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Politica

Il Recovery plan tra polemiche e richieste di un dibattito consiliare

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L’immancabile polemica c’è stata.La bozza del Recovery plan,  con nessun investimento per il territorio gelese, ha fatto scattare una guerra tra ex alleati nella giunta Greco.Alle considerazioni  su governo Conte ha fatto seguito la replica del segretario provinciale PD Peppe Di Cristina che ha puntato l’indice sugli investimenti che il governo Musumeci ha tagliato a Gela.Insomma un ping pong di accuse e per fortuna le elezioni sono lontane altrimenti sarebbe andata peggio. Ma l’argomento non è chiuso perché alcuni consiglieri delle liste civiche ( Davide Sincero, Rosario Faraci, Giuseppe Morselli, Romina Morselli , Diego Iaglietti e Valeria Caci) hanno chiesto la convocazione di una seduta monotematica del consiglio alla presenza dei deputati del territorio. “La richiesta di questo monotematico – spiega uno dei firmatari della richiesta il consigliere Davide Sincero- serve a istituire un dialogo con le forze di governo nazionali, in virtù del fatto che siamo ancora nella fase di bozza. La volontà è propositiva e fuori da beghe di partito, proprio per questo motivo il documento è a firma solo da parte di consiglieri appartenenti a liste civiche. Invitiamo a partecipare alla seduta tutta la Deputazione Nazionale e Regionale del territorio”

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Flash news

Macchitella lab e la Guardia di Finanza: bugie e verità per Greco

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Il sindaco Greco, Macchitella Lab, la caserma della Guardia di Finanza, i candidati a sindaco, le bugie e le verità. Greco reagisce e pretende le scuse dai candidati a sindaco Donegani e Di Stefano.

“Visto che non sono candidato voglio che si dica la verità e voglio rispondere a dichiarazioni prive di fondamento e calunniose e a tentativi maldestri condotti senza la verità dei fatti”- ha dichiarato il sindaco in una diretta Fb.

Il pomo della discordia riguarda una nota che il sindaco Lucio Greco avrebbe mandato ad Eni per caldeggiare la cessione onerosa di Macchitella Lab alla Guardia di Finanza come sede della caserma. Le dichiarazioni sono del candidato Donegani mentre l’ex vicesindaco Terenziano Di Stefano ha detto che ” non ne sapeva nulla e se fosse stato presente l’avrebbe impedito”.

“Mai mandata una lettera del genere all’Eni e non era nelle mie intenzioni e in quelle della Giunta sostenere la cessione dell’edificio alla Gdf. Ho inviato invece diverse note all’Eni perché mancano gli arredi e chiediamo che ci accreditino i 660 mila euro previsti dalla convenzione. Quando mi sono insediato Macchitella lab era un rudere, oggi è un edificio premiato come progetto di riqualificazione.Questa è la verità” – ha concluso il sindaco.

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Pagine di politica

Ghelas:nulla da fare

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Nulla da fare per la convenzione tra Comune e Ghelas.Alle 13.30 sono rimasti in aula 9 consiglieri e ne servivano 11.

La patata bollente passa alla prossima amministrazione ma ora serve subito una proroga per non avere il 2 maggio, all’inizio della campagna elettorale, una sessantina di gelesi senza lavoro.

Mancavano i revisori il cui parere sulla delibera di Giunta è negativa ma i consiglieri non hanno accettato il parere della segretaria generale che ha rassicurato su tagli graduali alle spese tramite la rimodulazione dei servizi in convenzione.

Tanti assenti, molte perplessità e la frittata è stata servita.

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Politica

Fondi coesione. Damante: “pericoloso sottrarre fondi al Sud”

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Roma – Non si arrende il Movimento 5 Stelle sul tema dell’autonomia differenziata. “È paradossale vedere come questo Governo promuova l’autonomia differenziata e contemporaneamente voglia accentrare le funzioni sui Fondi di coesione”, è quanto afferma la senatrice del Movimento 5 stelle in commissione Bilancio Ketty Damante. 

“Sostenere una cosa e fare l’opposto – aggiunge – è segno di incoerenza politica e mancanza di rispetto per le istituzioni locali. Ci accusano di non spendere tutte le risorse e, anziché implementare gli investimenti, si preparano a depredare il Mezzogiorno del Paese di risorse fondamentali per sanità, istruzione e infrastrutture”. “Così come hanno fatto con le risorse del Pnrr – aggiunge -, ora si preparano a togliere ulteriore ossigeno alle zone più fragili del Paese mentre dall’altra parte votano l’autonomia differenziata, definita proprio ieri dalla leghista Bordonali alla Camera, un regalo per i quarant’anni della Lega”. 

“Qui si fa campagna elettorale sulla pelle delle italiani, condannando il Sud a un ritardo cronico di sviluppo e crescita”, conclude Damante.

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