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L'occhio del bello

Smart games 2.1, la resilienza dell’Orizzonte e il valore inclusivo dello sport

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Partiamo dai loro nomi. Alessio La Bella, Manuel Valenti, Valentina Costa, Mario Pizzardi, Floriana Buccheri, Federica Sansone, Consuelo Ferrara, Salvatore Pellegrino, Andrea D’Arma, Luciano Accolla, Francesco Mammano, Francesco Barone, Salvatore Mammano, Vincenzo Oliva, Graziano Bennici, Giuseppe Trubia, Emanuela Belluomo, Giovanni Murvana, Armando Sciascia, Giuseppe La Cognata, Mario Palmeri, Ignazio Palmeri, Rita Pappalardo, Franco Palmeri, Chiara Tallarita, Andrea La Chiusa, Nuccio Samà, Thomas d’Angeli: sono gli atleti dell’associazione Orizzonte che ieri sera, sul palco del teatro “Eschilo”, hanno ricevuto attestati e medaglie di Special olympics Italia per aver partecipato agli Smart games 2.1.

In ogni nome c’è una storia di coraggio, di forza, di resilienza. Queste ragazze e questi ragazzi, insieme ai loro familiari, continuano ad insegnarci tantissimo sul senso dell’impegno, della lotta, del servizio, dell’amore. Ed è stato giusto e doveroso che a premiarli siano state le istituzioni del territorio con alcuni loro rappresentanti: il sindaco Lucio Greco, il presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito, il senatore Pietro Lorefice e l’on. Nuccio Di Paola. È alle istituzioni che l’instancabile presidente dell’Orizzonte Natale Saluci, motore e anima di questo progetto, chiede ciò che da troppo tempo questa realtà attende: una sede in cui poter svolgere serenamente le proprie attività di volontariato, cultura e inclusione attraverso lo sport.

Sarebbe un “regalo” doveroso per i 25 anni di un’associazione che racchiude il meglio di quanto la città abbia saputo produrre in termini di promozione autentica della Persona nella sua totalità, come rimarcato dal dott. Francesco Scimonelli, neuropsichiatra infantile e vice presidente dell’associazione, e da Antonella Turco, mamma dell’atleta Manuel Valenti. Ieri al teatro “Eschilo” è stata una festa, ma le grandi sfide iniziano ora e non possono più aspettare. Nel frattempo un plauso, l’ennesimo ma necessario, anche allo staff dell’Orizzonte capitanato da Saluci a sua volta affiancato dai volontari e tecnici Gianfranco Cassarino, Silvana Palumbo, Sharon Schembri e Alessia Calabrese. Un team vincente, in palestra e nella vita.

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Europei di atletica Virtus in Svezia, convocato anche Salvo Bianca

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Uno splendido riconoscimento per Salvatore Bianca. L’atleta gelese è stato infatti convocato per i Campionati europei di atletica Virtus in programma a Uppsala, in Svezia, dall’11 al 16 giugno prossimi. Il giovane asso dell’atletica disputerà diverse prove. Si tratta delle gare individuali di salto in alto, salto in lungo e 100hs e le staffette 4×100 e 4×400.

Per lui l’obiettivo ambizioso e prestigioso di portare nella sua città una medaglia dalla trasferta svedese. La convocazione rappresenta un grande traguardo per il giovane e per il suo coach, papà Massimo Bianca, che segue da sempre il figlio negli allenamenti condividendo con lui la sua esperienza nello sport e le sue conoscenze.

Una bella storia di sport, famiglia, impegno e determinazione che a giugno approderà nuovamente in un contesto di caratura internazionale, esportando la forza di un talento “made in Gela”. 

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“Ave Medea”, lo spettacolo di Amatuccio approderà alla Biennale di Venezia 

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Lo scenario è di quelli prestigiosi, la Biennale di Venezia nel suo progetto riservato al teatro: la Biennale college registi Under 35. Federica Amatuccio, giovane regista gelese, vi parteciperà dopo che il suo spettacolo è stato selezionato e potrà quindi concorrere per un premio importante: ricevere una produzione della stessa Biennale per l’opera in concorso.

Il prossimo 11 giugno, dunque, a Venezia andrà in scena l’opera “Ave Medea” che Amatuccio dirige, con le performance sul palco di Eugenia Galli ed Emilano Albor Boscato. Musiche e sound design saranno a cura di Andrea Gianessi. Nella città della laguna verrà presentato uno studio di trenta minuti di “Ave Medea”, una rilettura della tragedia classica prendendo spunto da un’altra importante opera della letteratura teatrale internazionale.

Per Amatuccio sarà un altro passo verso quel sogno chiamato “Teatro” per cui ha lasciato Gela dopo il diploma, lei come tante ragazze e tanti ragazzi di ieri a caccia di sogni da realizzare oltre i confini della Sicilia. 

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Il Centro Balù ed il Leo club del golfo di Gela insieme per “nutrire l’inclusione”

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Anche fare le pizze può diventare un’occasione importante per vivere momenti di socializzazione, che diventano grandi opportunità inclusive quando coinvolgono i più piccoli. Bambini e ragazzi con autismo che ogni giorno vengono seguiti con attenzione e amore dalle responsabili e dalle operatrici del Centro educativo Balù.

Al loro fianco, in diverse iniziative, anche i giovani del Leo club del golfo di Gela che hanno “adottato” la causa del Balù, nel lavoro in rete verso la reale inclusione. E così, ieri, circa dieci bambini che frequentano il Centro hanno imparato a fare le pizze grazie ai soci del Leo.

Un evento, intitolato “Nutriamo l’inclusione”, che si è svolto presso i locali della Piccola casa della Misericordia, dove la grande cucina ha permesso ai partecipanti di operare con piena professionalità. Una bella mattinata di condivisione, amicizia, collaborazione tra realtà impegnate nel territorio. E poi, ovviamente, gustose pizze per tutti. 

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