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Politica

PD e FI, due facce della stessa medaglia

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PD e Forza Italia: due facce della stessa medaglia. Nell’anno che si apre due partiti hanno annunciato un nuovo assetto interno. Sono, appunto, Forza Italia e il Partito Democratico. Nel primo caso l’on. Mancuso, a due anni dalle elezioni Amministrative e dallo strappo con il gruppo dei ribelli capeggiati dall’on. Pino Federico, ha deciso che è giunta l’ora che gli azzurri gelesi abbiano un coordinatore ed un direttivo. Azione che giunge al termine di un’operazione di recupero di molti forzisti storici che si erano allontanati e una campagna di nuove adesioni. Sembra ormai scontato l’annuncio, a breve, della nomina a coordinatore del dott. Enzo Pepe che porta con sé il cognato Enzo Cirignotta. Entrambi hanno iniziato la carriera politica a fianco di Pino Federico, poi hanno preso altre strade. In casa Pd , nell’ultima settimana del mese si svolgerà il congresso cittadino in versione telematica. Appare assai probabile l’elezione a segretario cittadino dell’ ex consigliere Guido Siragusa. I due partiti sono accomunati dunque dalla scelta di una guida con esperienze consolidate sia nella vita interna sia nella pubblica amministrazione. Pepe e Siragusa hanno queste caratteristiche. L’organizzazione interna, in entrambi i casi, risentirà dell’ esigenza dell’on. Mancuso e del segretario provinciale Peppe Di Cristina di preparare il terreno fertile per le Regionali. Alla corsa all’ Ars Forza Italia si presenta con un piede nell’ amministrazione Greco, il Pd si è invece posto fuori dalla giunta a Giugno. Ma tutto può accadere. Ad esempio che il nuovo direttivo cittadino del Pd decida di riallacciare i rapporti con Greco (che ha lasciato un tassello libero nell’ esecutivo) e quindi di ritornare in maggioranza (e contatti per arrivare a ciò ce ne sono stati tanti) oppure che Mancuso non ritenga proficuo appoggiare l’amministrazione comunale e faccia marcia indietro. I mesi a venire saranno fondamentali per definire i nuovi scenari politico amministrativi. Si aspetta la mossa del sindaco che ha dichiarato che presto nominerà l’assessore all’ Ambiente. Lo ha detto lui pubblicamente. Solo che l’aveva detto pure a giugno.

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Politica

Alessandro Dagnino nuovo assessore regionale

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Palermo – Il presidente della Regione Renato Schifani ha nominato Alessandro Dagnino nuovo assessore all’ Economia,  al posto di Marco Falcone, eletto al Parlamento europeo.

Dagnino ha prestato giuramento in Assemblea regionale e ricopre già operativamente l’incarico. Avvocato cassazionista e docente di diritto tributario dell’impresa e del terzo settore nell’Università degli studi Lumsa, Dagnino è socio fondatore e Managing Partner, coordinatore dell’area tributario e finanza pubblica, dello studio legale Lexia.

Vanta una esperienza pluriennale nella consulenza a enti pubblici e associazioni di categoria in materia fiscale, di finanza pubblica e di contenzioso tributario.

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Dalla scuola Solito alle commissioni consiliari nella seduta del 30 luglio

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La Presidente del consiglio Paola Giudice ha provveduto ad integrare l’ordine del giorno della seduta consiliare del 30 luglio alle 19.30.

Si tratterà la variazione del piano triennale delle opere pubbliche per consentire al progetto di rifacimento della scuola Solito di andare avanti.

Si voterà la composizione delle commissioni consiliari permanenti in modo che il consiglio possa entrare nella piena operatività e si tratterà il punto relativo all’Unione dei Comuni dove vanno nominati tre consiglieri gelesi. L’ultimo argomento riguarda la composizione dell’ufficio di presidenza.

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Flash news

Il sen.Lorefice:”il governo ha dichiarato guerra alla stampa”

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“Siamo di fronte a un’impressionante serie di atteggiamenti ostili del Centrodestra alla libera informazione. Ed è sinceramente frustrante assistere a un Governo e ad alcuni alti esponenti istituzionali di Destra che ritengono il giornalista un mero strumento, nonché capro espiatorio dei fallimenti di Meloni e sodali”.

Lo dichiara a La Notizia Pietro Lorefice, senatore M5S e segretario della Presidenza del Senato. Nel mirino dell’esponente pentastellato finisce, tra gli altri, anche il presidente del Senato.

“Prima l’assurda reazione della Meloni all’inchiesta di Fanpage sulla federazione giovanile di Fratelli d’Italia, con scomposti attacchi al giornalismo sotto copertura”, incalza Lorefice, che subito dopo aggiunge: “poi l’incredibile pestaggio di Joly da parte di esponenti di Casa Pound, episodio derubricato dal presidente del Senato La Russa sulla base del fatto che il giornalista non si sarebbe presentato; poi gli insopportabili atteggiamenti dello stesso La Russa, che durante la cerimonia del Ventaglio ha assunto posture a dir poco irridenti nei confronti di una giornalista che gli chiedeva conto della sua conoscenza delle leggi del ventennio fascista; infine la ministra Santanché, che lancia un attacco al New York Times, ‘reo’ di aver giustamente messo sotto i riflettori internazionali la tragica situazione di siccità in cui versa la Sicilia, con roboanti promesse di fondi da parte dello Stato centrale e penoso scaricabarile tra Governo di Centrodestra e Presidente della Regione sempre di Centrodestra”.

Secondo Lorefice “Meloni, La Russa, Santanché e tutti i loro corifei dovrebbero provare, se ne sono capaci, a rileggere la frase del giornalista Horacio Verbitsky: giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia, il resto è propaganda”.

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