato il contratto di assunzione nella sede del dipartimento della Funzione pubblica, ricevendo il benvenuto dal presidente della Regione.

Sono stati individuati con lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi banditi nel 2022 per il Ricambio generazionale.

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