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Gela, altri 9 positivi

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Nelle ultime 24 ore riscontro di 49 pazienti positivi al SARS CoV-2, tutti in isolamento domiciliare: 16 pazienti di Caltanissetta, 10 di San Cataldo, 9 di Gela, 4 di Mussomeli, 3 di Sommatino, 3 di Delia, 1 di Niscemi, 1 di Santa Caterina Villarmosa, 1 di Acquaviva Platani e 1 di Bompensiere. Ricoverati in degenza ordinaria: 2 pazienti di Caltanissetta, 1 di San Cataldo, 1 di Resuttano, 1 di Gela, 1 di Niscemi e 1 di Delia. Trasferito dalla UOC Anestesia e Rianimazione presso la degenza ordinaria 1 paziente di San Cataldo. Dimesso da quest’ultima 1 paziente di Caltanissetta, in isolamento domiciliare. Guariti da Covid-19: 8 pazienti di Serradifalco, 3 di San Cataldo, 3 di Caltanissetta, 2 di Gela, 1 di Delia, 1 di Resuttano, 1 di Santa Caterina Villarmosa e 1 di Sommatino.

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Definito organigramma del gruppo Giovani di Una buona idea:il vice presidente ha 17 anni

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Bruna Consoli segretaria del gruppo Giovani del movimento “Una buona idea” è pronta al debutto ufficiale nel mondo della politica attiva con un gruppo di 25 ragazzi e ragazze decisi a dare un contributo di idee e partecipazione con la marcia un più di rappresentare il movimento del sindaco e di poter seguire da vicino le dinamiche del governo della città.

Definito l’organigramma del gruppo guidato appunto da Bruna Consoli che ha 31 anni, Debora Pistritto vice segretaria 33 anni, Daniele Abela,31 anni, è il presidente. La novità sta nella scelta del vice presidente che è un diciassettenne, Elias D’Aleo rappresentante d’istituto al Liceo Vittorini.Un giovanissimo. Ma l’età anagrafica non è stata un ostacolo per poter ricoprire una carica prestigiosa al debutto.

“Puntare sui giovani e dare fiducia sarà il mio cavallo di battaglia”- dice Bruna Consoli che presenterà il gruppo alla città tra qualche settimana

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L’Ugl Chimici interviene sul piano industriale di Versalis

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La crisi della chimica di base in Europa ha ormai raggiunto livelli preoccupanti, mettendo a rischio non solo le aziende del settore, ma anche migliaia di posti di lavoro su tutto ilterritorio nazionale. Lo dice l’Ugl chimici nel giorno della pubblicazione del piano industriale di Versalis da cui emerge
una situazione che non si può ignorare: la chiusura e dismissione degli impianti di
cracking in Italia, come quelli di Priolo e Brindisi, comporterà un drastico ridimensionamento della produzione.
La posizione dell’Ugl è chiara: non si può accettare che il futuro di migliaia di lavoratori,sia diretti che dell’indotto, venga messo a repentaglio senza che vi siano garanzie certeper la loro tutela occupazionale. Il piano di trasformazione e decarbonizzazione di Versalis,
sebbene necessario per allinearsi alle direttive di sostenibilità ambientale e ai nuovi modelli di produzione low carbon, non può e non deve essere attuato a discapito del tessuto sociale ed economico dei territori coinvolti.


Per questo, l’Ugl chiede un incontro urgente al MIMI. È indispensabile un tavolo di con-
fronto per ottenere garanzie concrete sulla continuità occupazionale dei lavoratori, non solo di quelli diretti, ma anche di quelli dell’indotto, che sono in numero superiore e rappresentano una parte fondamentale dell’economia locale.
Eliseo Fiorin, Segretario Nazionale UGL Chimici, ha dichiarato:“Versalis deve assumersi le proprie responsabilità, e il governo deve intervenire per garan-
tire un piano di salvaguardia dei posti di lavoro. Non possiamo permettere che migliaia di famiglie rimangano nell’incertezza. La transizione energetica è inevitabile, ma non può comportare la cancellazione di settori produttivi così strategici per l’economia del Paese.
Chiediamo un confronto immediato per delineare soluzioni concrete che tutelino l’occupazione e rilancino l’industria chimica italiana.”
Andrea Alario, Coordinatore Nazionale del Settore Energia UGL Chimici, ha aggiunto:
“Le chiusure degli impianti di cracking e la riduzione della produzione dei polimeri rimodulano il posizionamento del know-how di Eni. È imperativo che il piano di riconversione industriale preveda alternative valide per i lavoratori e garantisca la continuità del sistema
industriale italiano. Siamo pronti a fare la nostra parte, ma chiediamo che le istituzioni si attivino rapidamente per costruire un percorso condiviso e sostenibile.”

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VII edizione dell’EcoForum Regionale sui Rifiuti e l’Economia Circolare

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Domani allo Spazio Mediterraneo dei Cantieri Culturali alla Zisa dalle ore 9.30, si terrà la settima edizione dell’EcoForum regionale sui Rifiuti e l’Economia Circolare. L’iniziativa rientra nell’ambito della campagna “Sicilia Munnizza Free”, il progetto nazionale di Legambiente per liberare la Sicilia dai rifiuti e avviarci verso l’economia circolare. La Sicilia sta progressivamente, ma lentamente, migliorando le percentuali di raccolta differenziata, ma da qualche anno gli obiettivi al 2030 sono completamente cambiati.

Le Direttive europee, il piano nazionale per la gestione dei rifiuti e la strategia nazionale sull’economia circolare hanno assegnato alle regioni e ai comuni obiettivi sfidanti e selettivi che impongono a ciascun soggetto responsabile del Ri-ciclo integrato dei rifiuti di definire – e nel caso della Regione siciliana di ridefinire – le priorità per raggiungere gli obiettivi di riduzione, recupero e riciclo entro il 2030.

Le priorità e gli strumenti indicati nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani sono adeguati per superare le attuali criticità gestionali e infrastrutturali, anche al fine del raggiungimento degli obiettivi al 2030?

L’EcoForum intende continuare ad essere utile occasione di incontro e di confronto tra istituzioni, operatori economici ed esperti sulle proposte in campo e sulle soluzioni, anche industriali, per la gestione sostenibile dei rifiuti, a partire dalla necessità di migliorare la qualità dei rifiuti raccolti da avviare a riciclo e dalla realizzazione di impianti a servizio del recupero e riuso della materia prima seconda.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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