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L'occhio del bello

Medea, Siracusa, il teatro greco e Gela: la classicità non vissuta nella città di Eschilo

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Hanno un fascino senza tempo le rappresentazioni al teatro greco di Siracusa. Un rito che ormai si perde nei decenni, raccontando le opere che costituiscono la base della cultura classica, la culla di tutto: letteratura, filosofia, psicologia, arte. E così partecipare anno dopo anno a questo rito magico crea non poche emozioni da un lato, ma fa anche riflettere.

Emoziona, perché le opere degli autori greci, soprattutto quelle dei drammaturghi, sembrano essere scritte per questo nostro mondo e non per il loro. Assistere all’esibizione splendida di Medea nella settimana del triste e terribile destino di Giulia Tramontano significa parlare ancora – necessariamente- della condizione della donna, dei suoi diritti e di quanto ancora siamo indietro, al di là di ogni ipocrisia.

Ma fa anche riflettere. E la riflessione inevitabilmente coinvolge la nostra città, Gela, che come Polis ha avuto la sua grande importanza, proprio come Siracusa, ma che non è riuscita vuoi per sfortuna o per incapacità a costruirsi un futuro legato alla costante dimostrazione della propria classicità. E pensare che noi siamo proprio la città di Eschilo. Chissà, forse c’è ancora speranza per cambiare le cose. Forse, appunto.

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Europei di atletica Virtus in Svezia, convocato anche Salvo Bianca

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Uno splendido riconoscimento per Salvatore Bianca. L’atleta gelese è stato infatti convocato per i Campionati europei di atletica Virtus in programma a Uppsala, in Svezia, dall’11 al 16 giugno prossimi. Il giovane asso dell’atletica disputerà diverse prove. Si tratta delle gare individuali di salto in alto, salto in lungo e 100hs e le staffette 4×100 e 4×400.

Per lui l’obiettivo ambizioso e prestigioso di portare nella sua città una medaglia dalla trasferta svedese. La convocazione rappresenta un grande traguardo per il giovane e per il suo coach, papà Massimo Bianca, che segue da sempre il figlio negli allenamenti condividendo con lui la sua esperienza nello sport e le sue conoscenze.

Una bella storia di sport, famiglia, impegno e determinazione che a giugno approderà nuovamente in un contesto di caratura internazionale, esportando la forza di un talento “made in Gela”. 

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“Ave Medea”, lo spettacolo di Amatuccio approderà alla Biennale di Venezia 

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Lo scenario è di quelli prestigiosi, la Biennale di Venezia nel suo progetto riservato al teatro: la Biennale college registi Under 35. Federica Amatuccio, giovane regista gelese, vi parteciperà dopo che il suo spettacolo è stato selezionato e potrà quindi concorrere per un premio importante: ricevere una produzione della stessa Biennale per l’opera in concorso.

Il prossimo 11 giugno, dunque, a Venezia andrà in scena l’opera “Ave Medea” che Amatuccio dirige, con le performance sul palco di Eugenia Galli ed Emilano Albor Boscato. Musiche e sound design saranno a cura di Andrea Gianessi. Nella città della laguna verrà presentato uno studio di trenta minuti di “Ave Medea”, una rilettura della tragedia classica prendendo spunto da un’altra importante opera della letteratura teatrale internazionale.

Per Amatuccio sarà un altro passo verso quel sogno chiamato “Teatro” per cui ha lasciato Gela dopo il diploma, lei come tante ragazze e tanti ragazzi di ieri a caccia di sogni da realizzare oltre i confini della Sicilia. 

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Il Centro Balù ed il Leo club del golfo di Gela insieme per “nutrire l’inclusione”

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Anche fare le pizze può diventare un’occasione importante per vivere momenti di socializzazione, che diventano grandi opportunità inclusive quando coinvolgono i più piccoli. Bambini e ragazzi con autismo che ogni giorno vengono seguiti con attenzione e amore dalle responsabili e dalle operatrici del Centro educativo Balù.

Al loro fianco, in diverse iniziative, anche i giovani del Leo club del golfo di Gela che hanno “adottato” la causa del Balù, nel lavoro in rete verso la reale inclusione. E così, ieri, circa dieci bambini che frequentano il Centro hanno imparato a fare le pizze grazie ai soci del Leo.

Un evento, intitolato “Nutriamo l’inclusione”, che si è svolto presso i locali della Piccola casa della Misericordia, dove la grande cucina ha permesso ai partecipanti di operare con piena professionalità. Una bella mattinata di condivisione, amicizia, collaborazione tra realtà impegnate nel territorio. E poi, ovviamente, gustose pizze per tutti. 

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