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Un ddl per vietare l’uso dei cellulari ai bambini

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Ansia, crisi di panico, scoppi di rabbia improvvisa, svenimenti. E ancora, disturbi del sonno, alterazione dell’umore, ritardato sviluppo del linguaggio, tachicardia, azzeramento, o quasi, dei rapporti sociali.
Possono essere questi e tanti altri i contraccolpi all’uso sconsiderato di smartphone, videogiochi e altri dispositivi digitali da parte dei bambini molto piccoli e degli adolescenti.


Per correre ai ripari il pediatra-deputato M5S all’Ars Carlo Gilistro ha messo a punto un ddl voto che sarà presentato oggi alle 11 presso la sala stampa di palazzo dei Normanni.


Il testo mira a vietare l’uso delle apparecchiature digitali ai bambini nei primi anni di vita e a limitarle fortemente fino ai 12 anni. Punta, inoltre, a varare una campagna di informazione sui pericoli cui i genitori possono esporre inconsapevolmente i propri figli mettendogli in mano precocemente un’apparecchiatura digitale.

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Attualità

Gli effetti di alcool e droghe alla guida: incontro di formazione promosso dal Lions Atc

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Si è svolto presso la scuola professionale Futura il service dal titolo “Gli effetti di alcool e droghe nella guida dei veicoli. Sanzioni amministrative e penali”. L’incontro, rivolto a tutte le classi dell’istituto, ha visto i relatori discutere con i ragazzi sulle problematiche e gli effetti legati alle sostanze psicotrope sugli assuntori, soprattutto quando si pongono alla guida di automobili e motocicli.

Sono intervenuti, in particolare: Placido La Rosa (responsabile emerito Sert di Gela), Salvatore Tringali (primario emerito Nefrologia, ospedale di Gela), Ivano Impellizzeri (sovrintendente Polizia di Stato).

L’incontro è stato promosso dal Lions club Gela Ambiente territorio culturale: ad introdurre i lavori, la presidente del club Valentina Licata e il direttore di Futura Giuseppe Emiliano Rizzo. 

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Attualità

Sono venuti da quattro province all’Aias per un corso su tecniche all’avanguardia di riabilitazione infantile

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“Concetto Bobath e Ragionamento clinico sul bambino con PCI o Sindromico”: è il tema di un corso di aggiornamento di altissimo livello scientifico sul trattamento delle paralisi cerebrali infantili. Lo ha organizzato la sezione AIAS di Gela sempre all’avanguardia nel panorama riabilitativo regionale.

L’Aias gelese non ha smentito la sua fama curando l’organizzazione di questo importante corso di aggiornamento tenuto dal dott. Giuseppe Borgo, fisioterapista pediatrico e docente Master 1° Livello Universitario presso le Università “La Sapienza” e” Lumsa” di Roma e Teachers Senior Bobath E.B.T.A.

E’ stato coadiuvato dal coordinatore dei terapisti della Riabilitazione dell’AIAS di Gela dott. Giuseppe Timpanaro, ha visto la partecipazione di professionisti provenienti dalle province di Caltanissetta, Siragusa, Ragusa e Catania, accolti dai colleghi della struttura gelese partecipanti al corso.

La tecnica riabilitativa oggetto dell’aggiornamento proposto, quella cosiddetta di Bobath, attraverso una miglior conoscenza dell’apprendimento motorio, del neurosviluppo fisiologico, della relazione, del comportamento, della comunicazione, della facilitazione nell’esecuzione del gesto, se da un lato consentirà ai corsisti di migliorare competenze globali sull’osservazione, valutazione e trattamento del bambino affetto dalla non infrequente forma di paralisi, dall’altro permetterà alle famiglie di mettere con maggiore fiducia i loro piccoli nelle mani sempre più esperte dei terapisti della riabilitazione dell’AIAS.

Il corso teorico-pratico fortemente voluto dal direttore amministrativo, Angelo Di Caro, e sanitario Sergio Rossitto e della struttura di borgo Manfria al fine di migliorare l’offerta riabilitativa dovuta ai propri assistiti, iniziato l’8 marzo e proseguito per 8 giornate di intensi weekend, si concluderà sabato 18 maggio.

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Cronaca

Sequestrati beni per 300 mila euro ad un pregiudicato nisseno

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La Polizia di Stato di Caltanissetta ha dato esecuzione al decreto emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del locale Tribunale, con il quale è stato disposto il sequestro dei beni  intestati a un 46enne pregiudicato nisseno, tratto in arresto nel giugno del 2021 dalla Squadra Mobile di Caltanissetta, nell’ambito dell’operazione di polizia giudiziaria denominata “La Bella Vita”, per avere fatto parte dell’associazione di tipo mafioso, denominata “cosa nostra” e segnatamente della famiglia mafiosa del mandamento di Vallelunga Pratameno.

Le indagini, svolte dalla Squadra Mobile nissena e coordinate dalla locale Procura della Repubblica Distrettuale, hanno fatto emergere sul territorio del comune di Caltanissetta l’esistenza di una “famiglia” mafiosa, particolarmente attiva.

In questo contesto l’uomo, che annovera  condanne definitive per danneggiamento aggravato di autovettura, riciclaggio, furto, atti persecutori, violenza privata e minaccia, avrebbe collaborato con i vertici dell’organizzazione nella gestione delle attività illecite, occupandosi del racket delle estorsioni e del traffico degli stupefacenti, nonché della raccolta del denaro, provento di attività illecite, da destinare al mantenimento delle famiglie degli affiliati detenuti.

A seguito di tale attività, su delega del Procuratore della Repubblica e del Questore della provincia di Caltanissetta, la Divisione Polizia Anticrimine della Questura ha avviato indagini sulle disponibilità patrimoniali e finanziarie del 46enne, svolte tramite le banche dati in suo alle Forze di Polizia e presso istituti di credito e compagnie di assicurazione con le quali il soggetto investigato intrattiene rapporti finanziari.

I poliziotti hanno accertato una significativa sproporzione tra i redditi dichiarati dall’uomo, titolare di impresa individuale dedita al commercio di auto e moto usate, e il valore dei beni nella sua disponibilità. In relazione all’attività commerciale manca del tutto la prevista contabilità e dagli accertamenti sono emersi ingenti flussi di denaro che confluivano nei conti correnti del 46enne e di alcuni suoi prossimi congiunti, da ricondurre esclusivamente alla sua attività illecita. All’esito degli accertamenti patrimoniali, il Procuratore della Repubblica e il Questore di Caltanissetta hanno depositato una proposta, a firma congiunta, alla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Caltanissetta la quale, condividendone le conclusioni, ha emesso il decreto di sequestro dei beni.

Il provvedimento ablativo ha interessato tutti i beni intestati all’uomo, nonché quelli allo stesso riconducibili ma intestati a terze persone, alle quali lo stesso era legato da stretti rapporti di parentela. Sono stati sequestrati complessivamente nove beni mobili e immobili, per un valore complessivo di circa 300 mila euro, e specificatamente: un’impresa individuale con sede a Caltanissetta dedita al commercio di auto e moto usate, quattro fabbricati e un terreno, ubicati sempre nel territorio di Caltanissetta, e tre rapporti finanziari.

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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