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Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

L’inceneritore di Düsseldorf c’è dal 1957 e sono tutti vivi

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La redazione de ‘ilgazzettinodigela’ è stata contattata da Giuseppe Tizza un cittadino originario di Niscemi ma residente in Germania da un cinquantennio. Segue il nostro giornale ed ha molti interessi anche nel campo culturale, non ultimo il ‘Pirandello tedesco’ in considerazione del fatto che lo scrittore girgentano ha studiato a Bonn. Segue anche le cronache che stanno occupando le testate giornalistiche ed i social locali sul tema del termovalorizzatore che, a distanza di 60 dall’installazione tedesca, viene rifiutato oggi a Gela come se fosse una scoperta dell’ultim’ora. Ecco cosa ci scrive:

“L’inceneritore di Düsseldorf è stato inaugurato nel 1957 e siamo tutti vivi. Dispone di tre punti fuoco, quindi tre unità indipendenti dove vengono conferiti i rifiuti che vengono trattati  indipendentemente l’uno dall’altro.  Nei primi anni di attività , quando c’era ancora molta spazzatura da eliminare venivano mantenuti in marcia tutti. Con l’introduzione della differenziata la quantità di spazzatura si è sempre più ridotta, tanto da arrivare alla situazione attuale.

Oggi un punto fuoco è sempre acceso, uno è sempre spento ed il terzo, a seconda della necessità viene acceso di tanto in tanto: succede ad esempio quando arriva spazzatura dall’Italia con i costi aggiuntivi per la nazione che si serve di strumenti altrui. Uno delle dei provvedimenti che ha portato alla riduzione della spazzatura in modo evidente è stata l’introduzione degli incentivi.

Uno dei metodi è il riciclo  delle bottiglie che in Italia veniva adottato fino agli anni 70. Nella vendita delle bibite rivenditore trattiene una cauzione di  0,25 € per ogni bottiglia o la lattina. Quando il cliente riporta la bottiglia indietro e la può riportare in qualsiasi negozio perché non ha l’obbligo di riportarla là dove l’aveva comprata riceve indietro questi 0,25 €.

Molte persone bisognose e non fanno della raccolta delle bottiglie e delle lattine come un secondo lavoro.

Si vedano spesso in giro delle persone dedite alla raccolta di bottiglie o di lattine, spesso in maniera così discreta tanto che se non si presta attenzione nessuno se ne accorge. Il risultato è che oggi in Germania non si vede mai ai bordi della strada una bottiglia o una lattina.

Tuttavia esiste il fenomeno dell’abbandono della spazzatura soprattutto in alcuni quartieri un po’ degradati e poco puliti ma è veramente un caso raro.

Basta telefonare all’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti, o meglio ancora scrivere una mail per  ottenere la bonifica del sito

Ho conosciuto degli italiani che lavoravano  presso l’inceneritore. Utilizzare l’esperienza di qualcuno di questi che hanno lavorato nella struttura, oppure far venire qui di proposito degli esperti per studiare come funziona il tutto e successivamente usare la sua professionalità potrebbe essere un metodo praticabile.

Per qualsiasi iniziativa sono a vostra disposizione sia per creare il contatto come anche per gestire problemi. Fra le altre cose da diversi anni Palermo e Düsseldorf sono gemellate. Il sindaco Orlando è venuto spesso qui per vari motivi, ma non per la gestione dei rifiuti”.

Giuseppe Tizza

 La raccolta differenziata in Germania è obbligatoria e gran parte dei rifiuti, oggi, viene effettivamente riciclato o compostato. Nelle grandi città come Berlino, ogni condominio ha i suoi cassonetti, che vengono svuotati regolarmente dai servizi di nettezza urbana, mentre nelle zone meno densamente popolate la raccolta dei rifiuti viene organizzata in base alle unità abitative e, in alcuni casi, è necessario conferire i rifiuti presso i centri di raccolta o aspettare più a lungo perché vengano ritirati.

Smaltire i rifiuti in modo non corretto obbliga il personale dei centri di smistamento a separare gli elementi mal collocati per ridistribuirli correttamente, il che si traduce in uno spreco di tempo, denaro ed energia. Se non si differenziano correttamente i rifiuti, il padrone di casa può emettere una nota di richiamo. Se si ha la prova che un inquilino manca ripetutamente di effettuare la raccolta differenziata, il padrone di casa può addebitargli i costi supplementari in cui incorre il condominio intero a causa delle ripetute violazioni della legge sullo smaltimento dei rifiuti. Se il condominio si trova a sostenere costi più alti per via della mancata differenziazione dei rifiuti, ma non è possibile individuare i responsabili, tali costi verranno recuperati da tutti gli inquilini con un incremento delle spese condominiali. Se a non differenziare i rifiuti è il proprietario, questi si troverà a sostenere costi più alti per lo smaltimento dell’immondizia. Inoltre, se le violazioni si ripetono, si rischia di incorrere in multe anche molto salate.

Lo Pfand è una vera e propria istituzione della vita in Germania. Si tratta di quello che un tempo in Italia si chiamava “vuoto a rendere”, ovvero di quel tipo di confezioni (bottiglie di vetro e plastica e lattine di alluminio) che può essere conferito presso appositi punti di raccolta, per esempio nei supermercati, per ottenere un buono equivalente al valore dei vuoti resi, con il quale è possibile fare altri acquisti.

Di fatto questo vuol dire che, ogni volta che si acquista una bottiglia d’acqua, si paga un prezzo leggermente maggiorato e si può recuperate il valore del “deposito” se la si riporta indietro, facilitando così il corretto smaltimento di quei rifiuti. Per questo, spesso, si vedono bottiglie di vetro o di plastica depositate accanto ai cestini pubblici: chi consuma una bevanda per strada, invece di gettare la bottiglia, la lascia ben accessibile perché chi ne ha bisogno possa ottenere qualche euro con il quale fare la spesa.

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A Mazzarino serve il salto di qualità della politica

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Dalla segretaria del circolo PeR di Mazzarino Carmelina Cremone riceviamo e pubblichiamo:

Necessita come non mai un forte richiamo alla Politica perché riassuma un ruolo ed una autorità che sembrano smarrite.Oggi più di ieri però la politica difetta di coerenza tra le cose che vengono proclamate e le scelte concrete che vengono compiute. Si è credibili nella misura in cui le nostre azioni sono riflesso delle cose in cui crediamo e che enunciamo.

Vero è che “è più facile credere in quel che si deve fare, che fare ciò in cui si crede”; ma la credibilità e la affidabilità di ciascuno passa inevitabilmente attraverso le scelte che compiamo, ogni giorno.Anche la nostra comunità, attende e spera che la politica faccia il salto di qualità, da intendersi non necessariamente come ricambio generazionale, solo anagrafico, bensì come cambio culturale e mentale per contribuire veramente al conseguimento del bene di tutto il nostro paese.

Oggi, il Sindaco di Mazzarino sta sperimentando, la difficile arte del mediare, del mettere insieme interessi diversi, caratteri diversi, culture diverse.
Decide che a poco più di otto mesi dalla formazione della giunta manda tutti a casa per rilanciare l’azione amministrativa. Così dice. Anche in questa circostanza, dimostrano ancora di più di essere divisi più di prima, divisi sulle persone, non sui progetti, perché di questi nessuno ne parla. Gruppi, sotto gruppi, con l’unico intento di condizionare, o mettere all’angolo gruppi che nel frattempo sono diventati minoranza dentro la maggioranza. Con la politica del privilegiare l’apparire, rispetto all’essere. Perché cessino i giochi, cessi il mettere ai posti di comando le persone che rispondono solo ai nostri non sempre nobili progetti, che non vanno nella direzione del bene comune, bensì rispondono a disegni strategici che continuano a privilegiare solo la appartenenza rispetto alla cittadinanza.

Signor Sindaco la strada più utile per il nostro paese, la sola via che abbiamo, se vogliamo nei fatti recuperare la politica alla sua nobile arte e non vogliamo invece renderla vittima di squallidi interessi di parte è la ricerca del bene comune, che trascende il piccolo orticello e recupera il respiro del grande nobile impegno, che porta tutti ai piani superiori.Vale la pena sottolineare ancora una volta che si rimane credibili nella misura in cui si attua ciò che si predica, anche a costo di dover perdere pezzi del proprio potere e del proprio prestigio personale, quando in gioco ci sono interessi più generali e più nobili di una comunità che continua ad attendere per riorganizzare una speranza nuova, di un ritrovato entusiasmo per potersi ancora spendere in vista del vero bene di tutti.

Credo che il primo e più credibile ricambio dovrebbe riguardare la strategia da porre in essere per conseguire tale obiettivo, anche se non sfugge a nessuno, che oggi, presi dal desiderio di voler tagliare ogni tappa non si e più disposti a percorrere la difficile, ardua salita del servizio, essendo più appetibile la comoda strada del potere. Perciò più che continuare ad essere censori degli altri, siamo tutti chiamati a fermarci un attimo e riflettere se anche questa volta si stanno privilegiandosi gli interessi dell’appartenenza, rispetto a quelli della cittadinanza. E’ indubbio che se ad ogni consultazione locale si intende dare valenza e significato politico, la realtà è quella di dettare ordini di scuderia e condizionare persino le scelte degli amministratori con probabile danno alla nostra comunità e degli stessi elettori.
La riflessione non esime chi, ricoprendo ruoli politici di leaders a livelli più alti, è chiamato più e prima degli altri ad essere onesto con sé stesso e con la comunità locale dalle quali si continua a “succhiare” consenso e “potere”.
Signor Sindaco attendiamo, tutta la città attende un suo gesto che rimetta nelle mani degli elettori il futuro di Mazzarino.

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Interporto Gela Aps è pronta a riprogettare il pontile

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Riceviamo e pubblichiamo una nota di Marco Fasulo dell’associazione Interporto

“Nel lungomare Federico II di Svevia, a Gela, i lavori di riqualificazione del secondo tratto sono finalmente iniziati, ma la demolizione del pontile sbarcatoio, per la quale sono stati previsti fondi già dal programma Pac 2007-2013, continua a rimanere un’opera in sospeso.

Dopo quattro anni di attesa, il dipartimento tecnico dell’assessorato alle infrastrutture ha recentemente nominato un nuovo responsabile unico del progetto, offrendo finalmente una speranza per l’avvio delle opere.

Tuttavia, ciò che un tempo sembrava un semplice atto burocratico si trasformerà ora in una grande opportunità per il futuro di Gela. Interporto Gela Aps è pronta a riprogettare il pontile, trasformandolo da una struttura obsoleta e pericolosa in un nuovo simbolo di rinascita per la città, che non solo contribuirà alla riqualificazione dell’area, ma darà vita a uno spazio dinamico e all’avanguardia per il futuro della zona portuale.

Il nostro impegno è quello di restituire nuova vita a una parte fondamentale della storia e del paesaggio di Gela, trasformandola in un punto di riferimento per la comunità e per l’intero Mediterraneo”.

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Fondi per l’autismo: le famiglie chiedono l’intervento dell’Asp

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Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Maria Grazia Pignataro, Presidente Ispedd e autismo; Calogera Ficarra, una delle quattro portavoci della Voce dei disabili; Antonino Biondo, Presidente di Amautismo, sui fondi per l’autismo in scadenza il prossimo 31 marzo. Le famiglie chiedono agli uffici amministrativi dell’ASP di Caltanissetta, di sbloccare le procedure per non perdere queste risorse preziose per i loro figli e figlie.

“L’associazione Ispedd Onlus, La Voce dei Disabili, entrambe di Caltanissetta, e Amautismo Odv di Gela, portano all’attenzione il fatto che, diversamente da quanto effettuato in altre ASP regionali, risulterebbero ancora non utilizzate, con adeguata progettazione, risorse economiche destinate dalla Regione anche all’ASP di Caltanissetta, e chiedono che queste non vadano perdute per scadenza dei termini.

Le risorse riguardano l’assegnazione fatta dal governo centrale, con un fondo del 2022, recepita dalla Regione siciliana con il decreto assessoriale del 24 gennaio 2023, denominato “Criteri e modalità di utilizzazione dei fondi per la cura dei soggetti con disturbo dello spettro autistico per l’anno 2022”, a cui ha fatto seguito il decreto assessoriale attuativo n°528 del 6.6.2023. 

In seguito al decreto assessoriale sarebbero stati assegnati all’Asp di Caltanissetta, unitamente alle altre aziende ospedaliere siciliane, € 104.382,35 e, con un altro fondo, 87.730,10 dell’anno 2021 (decreto assessoriale n°274 del 31.3.2023, in scadenza nel 2026). 

Ricordiamo che i pazienti affetti dal disturbo dello spettro autistico di Caltanissetta e Gela, che usufruiscono del   progetto ex pilota, hanno subito una diminuzione delle ore giornaliere del servizio, passando da 5 a 3, proprio per mancanza di risorse sufficienti. 

Queste ore, già insufficienti a coprire il fabbisogno dell’utenza, soprattutto se rientra nel livello 3 di gravità (il massimo livello per l’autismo), sembrerebbero destinate peraltro a ridursi ulteriormente a causa dell’aumentare della platea degli aventi diritto.

Non attivare velocemente, da parte dell’Asp nissena, il complesso e articolato apparato burocratico per l’utilizzo immediato di questi fondi, rappresenterebbe uno spreco inaccettabile di risorse.

Ricordiamo che per precisa indicazione del decreto n° 528/23, i fondi devono servire, su richiesta del Dipartimento di salute mentale, per individuare la carenza di personale dei centri diagnosi e intervento intensivo precoce, che possegga peraltro curricula formativi ed esperienziali specifici per i disturbi dello spettro autistico, secondo le linee guida da Piano Unitario Regionale (GURS n°32 del 12/7/2019).

Come famiglie, ci appelliamo al fatto che l’autismo rientra nei LEA, livelli essenziali di assistenza, e pertanto non possiamo e vogliamo rimanere in silenzio di fronte alla possibilità che si perdano risorse destinate a migliorare la qualità di vita dei nostri figli e figlie”.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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