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La giostra dei nemici “appafinta!”…

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Sotto a chi tocca! Avanti un altro! La giostra dei nemici del sindaco Greco, da attaccare a testa bassa, salvo poi lasciare sempre tutto inalterato, gira vorticosamente. A turno sono saliti sulla fastidiosa seggiolina girevole ora il manager dell’Asp, Alessandro Caltagirone, poi l’on. Pino Federico, l’ing. Renato Mauro, Totò Scerra, Sandra Bennici, l’ing. di Caltaqua, il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti, i “cronisti di strada”, Saro Trainito, Giuseppe Spata e tanti altri. L’ultimo “bersaglio mobile” dell’irascibile primo cittadino gelese è la Tekra. Si, l’azienda salernitana che gestisce dal 2014 la raccolta dei rifiuti a Gela e che è stata tra i cavalli di battaglia della campagna elettorale del candidato a sindaco Lucio Greco due anni fà. L’avrebbe cacciata non appena avrebbe indossato quella tanto sognata ed agognata fascia tricolore, annunciava dal palco di Piazza Umberto il futuro primo cittadino. D’altronde, proprio su Tekra e sul servizio di raccolta differenziata si erano appuntate le critiche più feroci degli “eroi della Patria” che sfiduciando il sindaco Messinese hanno salvato la città da fine certa. Peccato che dopo due anni di sindacatura Greco la Tekra è sempre là, a gestire il servizio di nettezza urbana a Gela e, nonostante i vertici della società campana abbiano a più riprese fatto intendere che non vedono l’ora di andarsene dalla Città del Golfo, non solo sono sempre al loro posto, ma quasi gli si chiede in ginocchio di non muoversi. Tanto che per cercare di calmarli dal loro intento di scappare da Gela l’amministrazione-Greco gli ha persino aumentato in maniera corposa il “quantum” contrattuale. Un adeguamento economico del servizio, al rialzo e a favore della Tekra, alla faccia degli “eroi della Patria” che hanno cacciato non Tekra, ma Messinese che non cacciava Tekra. Ciononostante, Tekra non ne vuole sapere di restare a Gela. E siccome in due anni di amministrazione-Greco di gare andate deserte per sostituire Tekra ce ne sono state tante quante le date che l’assessore regionale Marco Falcone ha dato per l’avvio dei lavori al porto di Gela, tutto si può dire tranne che è Tekra che va messa sul banco degli imputati. Insomma, se chi manovra il vapore gelese non è in grado di mettere in piedi una gara “appetibile” per sostituire Tekra, puoi mai andartela a prendere con la società che, gioco-forza, è costretta a restare qui? Ma Greco è fatto così! In due anni ha coniato quattro frasi “cult”, poi diventate tre, per coprire le evidenti inefficienze del suo mandato, sin qui biennale: ha cominciato con “Il ricorso di Spata ci ha condizionato e bloccato”; superato lo scoglio-ricorso sono rimasti in voga “Ci ha frenato il Covid”, “E’ colpa di chi ci ha preceduto” e il sempre valido “E’ colpa dei gelesi incivili”. Tekra stia tranquilla, se è l’ultima “vittima” della giostra dei “nemici appafinta” del sindaco Greco. Non succederà nulla di trascendentale. Al massimo le aumenteranno ancora una volta il compenso (tanto se poi ai gelesi arriva una Tari da far tremare i polsi cosa vuoi che sia!). Come quando a Palermo ci hanno “sfilato” di tasca milioni e milioni di euro di finanziamenti già nostri (e mica ancora da assegnare!) e come fortissima reazione noi, da gente che sa come farsi rispettare, abbiamo assegnato un bell’assessorato comunale a chi ci aveva portato via quel bel “malloppo”. O come quando, sempre a Palermo, due partiti della coalizione che è nella giunta-Greco hanno votato contro, in Commissione Regionale Bilancio, al finanziamento del porto di Gela e , con il sindaco presente a quella seduta, la risposta non c’è stata o se mai dovesse esserci potrebbe tramutarsi in un raddoppio degli assessorati in giunta a quegli stessi partiti. Marameo…

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Nuovi incarichi per i Pronto soccorso

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Continua la rinascita dell’ospedale Vittorio Emanuele di Gela con l’azione di potenziamento dell’organico aziendale in ossequio alle linee guida sulla continuità assistenziale e del sistema di garanzia dei livelli essenziali di assistenza.

Altri quattro incarichi sono stati assegnati ai medici destinati ai Pronto soccorso degli ospedali di Gela e Caltanissetta. Sale a 7 il numero degli incarichi conferiti dalla Direzione Strategica dell’ASP di Caltanissetta nell’arco di poco più di un mese per potenziare l’area di emergenza-urgenza e ridurre al minimo i tempi di attesa al Pronto Soccorso e i disagi che questi comportano agli utenti.

La selezione dei 4 medici attinge all’avviso pubblico aperto per il conferimento di incarichi libero-professionali, per cui sarà possibile presentare la candidatura fino al 31/12/2024, indetto dall’ASP di Caltanissetta per sopperire, oltre alla grave carenza di organico rilevata, anche alle difficoltà di reperimento di personale mediante i precedenti avvisi pubblici indetti dall’Azienda.

Si tratta dei medici Antonino Ariosto, Bianca D’Alessandro, Gabriele Ruggeri e Serguo Nucera, quattro giovani medici selezionati dalla Commissione esaminatrice a seguito di valutazione dei curriculum professionali e di svolgimento di relativo colloquio, che prenderanno servizio nei prossimi giorni nei pronto soccorso dell’ ospedale S. Elia e del Presidio Ospedaliero Vittorio Emanuele dove condivideranno il loro percorso professionale affiancati dai medici strutturati già in servizio.

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Delibera sulla Ghelas in aula il 29 aprile

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Sembra più un atto dovuto che una cosa seria: il nuovo contratto che regola i rapporti tra Comune e Ghelas trascinato do anno in anno arriva in aula il penultimo giorno utile e quando ormai la sindacatura Greco è agli sgoccioli così come l’attività del consiglio comunale.

La seduta é stata convocata dal presidente Totò Sammito per il 29 aprile e se nulla si riuscirà a fare, non resta che l’ennesima proroga.

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Nell’area archeologica dell’ex scalo ferroviario giardini e pista ciclabile

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L’area del vecchio scalo ferroviario nei prossimi giorni è destinata a cambiare per sempre. Mai più degrado, erbaccia e incuria, ma una zona che sarà caratterizzata da giardini, spazi polifuizonali del Comune, nuova pedonalizzazione e una pista ciclabile. Sarà inoltre valorizzato il sito archeologico scoperto sotto al cavalcavia che sarà valorizzato, reso «a vista» e messo in sicurezza, al riparo di incivili o malintenzionati, allo scopo di assicurare una ripresa delle campagne di scavi che la Soprintendenza dei Beni culturali valuterà di realizzare. Nell’area, infatti, anni fa vennero scoperte tracce di antiche vestigia, un insediamento del IV secolo a.C. che potrebbe contenere resti del Tempio di Demetra. Stamane il sindaco, Lucio Greco, ha incontrato i tecnici comunali e i responsabili dell’impresa. Con loro ha proceduto a un sopralluogo nelle aree interessate dal cantiere.

È il secondo dei nove cantieri – spiega Greco – che riusciamo a fare partire nel rispetto del crono programma. Questa zona della città, l’ex scalo ferroviario, rinascerà. Sono veramente felice di dare questa notizia ai concittadini. Tra qualche giorno, mentre l’impresa completerà gli esecutivi di progetto nei sessanta giorni previsti dal contratto, la zona sarà ripulita e avviata all’apertura del cantiere. Speriamo già nei primi giorni della prossima settimana. Un grazie va all’assessore, al dirigente, ai tecnici. E anche all’impresa che stamattina abbiamo incontrato e che ci ha fornito la massima disponibilità».

Presenti all’incontro l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Romina Morselli, il dirigente, Tonino Collura e il procuratore dell’impresa appaltatrice, Bartolomeo De Francisci.

Per l’esecuzione dei lavori, che prevedono anche un nuovo lay out della soprelevata (viale Falcone). La carreggiata sud, lato via Tevere, sarà trasformata in un grande giardino sospeso, con percorso pedonale e pista per bici. Il traffico veicolare sarà spostato sulla carreggiata nord che diventerà a doppio senso di marcia. 

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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