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Politica

Finanziaria regionale, Mancuso (FI): “Ho mantenuto gli impegni con il territorio; diversi obiettivi raggiunti, alcuni storici”

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Palermo: “Questa notte si è conclusa con una seduta fiume la discussione e approvazione della Legge di Stabilità regionale 2022.

“Abbiamo impegnato il Governo su diversi fronti – afferma il deputato regionale di Forza Italia, Michele Mancuso. Penso al fronte legato ad un nostro baluardo identitario come l’Antenna Rai di Caltanissetta, per la quale mi sono battuto sia per il suo mantenimento che per la messa in sicurezza con risorse specifiche. Abbiamo impegnato il Governo per quanto concerne il pontile di Gela, che rappresenta un’opera importante per la storia della città. Non sono favorevole al sui abbattimento bensì alla sua ristrutturazione. Mi sono impegnato anche per norme regolamentari di spessore, come quella per il ripristino della vigilanza venatoria attraverso il Libero Consorzio di Caltanissetta. È impensabile infatti che molti padri di famiglia occupati in tale settore possano restare a casa. Così come la proroga dei contratti per gli ex Lsu, gli ex Pip e il personale Asu – è chiaro che non mi accontento su tale punto: serve la definitiva stabilizzazione di tali sacche di precariato”.

“Anche nel settore agricolo abbiamo raggiunto importanti traguardi – continua il Parlamentare – come la garanzia delle 180 giornate lavorative per i lavoratori dell’ESA. Un traguardo storico ottenuto anche grazie ad un emendamento a mia firma di cui spiegherò in seguito i dettagli. Non abbiamo tralasciato i Consorzi di Bonifica che permette ai medesimi di implementare il personale che va in pensione con risorse fresche, quindi nuove opportunità di lavoro.

“Ci sono infine emendamenti di spesa a mia firma come quello che riguarda l’incremento del settore turistico in favore di tutti i Comuni della provincia nissena- conclude Mancuso. Grazie a un contributo significativo infatti, si potrà rilanciare un comparto fortemente penalizzato dalla pandemia. Non nego che è stata una finanziaria dura e sofferta. Ciò che però importa è il risultato, che per il nostro territorio non è per nulla deficitario, sinonimo di un’attenzione e un impegno che da parte mia non è mai mancato”.

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Flash news

Di Stefano invita Inferrera a non dimettersi ignorarando la richiesta del sindaco

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L’ex vicesindaco ed oggi candidato sindaco della coalizione di centrosinistra Terenziano Di Stefano invita l’amministratore unico della Ghelas Pietro Inferrera a non dimettersi e quindi a non tenere conto della richiesta inviatagli dal sindaco Lucio Greco.

Per Di Stefano l’iniziativa di Di Stefano è inopportuna se non addirittura illegittima e non ha motivi di urgenza. Peraltro Inferrera è stato la persona di cui Greco si è fidata al massimo fin dalla prima candidatura nel 2015 e il primo consulente che ha nominato nel 2019 quando è diventato sindaco. Poi ha scelto lui per guidare la Ghelas. Ora lo vuole fuori all’improvviso mentre il suo mandato di sindaco è ridotto agli ultimi 20 giorni.

Insomma l’iniziativa di Greco fa pensare male in piena campagna elettorale.

Inferrera dal canto suo non sembra intenzionato a dimettersi ora ma ad attendere l’insediamento del nuovo sindaco. Chi vincerà farà le sue scelte sulla Ghelas

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Greco, la politica in crisi e il giudizio pesante su Forza Italia e non solo

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Venti giorni al voto, depositate le liste il primo cittadino uscente fa le sue considerazioni.Ecco cosa ne pensa delle elezioni in corso:

“Dopo la presentazione delle liste,- dice- e’ possibile fare qualche considerazione di carattere generale. Ciò che appare, a prima vista evidente, è lo stato di crisi in cui versa la politica nella nostra città. I motivi che mi portano a questa amara conclusione sono i seguenti: 1) La forte contrapposizione tra due coalizioni che si rifanno entrambe al centro destra. Va sottolineato infatti che molti esponenti politici, oggi divisi, fino a pochi giorni fa militavano nello stesso schieramento; 2) un movimento presente nel governo regionale e impegnato a votare alle elezioni europee un candidato di Forza Italia, si è alleato a Gela con i grillini e qualche nostalgico comunista; 3) la stessa sinistra si è divisa in due tronconi; il PD ha deciso di appoggiare Di Stefano, e non un suo esponente storico come Donegani; 4) il movimento cinque stelle che era nato per cambiare il sistema, ha agito con tanta spregiudicatezza da fare impallidire i vecchi politici, che almeno agivano sul piano delle ideologie; 5) un partito come Forza Italia che non ha esitato, in nome dell’unità del centro destra, ad abbandonare l’amministrazione comunale nel pieno di una crisi finanziaria, ha dimostrato, a livello locale, di perseguire interessi di parte e non quelli più generali della città. Diversamente non si spiegherebbe l’incapacità di presentare una lista completa, conseguenza sicuramente di una gestione privatistica e familiare del partito. Se anche F.I. che ha eletto un proprio deputato all’assemblea regionale ed esprime anche il Presidente della regione, lancia, nella nostra città, messaggi così poco edificanti, significa che abbiamo ancora molta strada da fare per raggiungere livelli accettabili di partecipazione alla vita democratica.

Speriamo che questa crisi sia limitata al nostro territorio e non sia irreversibile, ma per bloccarla ci vuole una classe politica seria, capace e responsabile, perché quando il livello si abbassa si diventa meno impermeabili alle suggestioni del potere. Sulla proposta degli assessori designati non voglio esprimere alcun giudizio, anche se non mi aspettavo di vedere qualche protagonista della vita politica gelese accettare di esercitare un ruolo di secondo piano, per giunta in una coalizione non ben definita. Ho visto che rispetto a 5 anni fa è aumentato il numero dei candidati al consiglio comunale.

Appparentemente potrebbe essere un buon segnale di maggiore partecipazione alla vita democratica. In questo caso però sarebbe preferibile attendere l’esito delle elezioni; solo allora scopriremo se si tratta di una consapevole scelta o del solito inaccettabile e preoccupante stratagemma: quello cioè di utilizzare la gente come merce di scambio. Spero in una campagna elettorale ricca di contenuti che sappia affrontare con competenza tutti i problemi della nostra città. Spero che non si perdano di vista valori fondamentali come il rispetto reciproco e quello della legalità. Spero anche che si trovi il tempo per dibattere su argomenti legati alle elezioni europee; elezioni cruciali da cui dipendono il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti. Solo così possiamo evitare di immiserire il dibattito politico. Non sono candidato, ma rimango pur sempre un cittadino gelese.

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L’ordine dei candidati sindaco nella scheda

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Sorteggiato stasera l’ordine dei candidati a sindaco e delle loro liste.

Apre la scheda delle Amministratuve 2024 il candidato sindaco Miguel Donegani seguitk da Grazia Cosebtino , Filippo Franzone , Terenziano Di Stefano e chiude Totò Scerra.

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