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Cronaca

Crolla la recinzione del Palazzo Ducale

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Anni di incuria, appelli inascoltati ed adesso ci hanno pensato il vento e la furia della pioggia a dare il colpo di grazia al Palazzo Ducale che ha spazzato via la recinzione posta nell’area esterna. L’ allarme è stato lanciato ai Vigili del fuoco. Negli anni ’90 e fino al 2008 il Palazzo Ducale è stato punto di riferimento delle attivita’ culturali e politiche, sede di convegni e mostre . Poi il declino e l’indifferenza che colpisce tutti i siti che necessitano di manutenzione.

Il Palazzo realizzato fra il XIV e XVI secolo non esiste piu’ restano i granai, ormai abbandonati. Nella zona di Piazza Calvario, nel 1991 durante i lavori di scavo per la realizzazione di un parcheggio pubblico sono affiorate consistenti vestigia dantiche strutture risalenti ad epoche diverse; dopo il blocco dei lavori da parte della Soprintendenza, gli archeologi hanno effettuato diverse trincee mettendo allo scoperto una serie di reperti ascrivibili a tre periodi: medievale, arcaico e classico. La zona di Piazza Calvario era già conosciuta come area sacra per precedenti scavi effettuati da Paolo Orsi e più recentemente da Orlandini e Adamesteanu, scavi da cui vennero alla luce vestigia di sacelli, decorazioni fittili e terrecotte architettoniche. Nellarea del cortile sono stati evidenziati da una parte materiali e strutture del periodo medievale, alcune cisterne ed un muro largo 2 metri e lungo 25 metri; dallaltra parte, verso Nord, due fasi riferibili ai periodi arcaico e classico. Si fanno risalire al primo periodo, tra il VII e il VI sec. a.C., due muri di un edificio con zoccoli in pietrame misto a ciottoli di fiume, un pithos e molti frammenti di ceramica; mentre al secondo periodo si possono attribuire diversi frammenti di antefisse sileniche e gorgoniche, nonché un vestigio di strada costruita con ciottoli di fiume, larga 2 metri ed orientata in senso nord-sud. Altri scavi prossimi a venire sicuramente porteranno alla luce strutture e materiali significativi che daranno agli archeologi la possibilità di ricostruire la storia di questo luogo.

Cronaca

Prova ad evadere: arrestato

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Ragusa – Su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, che ha coordinato le indagini, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione di Ispica, hanno eseguito un’ordinanza di sottoposizione al regime carcerario nei confronti di un 29enne, residente e domiciliato nella città di Ispica, già agli arresti domiciliari.

L’uomo è stato arrestato poiché risulta gravemente indiziato del reato di evasione commesso in più circostanze nel corso dell’ultimo mese a seguito della sottoposizione alla precedente misura, sicuramente meno afflittiva, degli arresti domiciliari a cui però l’uomo non è riuscito a conformare la sua personalità.

Infatti, durante i controlli ordinari effettuati dalla Stazione di Ispica e dall’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Modica nei confronti dei vari soggetti agli arresti domiciliari, l’uomo non era quasi mai presente all’interno della sua abitazione ma, violando la misura in essere, circolava per la città e in un’occasione si era anche allontanato dal comune di Ispica.

Motivo per cui l’Arma di Modica ha riferito all’Autorità Giudiziaria competente in merito alla costante violazione della misura da parte del 29enne, nei cui confronti è stata necessaria l’applicazione della custodia cautelare in carcere che, fatta salva la presunzione di innocenza del suo destinatario, è stata ritenuta allo stato degli atti l’unico strumento utile a contenere i comportamenti dell’uomo contrari alle prescrizioni impostegli.

La misura cautelare si è resa necessaria anche al fine di non destinare i militari impegnati nei controlli quotidiani alla sua costante ricerca, attività necessaria al fine di evitare che potesse commettere altre tipologie di reati durante le varie evasioni.Tutte le ipotesi accusatorie, allo stato condivise dal Gip in sede, dovranno trovare conferma allorché verrà instaurato il contraddittorio tra le parti, come legislativamente previsto.

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Cronaca

Minacce e molestie all’ex compagna, eseguito divieto di avvicinamento

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La Squadra Mobile di Caltanissetta, ha eseguito una misura cautelare personale, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un nisseno di 34 anni. L’indagato, dalla ricostruzione investigativa realizzata, si sarebbe reso responsabile di reiterate condotte persecutorie nei confronti della ex compagna, non rassegnandosi alla decisione di questa di interrompere la relazione sentimentale in atto, tanto da minacciarla e molestarla, controllandone le frequentazioni e gli spostamenti, utilizzando nei suoi confronti epiteti ingiuriosi e offensivi.

L’attività d’indagine eseguita ha consentito di ottenere a carico dell’indagato, la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa con contestuale applicazione del “braccialetto elettronico”. Nello specifico, infatti, il Giudice per le Indagini Preliminari, valutati positivamente i gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, ha emanato apposita ordinanza esecutiva con cui è stata disposta l’applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa, estendendola anche alle due figlie minori, stabilendo la distanza minima da tenere, con l’ulteriore prescrizione di non comunicare con le stesse attraverso qualsiasi mezzo.

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Cronaca

Precipita in un burrone, tragico incidente nel Nisseno

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Tragico incidente stradale autonomo nelle vicinanze del ponte Capodarso, in territorio di Caltanissetta. Un uomo di 61 anni, Calogero Giuseppe Giusto, di Barrafranca, alla guida della sua Fiat Panda, per cause da accertare, è uscito fuori strada finendo in un burrone.

L’automobilista è morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco e gli operatori del 118.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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