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Folta delegazione gelese alla kermesse meloniana “L’Italia vincente”

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Folta partecipazione del gruppo gelese di Fratelli d’Italia alla kermesse palermitana L’Italia vincente. Un anno di risultati” dedicata ai risultati incassati  dall’ esecutivo guidato da Giorgia Meloni  nel primo anno di governo.I meloniani si contano in vista delle Europee.

Cultura italiana, giustizia, trasporti, Pnrr, famiglia e natalità sono i temi dei cinque panel della giornata. Tra i relatori la nomenclatura del partito regionale: il segretario regionale della Sicilia Occidentale, Giampiero Cannella, gli assessori regionali Francesco Scarpinato e Alessandro Aricò, l’eurodeputato Giuseppe Milazzo, i deputati regionali Fabrizio Ferrara, Marco Intravaia, Nicola Catania, Giusy Savarino e Giuseppe Catania, il senatore Raoul Russo e la deputata nazionale (e vicesindaco di Palermo) Carolina Varchi. Tra i big nazionali il ministro Raffaele Fitto. Il segretario regionale Giampiero Cannella ha sottolineato  gli aspetti internazionali del governo Meloni.

«Abbiamo un governo – ha detto Cannella – che ha l’autorevolezza per dare una svolta rispetto a tutto quello che abbiamo visto nei passati governi, che peraltro non sono stati mai eletti ma scelti all’interno di cabine di regia il più delle volte direi ‘esclusivè e lontane anche dalle logiche della politica. Il governo Meloni è vincente perché sul piano internazionale riesce a farsi ascoltare, anche in momenti di difficoltà come questo, in cui il fenomeno migratorio preoccupa non solo l’Italia ma preoccupa l’Europa, Giorgia Meloni alle Nazioni Unite ha fatto un discorso di alto spessore ma soprattutto di grande concretezza».

“Di queste ore – ricorda Varchi – è il via libera alla quarta rata del Pnrr, a conferma del grande lavoro del ministro Fitto e dell’autorevolezza del nostro governo anche in Europa. Ma siamo già intervenuti su diversi temi.Dal Sud alla giustizia, dalle infrastrutture alla famiglia, oggi raccontiamo un anno di risultati, di progetti, di disegni di legge utili a rendere l’Italia un Paese vincente”

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Deposito liste entro il 15 maggio ed intanto il clima è di sospetti e veleni

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Si presentano dal 10 maggio alle 12 del 1t maggio le liste per le Amministrstive.

È corsa dei partiti ad accaparrarsi gli ultimi candidati per completare le liste. Un’operazione che si svolge in un clima di sospetti e di accuse. Ogni coalizione parla di candidati degli avversari che sarebbe inopportuno presentare per la loro storia e la condotta morale oppure perchè occupano posti o svolgono attività che andrebbero in conflitto d’interesse rispetto alla carica istituzionale. Altri ancora vengono definiti come rappresentanti di comitati d’affari o legati ad ambienti malavitosi pur con la fedina penale pulita.

Di fronte a tutti questi fiumi di sospetti e veleni, i candidati a sindaco tacciono e non fanno sapere alla città a cui chiedono il voto che argini interni hanno messo e se li hanno posti nella scelta dei candidati. Non basta prendere un elenco e inviarlo all’Antimafia.

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Patto di ferro tra Spata e Totò Scerra:la coerenza contro le scelte spericolate

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Patto di ferro tra il capogruppo della Lega Giuseppe Spata e il candidato a sindaco dei ribelli del centrodestra Totò Scerra.

“Sosterrò il progetto Alleanza per Gela con Totò Scerra Sindaco – ha dichiarato Giuseppe Spata Consigliere Comunale e Capogruppo della Lega, già candidato Sindaco nel 2019 quando si pose alla guida della coalizione di centro destra ad eccezione di Forza Italia che nell’occasione preferì nascondere il simbolo, allearsi con il Pd e contribuire all’elezione di Greco. Al ballottaggio arrivò la sconfitta per poche centinaia di voti.

Spata considera quella di Totò Scerra una scelta di coerenza.

“Siamo stati all’opposizione dell’Amministrazione Arcobaleno per cinque anni – dice- e non era possibile fare un percorso diverso, abbiamo lavorato alla composizione della lista Prima Gela. Totò Scerra da Consigliere ha mostrato a tutti il suo valore: il più presente in Consiglio, il più preparato di tutti, senza possibilità di smentita, ne sono testimonianza gli innumerevoli interventi fatti all’assise civica. Non avremmo potuto appoggiare un candidato diverso: mai con quello di Cuffaro per esempio, dopo che la Dc ha amministrato con Greco quasi quattro anni e lo ha salvato dalla sfiducia, stesso discorso per il vice Sindaco Di Stefano a cui attribuiamo la responsabilità di decine di progetti definanziati quando era alla guida dell’Assessorato allo Sviluppo Economico”.

Per Spata la candidatura di Totò Scerra viene dal basso, fatta dai gelesi e da una classe dirigente coerente che non ha seguito logiche spartitorie e di convenienza, per questo “il figlio del popolo” non poteva essere appellativo più azzeccato.

Un ultimo appunto Spata lo fa sulla scelta fatta dal centro destra dei partiti: il Comune di Gela negli ultimi mesi ha irrogato sanzioni per quasi trecento mila euro per inadempienze nel servizio di raccolta rifiuti gestito dalla Cosentino candidata di Cuffaro, ci chiediamo da Sindaco quali posizioni difenderebbe? Quelle dell’Ente Comune o le proprie cancellando le sanzioni? Responsabilità impone che un controllato non diventi mai controllore per questo, ha concluso Spata, riteniamo, quella dei partiti, una scelta spericolata fatta da una classe dirigente ancora più spericolata.

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Siccità, atti a Roma.Sul dissalatore incertezza tra Gela e Trapani

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Il governo siciliano ha trasmesso a Roma, lo scorso mercoledì 24 aprile, tutta la documentazione necessaria per ottenere la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale per la siccità in Sicilia. Nel dossier, le soluzioni proposte dalla cabina di regia guidata dal presidente della Regione e coordinata dal capo della Protezione civile regionale per porre freno in tempi rapidi alla crisi dovuta alla mancanza di piogge. 

Il gruppo di lavoro, impegnato anche in questi giorni in continue riunioni, ha individuato gli interventi necessari, differenziati a seconda dei tempi di realizzazione. Tra quelli di rapida attuazione, l’acquisto di nuove autobotti per i comuni siciliani in crisi, la rigenerazione dei pozzi e delle sorgenti e il ripristino di quelli abbandonati, il potenziamento degli impianti di pompaggio e delle condotte esistenti, la realizzazione di nuove condotte di bypass. Per i prossimi mesi, invece, si sta valutando la ristrutturazione e il riavvio del dissalatore di Porto Empedocle, nell’Agrigentino, e di uno dei due tra quelli di Trapani e Gela (nel Nisseno), operazione che richiederà tempi e procedure di gara più lunghe.

Nello stesso tempo, il dipartimento regionale di Protezione civile ha istituito nove tavoli tecnici presso il Genio civile dei capoluoghi di ogni provincia, con rappresentanti del dipartimento delle Acque, dei Consorzi di bonifica, e dell’Autorità di bacino. Ne sono scaturite numerose proposte di interventi urgenti, passate al vaglio della cabina di regia. Inoltre, diverse riunioni sono state svolte con Siciliacque, Aica Agrigento, Caltacque e Acque Enna.

Si aspetta ora che il Consiglio dei ministri proceda con la dichiarazione dello stato di emergenza per la siccità, provvedimento atteso per la settimana prossima insieme allo stanziamento delle prime somme per gli interventi più urgenti.

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