Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela
“Gela puo’ cambiare? Chi la ama la cambia”
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redazioneRiceviamo e pubblichiamo il pensiero articolato del tecnico sportivo Alfio Agro’ su come si potrebbe cambiare Gela.
Piani, progetti, obiettivi da proporre per un vero, concreto e totale cambiamento economico, sociale e occupazionale.
“Chi veramente ama Gela, la cambia, cominciando dal lavoro”.
Dal lavoro che non c’è, al lavoro che potrebbe esserci e in abbondanza!
La mancanza di lavoro è il vero problema di Gela, perché è causa di tutti i mali: disoccupazione, povertà, disperazione, dispersione giovanile, delinquenza, emigrazione, desertificazione e dissesto economico della città.
Il lavoro è vita, dignità, famiglia, salute, benessere, futuro, speranza, legalità, sicurezza, economia, sviluppo. Tutto, si il lavoro è tutto!
L’art. 4 della nostra Costituzione recita: “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto”.
Nessuna idea di sviluppo e nessuna prospettiva lavorativa per i cittadini gelesi dalla politica locale, che preferisce delegare all’Eni il doveroso compito che la Costituzione le impone!
Cosa dovrebbe fare la politica? Come cercare e promuovere opportunità di lavoro?
La visione più realistica di futuro di Gela indica, nella valorizzazione e concretizzazione delle proprie potenzialità ed immense risorse umane e di territorio, la strada per conseguire uno sviluppo economico occupazionale di notevole portata ed indica, specificamente nel settore turistico, sportivo e culturale il volano di rinascita economica del paese, capace di coinvolgere e trainare nello stesso comune circuito produttivo tutti gli altri settori: edilizia, ristorazione, alberghiero, commercio, artigianato, agricoltura, archeologia.
Nonostante l’alta vocazione turistica di Gela, non vediamo flussi turistici e nessuna economia collegata, fino a quando la politica locale non avrà chiara la giusta visione di futuro del territorio, del breve, medio, lungo termine e finalmente deciderà di scegliere ed adottare appieno tale preziosa vocazione, promuovendo piani strutturali di grande attrazione turistica.
Prima di intraprendere questo nuovo indirizzo di sviluppo economico occupazionale si dovrà dire basta alla politica dell’attesa, che punta solo sui finanziamenti pubblici per lo sviluppo della città.
Finanziamenti che non arrivano mai per l’incapacità dovuta all’errata modulazione progettuale ed alla non credibilità delle iniziative proposte, prive di qualsiasi logica di crescita economica.
Per queste pecche non siamo affidabili e finanziabili, perciò non aspettiamoci aiuti economici concreti ed importanti da parte dello Stato e della Regione che ci considerano una città economicamente senza futuro.
Dobbiamo darci da fare con le nostre forze adottando una diversa strategia di finanziamento dello sviluppo, per non restare intrappolati nel solito immobilismo politico.
Una soluzione interessante (e forse l’unica) per trovare fondi è il ricorso al credito privato meglio conosciuto come “I risparmi dei cittadini”, sicuri, subito pronti ed in grandi quantità che giacciono fermi nelle banche senza produrre utili per i loro proprietari e per l’economia della città.
Con questa nuova strategia la politica non starà più a guardare, ad aspettare, ma scenderà in campo attivamente creando una cabina di regia con compiti di progettazione, programmazione, pianificazione ed organizzazione strutturali di attività attrattive che garantiranno la presenza giornaliera , per tutto l’anno solare, di un flusso turistico consistente capace di interessare economicamente tutti i settori della nostra città, invogliando le imprese ed i singoli privati ad investire i propri risparmi in opere, strutture e servizi altamente produttivi che valorizzeranno finalmente le nostre immense ricchezze territoriali. I privati cittadini e le imprese, inoltre, potranno godere di ulteriori agevolazioni investendo in strutture di pubblica utilità grazie alla legge Europea, sul partenariato (collaborazione) tra ente pubblico e privato, che la politica promuoverà.
Considerato che la maggiore o minore ricchezza economica di un paese, a vocazione turistica, dipende dalla quantità e qualità dei flussi turistici ospitati nell’arco dell’anno e che i flussi più significativi sono generati da grandi eventi, a tal proposito il sottoscritto ha elaborato un progetto, che si avvale di un Piano strutturale triennale di organizzazione di grandi eventi settimanali nazionali ed internazionali capaci di intercettare flussi di qualità e quantità ininterrottamente per tutto l’anno solare.
Cosa sono i grandi eventi? Perché settimanali nazionali ed internazionali? Perché è indispensabile un piano strutturale e triennale? Con quali fondi si finanzia questo piano strutturale che potrebbe realizzare, nel breve e medio termine, ben 5.000 posti di lavoro?
Gli Eventi sono Manifestazioni di Grande Rilevanza che attirano Flussi di Persone (dai bambini agli anziani pensionati) interessate ad attività Tematiche che riguardano svariati Settori: Sport, Cultura, Scuola, Musica, Danza, Teatro, Arte, Spettacoli, Archeologia, Religione, ecc. ecc.
Vedi per esempio: il futuro EVENTO Settimanale Culturale (4/5/6 giorni?) d’inaugurazione della NAVE GRECA e MUSEO del MARE sarà un successo scontato che farà registrare la presenza di migliaia di visitatori. Sulle ali dell’entusiasmo, per questo importante risultato, il Sindaco sicuramente vorrà proporre altri grandi EVENTI, visto la capacità che hanno di intercettare flussi consistenti di TURISTI interessati all’Evento Specifico.
Altri esempi di Grandi Eventi da citare: L’ EVENTO del Mandorlo in fiore ad Agrigento; Le Tragedie Greche a Siracusa; Il Teatro e Concerti a Taormina, IL CARNEVALE di Acireale e Sciacca; le feste religiose per Sant’Agata e Santa Rosalia a Catania e Palermo, i Tornei Nazionali ed Internazionali Sportivi ecc.
L’Organizzazione e Realizzazione di 4/5 grandi EVENTI l’anno non migliorerebbe granché l’economia gelese, ma se si provasse ad approntare un PIANO STRUTTURALE di GRANDI EVENTI SETTIMANALI per tutto l’arco dell’ ANNO (precisamente 48 EVENTI in totale), allora la città avrebbe da gestire la presenza di un flusso notevole di turisti giornalmente, settimanalmente, mensilmente ed annualmente, da ricavarne uno sviluppo economico occupazionale rilevante.
Programmare ed organizzare 48 EVENTI Nazionali ed Internazionali all’anno è un’impresa impossibile per un territorio che ha ancora una CONCEZIONE PREISTORICA del Turismo, che viene associato al Mare, Spiaggia, Archeologia e solo per un’elite di poche persone.
Il PIANO TURISTICO che si avvale dell’ORGANIZZAZIONE DI GRANDI EVENTI SETTIMANALI A CARATTERE NAZIONALE ED INTERNAZIONALE è così strutturato:
- A) UN PIANO TURISTICO TRIENNALE che ha l’Obiettivo Finale di generare un FLUSSO TURISTICO GIORNALIERO RILEVANTE PER TUTTO L’ANNO, con picchi dieci volte maggiore nella stagione ESTIVA, che verrà VALORIZZATA STRUTTURALMENTE PER CINQUE MESI: Precisamente il Primo Anno di partenza verranno organizzati 4 Eventi con la cadenza di UNO Evento ogni TRE Mesi; il Secondo Anno se ne prevedono 12 di Grandi Eventi da realizzare con la cadenza di UNO ogni Mese; infine il terzo Anno se ne prevedono 48 di Grandi Eventi con la cadenza di UNO a Settimana.
- B) UNA STRUTTURA UMANA (FONDAZIONE) composta da 20 Giovani CAPACI (Segnalati da tutti i partiti presenti nel Consiglio Comunale sia di Magg. che Opp.) i quali, a secondo l’Evento da trattare, contatteranno persone ed associazioni interessate, Creando così, un Flusso Turistico da Invitare, Guidare, Sistemare, Dilettare con programmi di animazioni, Gite Guidate, e Gestire, secondo per secondo, con l’aiuto di un’applicazione ad hoc, dalla quale grazie alle Recinzioni rilasciate si potrà migliorare sempre più l’Ospitalità Gelese;
- C) Le ASSOCIAZIONI Culturali, Sportive, Religiose ed altre, che organizzeranno e gestiranno l’attività pratica dell’ Evento in programma settimanalmente;
- D) Gli Eventi sono SETTIMANALI perché prevedono la durata di alcuni giorni, preferibilmente 4/5 e anche più per via del Vitto ed Alloggio in città e NON L’EVENTO GIORNALIERO del “Mordi e Fuggi”;
- E) CIRCUITI TURISTICI PERSONALIZZATI che prevedono giornalmente, alternate all’attività oggetto dell’Evento Settimanale, VISITE con GUIDA TURISTICA e partenze con Pulman da Gela per i più bei siti della Sicilia (Agrigento, Caltagirone, Piazza Armerina, Enna, Ragusa, Modica, Noto, Siracusa, Catania, Taormina ecc. grazie alla centralità geografica di Gela).
Quello di NON puntare, sui Circuiti Turistici Altrui che ci riservano la modalità Mordi e Fuggi con briciole di Sviluppo Economico, ma di usufruire invece, dei Nostri Circuiti Personalizzati, sarà una strategia Vincente, una efficace e convincente Promozione Turistica che invoglierà il Turista a ritornare, per una vacanza più lunga nella stagione Estiva, e godere delle bellezze della nostra Isola ed in particolare della Nostra Città. (grazie alla nostra professionale assistenza organizzativa).
F) I FONDI ECONOMICI ossia “Il Credito Privato” o meglio “I Risparmi dei Cittadini” investiti in questo colossale Sviluppo, da soli, garantiranno alla città una buona Autosufficienza Economica Occupazionale; mentre con I FINANZIAMENTI PUBBLICI più facilmente accessibili per la riacquistata reputazione economica, e per una più saggia e proficua scelta delle Opere Pubbliche per le quali chiedere FINANZIAMENTI, ci permetteranno un piacevole Surplus di Benessere Economico. Promuovere la legge del Parlamento Europeo, riguardante il PARTENARIATO, o meglio, la collaborazione tra Ente Pubblico e Privato, per opere di Utilità Pubblica come Il Porto Turistico, il Centro Commerciale, LO STADIO DI CALCIO, IL CAMPO DI ATLETICA LEGGERA, LA PISCINA OLIMPIONICA, ecc. ecc.. Tante Opere che l’Ente Pubblico non è in grado di seguirne l’Iter procedurale di Progettazione, di realizzazione e di successiva Gestione, mentre verrebbe più facile tutto questo per le Imprese e Cooperative Giovanili investire su queste strutture e seguirne l’iter burocratico in collaborazione con l’Ente Pubblico;
PER LO SPORT :
L’ATTIVISMO POLITICO per rilanciare lo Sviluppo Economico Occupazionale della Città, interesserà tutti i Settori, in particolare lo SPORT dove gli OBIETTIVI da realizzare saranno ambiziosi ma non impossibili, a condizione che siano, anch’essi, frutto di elaborazione di Piani Strutturali ben definiti altrimenti, da sola non si genererà mai alcuna economia. Attivismo Politico inteso come Promozione di IDEE ed Organizzazione di Eventi mentre il Contrario sta come Attesa dei Finanziamenti e di Eventi che non arrivano mai.
- LA PROMOZIONE DEL TURISMO SPORTIVO con centinaia di attività ed argomenti che ispirano gran parte degli EVENTI INTERNAZIONALI Settimanali, sarà l’artefice principale dello Sviluppo Economico Occupazionale che cambierà finalmente il volto della nostra città.
- LA PROMOZIONE DELLO SPORT PROFESSIONISTICO per incentivare la nascita di Accademie Giovanili (Private), Specializzate nella Formazione Professionale dei Giovani Atleti sin dalla tenera età, dove i Ragazzi oltre ad apprendere, tutti i giorni, nozioni di tecnica e pratica sportiva, saranno seguiti anche nel loro percorso scolastico con doposcuola e lezioni di Inglese. Potranno continuare gli studi nel Liceo Sportivo e più avanti in Scienze Motorie per assicurarsi una seconda alternativa lavorativa per il futuro.
Nel settore di mia competenza e professionalità, ossia IL CALCIO, posso garantire che, con queste strutture a disposizione della città, oltre i numerosi posti di Lavoro che si otterrebbero per Gli Istruttori ed allievi futuri Atleti Professionisti, si raggiungerebbero risultati prestigiosi come il Traguardo del Calcio Professionistico di serie “B” per la squadra del Gela Calcio.
- LA PROMOZIONE DELLO SPORT AMATORIALE Rendendo Disponibili le palestre scolastiche ed altre strutture pubbliche ai giovani, nelle ore pomeridiane e serali non impegnate dalla scuola, favorendo l’Associazionismo di Quartiere, dove i ragazzi aderiranno in massa per allenarsi e poter partecipare ai Grandi Eventi Internazionali Sportivi/Culturali. Il Proliferare dell’Associazionismo Sportivo, Culturale e Religioso di Quartiere darà BENEFICI INCOMMENSURABILI nella lotta alla DISPERSIONE GIOVANILE perché in queste Comunità i giovani apprenderanno quei VALORI dell’inclusione, integrazione, amicizia, il rispetto dell’avversario, delle regole, delle strutture sportive, del bene comune ecc. ecc.;
- La PROGETTAZIONE DI “Una cittadella dello Sport” con Piscina Olimpionica per grandi e bambini, con Campo di Atletica Leggera, con strutture di altri sport per Giovanissimi e Diversamente Abili. Questi ULTIMI sono numerosissimi a Gela e da diversi anni hanno dato prestigio alla città conquistando titoli sportivi e sociali nei vari Tornei Nazionali ed Internazionali ai quali hanno partecipato. A LORO la Politica locale affiderà la GESTIONE dell’intera Cittadella con tutte le Strutture sportive ed anche quelle strutture annesse di natura commerciale, indispensabili a bilanciare economicamente le spese in perdita delle attività sportive. Così queste strutture (per gli Eventi che si realizzeranno e per il Flusso di Turisti Atleti e non, che parteciperanno) oltre a Produrre sviluppo ed economia per la città, daranno divertimento, Gioia di Vivere, INCLUSIONE SOCIALE ed anche LAVORATIVA a questi MERAVIGLIOSI GIOVANI. Il Finanziamento di una Cittadella dello Sport con questi Principi di Grande Impatto SOCIALE e di Promettente Sviluppo Economico Occupazionale non potrà che trovare facile consenso ed accesso anche ai FINANZIAMENTI PUBBLICI NAZIONALI, EUROPEI E PNRR.
Con questi presupposti, con lo Sport e la Cultura, dal punto di vista del SOCIALE, si può mirare AD AZZERARE QUALSIASI TIPO DI DISPERSIONE GIOVANILE. Infatti l’attrazione di Eventi Nazionali ed Internazionali invoglierà i ragazzi di tutte le età e di tutti i quartieri a frequentare le Associazioni Sportive, Culturali e Centri Sociali, per partecipare alle ATTIVITA’, altamente motivanti, di questi Eventi.
Naturalmente l’obiettivo è di creare AGGREGAZIONE, SOLIDARIETA’ e SENSO di APPARTENENZA ALLA COMUNITA’ grazie a queste Associazioni Culturali, Sportive, Centri Sociali dove i ragazzi apprenderanno, oltre ai valori aggregativi, il rispetto delle regole, il rispetto dell’avversario, il lavoro di squadra, la fatica ed il senso del bene comune, la condivisione dei traguardi ecc. ecc.
Basta noia, abbandono, senso d’inutilità, rabbia che si trasformano in BULLISMO o peggio in DELINQUENZA e che vedono i ragazzi aggregarsi, invece, in “Branco Selvaggio” per razziare e danneggiare di tutto.
Tutti i ragazzi sarebbero carichi di Energia Esplosiva e sono come le BATTERIE con DUE POLI; quello POSITIVO e quello NEGATIVO. Tocca a noi adulti (più di tutti ai Politici) aiutare i giovani a tirare fuori l’Energia POSITIVA dando loro lo spazio e l’importanza che meritano per svolgere qualsiasi attività creativa e sportiva.
L’Elargizione dei Finanziamenti Pubblici è condizionata negativamente dall’Enorme DEBITO PUBBLICO che ha il nostro Governo Nazionale: quasi 2.800 miliardi di Euro , mentre di 8 miliardi il Governo Regionale e 60 milioni il Governo Comunale. Questa nefasta situazione economica porta la Politica Governante a districarsi come il gioco delle 3 carte, per non perdere il Consenso Elettorale, ossia Promette Finanziamenti che facilmente assegna sulla carta ed intanto passano gli anni di attesa per l’accredito di tali Finanziamenti che inaspettatamente vengono revocati e spostati ad altri; e si ricomincia d’accapo bloccando un Paese nell’Immobilismo Politico. Morale della favola: Avere sempre pronto un piano B per finanziare lo Sviluppo.
IL CREDITO PRIVATO fa registrare sui conti correnti degli Italiani l’enorme cifra di oltre 10.000 miliardi di Euro depositati nelle Banche, senza considerare la quantità di quelli nascosti sotto i materassi e nelle casseforti private che si sconosce. Possiamo dire che l’Italia è una Nazione ricca, di una ricchezza immobilizzata nel mattone di casa che supera di 5 volte tale credito, considerato che 80% degli Italiani sono proprietari di casa.
Queste due condizioni rendono l’Italia ECONOMICAMENTE AFFIDABILE, ed in caso di Instabilità Finanziaria o pericolo Default il Governo potrebbe evocarle come Salvagente di Sicurezza attingendo a questi Risparmi, per superare l’eventuale impasse, come ha fatto già in passato tassando sia le Prime Case di Proprietà che prelevando l’ una Tantum sui Conti Correnti dei Risparmiatori (Governo Ciampi).
Questi ENORMI FONDI PRIVATI, bloccati, immobili nelle banche senza produrre UTILI ai Risparmiatori ed all’Economia del Paese (per la mancata circolazione) dovrebbe far riflettere la Politica che, invece di pensare di prelevare i Risparmi dei Cittadini in maniera FRAUDOLENTA, dovrebbe predisporre dei Piani Strutturali Credibili, di Valorizzazione e Concretizzazione delle Risorse e Potenzialità del Territorio, per convincere le Imprese ed i Cittadini ad investirvi Volontariamente i propri risparmi con opere e strutture che risulteranno altamente convenienti per loro e per lo Sviluppo Economico Occupazionale della Città.
La novità del PARTENARIATO, ossia la collaborazione Tra Ente Pubblico e Privato per la costruzione e Gestione di Opere di Interesse ed Utilità Pubblica, è la grande opportunità legiferata dalla Comunità Europea per finanziare opere come il Nuovo Porto Turistico/Commerciale, il Campo di Atletica Leggera, un Nuovo Stadio di Calcio, la Piscina Olimpionica ed il recupero di Aree di Verde Pubblico di straordinaria bellezza quali l’Orto Pasqualello in unicum con la Villa Comunale, il Bosco Littorio che ospiterà il Museo del Mare, il Parco delle Rimembranze, il Parco di Montelungo, nonché le aree paradisiache di grande attrazione Turistica dei quattro Invasi della Piana di Gela: il Biviere, il Disueri, la Diga Rendo, la Diga Comunelli. Tutte opere finanziabili anche con il PNRR che l’Ente Pubblico da solo non riuscirebbe a Seguirne la Progettazione, la Programmazione, la Costruzione e futura Gestione mentre tanti Privati, ciascuno per la propria struttura facilmente potrebbe seguirne l’Iter Burocratico e Finanziario.
Si ricordino i Tornei di Calcio Giovanile Nazionali ed Internazionali organizzati dai vicini Paesi di Licata, Vittoria, Riesi, San Cataldo, Caltanissetta, Sommatino, Barcellona Pozzo di Gotto, Campagna, ecc.ecc. che negli anni passati hanno ottenuto notevoli successi mentre a Gela si sconoscono completamente queste manifestazioni sportive di grande attrazione Turistica.
La Promozione per incentivare l’ indirizzo Professionistico dei giovanissimi sin dalla tenera età, interesserà anche altri tipi di Sport ed attività culturali del tipo Musica, Danza, Teatro, Arte ecc. ecc. e porterà i genitori ad investire sul Futuro quanto più sicuro e brillante dei propri figli. Anche questa è Economia e Sviluppo per una Gela che merita più Qualità e Benessere per i suoi giovani, grazie agli Investimenti sulla loro Professionalità.
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Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela
La promozione dei valori della democrazia
Pubblicato
1 settimana fail
25 Aprile 2024di
redazioneDal prof.Nuccio Mulè riceviamo e pubblichiamo
La constatazione negli ultimi decenni di vedere manifestazioni pubbliche commemorative non sentite e sempre più disertate, appannaggio solo delle Forze dell’Ordine e delle Associazioni d’Arma, sembra dimostrare che la nostra città è di fronte ad un’arretratezza culturale in cui la storia nazionale e, peggio ancora, quella locale pagano lo scotto di un disinteresse atavico delle istituzioni con la Scuola in primo piano che, soprattutto come sistema formativo, ha fatto e fa poco e niente per divulgare e far conoscere ai giovani la storia locale ma anche quella nazionale riferita in particolare alla Seconda Guerra Mondiale.
Scuola che, al di là di rari casi nell’ambito delle direttive ministeriali, secondo il parere dello scrivente, ha fatto poco per promuovere i valori della democrazia, della giustizia, dell’uguaglianza e dell’educazione ambientale. E la recente reintroduzione dell’Educazione Civica nelle scuole ne è una dimostrazione, si spera solo che non faccia la stessa fine di quella che c’era prima, considerata spesso opzionale.
La scuola, oltre alla famiglia, nella sua azione formativa dovrebbe considerare primario il compito di formare il cittadino secondo i fondamenti di una civile convivenza e secondo i dettami della Costituzione i cui valori purtroppo oggi risultano sconosciuti e dimenticati dai più, docenti compresi.
La Costituzione, nata dalla Resistenza, al di là della contiguità temporale, ha avuto un sedimento culturale che è maturato grazie alle diverse esperienze di tre generazioni, oltre al fatto che essa deve la sua struttura e il suo spirito alle diverse matrici ideologiche dell’antifascismo. Antifascismo che, visti i rigurgiti fascisti di oggi, sarebbe opportuno rafforzare e rivivificare in tutte le sue componenti.
Una situazione poco studiata se non trascurata dalla storiografia ufficiale, è quella relativa all’attività dei Comitati di Liberazione Nazionale nel territorio siciliano, alla pari degli altri operanti nella Penisola, che ebbero una proficua operosità sia a Palermo che in tutti i centri dell’Isola, Gela compresa, con un notevole contributo alla rinascita della democrazia.
Quindi, sarebbe opportuno ed efficace che quanto accaduto a Gela in quel periodo diventasse oggetto di studio e di ricerca, non fosse altro per avere un quadro storico più ampio sul contributo della città alla causa nazionale della Liberazione.
Negli archivi degli istituti storici presenti in molte regioni d’Italia si riscontrano centinaia di migliaia di nominativi che parteciparono alla Resistenza a partire dagli anni Quaranta, in particolare in quello dell’Istituto Storico della Resistenza di Torino si trovano gli elenchi dei partigiani che operarono in Piemonte con una lista di quasi centomila nominativi.
Nell’archivio del DGA (Direzione Generale Archivi) del Ministero della Cultura, alla voce “I Partigiani d’Italia – Lo schedario delle commissioni per il riconoscimento degli uomini e delle donne della Resistenza”, si trovano gli elenchi dei partigiani che operarono in tutte le regioni italiane a partire dagli anni Quaranta. Per quanto riguarda la Sicilia tali elenchi contengono 6.554 nominativi di partigiani ripartiti nelle nove province: Palermo con 1.619, Catania con 1.101, Messina con 1.082, Agrigento con 613, Caltanissetta con 419, Trapani con 542, Enna con 364, Siracusa con 466 e Ragusa con 348. Per il Comune di Gela compaiono 60 nominativi a cui se ne aggiungono altri 20 della ricerca dello scrivente, portando il numero totale, certamente non definitivo, a 80 partigiani gelesi di cui tre donne: Angela Crapanzano, Rosaria Felici e Angela Puzzo.
Infine, un capitolo a parte è rappresentato dai gelesi antifascisti che in diverso modo durante il regime operarono a Gela e in collegamento con diversi esponenti in altre città; il loro numero fino ad oggi arriva a 57, tra essi si citano oltre all’On. Salvatore Aldisio, il Prof. Vincenzo Giunta, l’anarchico Gaetano Di Bartolo Milana e gli insegnanti Giovanni Mangione, Rocco Tignino e Gina Pane.
Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela
25 Aprile, viva il Sud
Pubblicato
1 settimana fail
25 Aprile 2024di
redazioneDallo psichiatra Franco Lauria riceviamo e pubblichiamo
Garibaldi e i Savoia sono stati peggio dei Nazisti nel sud Italia. La resistenza partigiana contro i nazifascisti che è durata all’incirca un anno ha coinvolto soprattutto il Nord Italia. Nel sud c’è stata poca cosa. A Gela nulla.La devastazione, le stragi, le esecuzioni di massa, gli incendi, i furti dentro le case, gli omicidi, lo sterminio dei partigiani del Sud, per oltre 10 anni dal 1860 al 1870 sino alla definitiva distruzione del regno delle due Sicilie, ex Magna Grecia , ha dato inizio alla questione meridionale, alla povertà del Sud e all’emigrazione che dura tuttora. Ebbene non una parola, non una data dedicata alla commemorazione dei partigiani del Sud. Non c’è un 25 Aprile a ricordare gli eroi del Sud nella lotta contro il barbaro invasore Savoiardo. Oggi a causa loro noi siciliani e gente del Meridione siamo ridotti in miseria. Ed il Nord invece è decollato con i nostri soldi, con i soldi della Magna Grecia rubati da Garibaldi e dai Savoia nel Banco di Palermo e di Napoli, compreso tutto l’oro e le pietre preziose dei Borbone. E poi tasse obbligatorie che erano veri e propri pizzi mafiosi. E poi leva obbligatoria per 5 anni per tutti i giovani maschi del Sud costretti a arruolarsi nell’esercito piemontese per uccidere i propri fratelli partigiani del Sud. Ebbene, non c’è una data a ricordare i partigiani nostri, siciliani e meridionali contro i Savoia assassini e stupratori.E cosa c’è? C’è il 25 Aprile per ricordare i partigiani del Nord contro il nazifascismo.La loro resistenza è anche la nostra? Solo in parte. Noi non siamo stati ridotti alla miseria, noi terza potenza mondiale, non siamo stati assassinati, massacrati, devastati dai nazifascisti. La questione meridionale non è nata a causa del nazifascismo, ma dei Savoia, degli inglesi e dei francesi loro mandanti.Ebbene non c’è un 25 Aprile a ricordare l’origine della questione meridionale, di 160 anni di umiliazione, di emigrazione in America, di interi paesi bruciati. Noi siamo stati trattati peggio degli indiani d’America, peggio degli africani. I Savoia, un certo Cialdini, sono stati veri assassini e ladri. Ed invece?Invece il Sud e Gela sono pieni di strade intitolate a Garibaldi ed ai Savoia, compreso il Corso principale di Gela intestato a un Savoia. I vincitori hanno riscritto la Storia e noi meridionali siamo diventati una colonia del Nord senza memoria. E cosa festeggiamo, cosa ricordiamo? I partigiani antifascisti del Nord Italia dimenticandoci totalmente dei partigiani meridionali anti-Savoia. I Savoia hanno vinto due volte. Quando hanno devastato il Sud e quando hanno riscritto la Storia. Onore e Gloria perenne ai partigiani del Sud anti-Savoia. Il 25 Aprile, il nostro 25 Aprile, non può essere dedicato ai partigiani nordici antifascisti, ma ai partigiani meridionali anti-Savoia. Viva il Sud!
Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela
Cos’è il fascismo?
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2 settimane fail
22 Aprile 2024di
redazioneDallo psichiatra Franco Lauria, riceviamo e pubblichiamo
Cosa è stato il fascismo storico del ventennio di Mussolini? Violenza e prevaricazione? Anche. Omicidi e parate militari da buffoni? Anche, per dire che ci sono state tante altre cose meno violente e meno teatrali. Ma fermiamoci alla violenza.Se l’essenza del fascismo la facciamo coincidere con la violenza allora di fascismo ne abbiamo avuto tanto, tantissimo nella Storia dell’Umanità. Potremmo dire che tutta la Storia millenaria dell’essere umano è stata storia fascista, in quanto Storia di violenza e prevaricazione. I Greci che distrussero Troia (1.200 anni prima di Cristo) furono fascisti perchè violenti, arroganti e non democratici; non accettarono l’amore di due amanti e scatenarono una guerra decennale provocando morte e distruzione di massa.Più fascisti dei romani che per quasi 1.300 anni misero a ferro e fuoco non solo l’Italia, ma tutto il mondo conosciuto? Quanta violenza, quanti schiavi, quanti morti nelle loro innumerevoli guerre? Quanto fascismo ci fu nei Romani? Più fascisti dei portoghesi, spagnoli, francesi, inglesi che per oltre 300 anni massacrarono almeno 100 milioni di persone, nativi americani, per rubargli la terra e tutte le ricchezze?E degli oltre 40 milioni di neri africani trasportati come sardine dall’Africa ai Caraibi per ingrassare i ricchi signori nobili, borghesi e perché no anche vescovi di Roma? Ne vogliamo parlare? E della violenza-fascismo di Gengis Kan? E della violenza-fascismo dei Turchi? E della violenza-fascismo di Stalin che fece almeno 20 milioni di morti che fanno impallidire la violenza-fascismo di Hitler che si fermò a solo 6 milioni di ebrei? E della violenza-fascismo dei Savoia che dal 1860 al 1870 misero a ferro e fuoco il Sud Italia, Regno delle due Sicilie, ex Magna Grecia, distruggendo la terza potenza mondiale e riducendo l’intero Sud Italia a stragi, miseria, lutti, povertà ed emigrazione, ne vogliamo parlare? Più fascisti dei Savoia? A cui noi del Sud abbiamo intitolato i nostri Corsi principali, strade e piazze? Più fascisti degli americani (Usa) che da sempre per oltre 200 anni ammazzano e rubano prima in casa loro e poi in tutto il resto del mondo? Vi sembra ancora proponibile chiamare fascismo la violenza? La violenza si chiama violenza e il fascismo fascismo. Il fascismo fu un movimento storico nato in Italia durato 20 anni e finito. Stop. Il resto sia prima che dopo non è e non sarà mai più fascismo perché le condizioni storiche, economiche, culturali che lo determinarono sono finite per sempre.Oggi se c’è violenza e c’è tanta violenza in aumento è la violenza soft del postcapitalismo di Google e Facebook e dei ricchi ebrei apolidi i quali esercitano ossessivamente il controllo totale sulle nostre vite con altri mezzi. Mezzi meno appariscenti, indiretti, psicologici, ma più efficaci della violenza fisica diretta e manifesta. Ogni epoca ha la sua violenza ed il suo modo di manifestarsi. Definire la violenza di oggi fascismo è un falso storico, un’operazione ideologica, cioè di parte.E’ un tentativo fra l’arroganza e il patetico di portare acqua al mulino della sinistra italiana che si autodefinisce antifascista quindi non violenta. E pertanto tutti quelli che non stanno a sinistra sono etichettati da subito come violenti e quindi fascisti. Più precisamente neo-fascisti.È evidente la falsità e l’ideologia che sta dietro a questo sillogismo. Non scomodiamo Aristotele, per carità. Vorrei invece qui ricordare il fascismo degli antifascisti come lo chiamava Sciascia e il fascismo della sinistra come lo chiamava Pasolini.Ma oggi se c’è un fascismo, l’unico reale e non ideologico, è quello del postcapitalismo. Ma si da il caso che i nostri antifascisti italiani siano i più fedeli alleati del fascismo attuale e preferiscono combattere come Don Chisciotte contro un fascismo inesistente, così da proteggere il fascismo attuale.Di cui loro sono alleati e servitori tanto lecchini da fare schifo.E perché ci stanno? Perché questo postcapitalismo gli garantisce il potere amministrativo dell’Italia, lo Status, la ricchezza economica. Sin dal dopoguerra, sin dal 1945. Infatti questi antifascisti, molti dei quali sotto il fascismo erano fascisti, sono saltati immediatamente sul carro dei vincitori appena caduto il fascismo, hanno occupato tutto l’occupabile: Rai, Cinema, Università, Magistratura, Teatro, Case editrici, giornali.Sono i migliori alleati del fascismo attuale esistente e lottano ferocemente contro un fascismo finito oltre 70 anni fa.E non me ne vogliano i vari Eco e Canfora.Anche loro, intellettuali geniali che io ho ammirato per molti aspetti, purtroppo sono stati e sono vittime dell’ideologia e quindi di parte e quindi in errore. Non si può parlare di fascismo eterno, ma di violenza eterna. Non si può parlare di fascismo come categoria dello Spirito, ma di violenza come categoria dello Spirito. Il fascismo fu altra cosa, iniziato e finito come qualsiasi altro movimento storico. Continuare a definire la violenza di oggi come fascismo è distrazione di massa.
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