Ultima giornata del campionato di Serie D femminile di pallavolo. Al palazzetto dello sport di Enna, la Kentron volley School, già da tempo retrocessa in Prima divisione, batte 3-1 la Nuova Città di Gela gia da un mese promossa in Serie C. I risultati dei parziali: 25-19, 25-13, 20-25, 26-24.

In virtù di questo risultato, la compagine giallonera chiude il girone C al secondo posto con 51 punti, indipendentemente dall’esito della sfida di domani tra Rova volley e Adrano. Per le gelesi di coach Bonaccorso resta la grande soddisfazione di aver conquistato due promozioni consecutive.

“Il provvedimento dei giudici va ritenuto corretto” e di conseguenza “si rigetta il reclamo”: con queste parole la Federbasket mette definitivamente la parola “fine” sulla vicenda Melfa’s Gela – Academy Catanzaro. Il ricorso presentato dalla società gelese “non prova l’ingiustizia” della sanzione ricevuta. Oltre al danno, in pratica, la beffa.

Tra le motivazioni, si legge che le immagini video messe a disposizione della società gelese non solo non chiariscono la reale dinamica dei fatti ma in effetti confermano il tentativo isolato di invasione di campo. A questo si aggiunge che il referto arbitrale firmato dai due direttori di gara gode di “fede privilegiata”.

Stavolta è davvero finita. E, al netto dell’evidente ingiustizia subita dai gelesi se si pensa a quanto accaduto a gennaio a Catanzaro, restano grandi le responsabilità in casa Melfa’s e dei suoi sostenitori per l’amarissimo epilogo di questa stagione. Che poteva e doveva concludersi in modo diverso.

Scritto ieri nottetempo e inoltrato questo pomeriggio: il ricorso della Melfa’s Gela rispetto alla sconfitta a tavolino per 20-0 decretata dalla Fip, dopo i fatti di gara due della semifinale playoff contro l’Academy Catanzaro, è adesso ufficiale. Secondo la società cestistica, il referto degli arbitri Perrone e Cavallaro sarebbe caratterizzato da gravi omissioni ed inesattezze che avrebbero così spinto la Melfa’s ad agire.

Resta soprattutto l’evidenza dei due pesi e due misure rispetto alla gara di gennaio disputata a Catanzaro, quando un tifoso dei calabresi fece sì invasione di campo colpendo al volto un giocatore del Giarre nel bel mezzo di una rissa tra gli atleti. In quel caso la partita proseguì e Catanzaro vinse.

Mercoledì a Gela c’è stato un tentativo isolato di invasione, nel momento in cui c’era molto nervosismo in campo e sugli spalti (ed Emanuele Caiola a terra per una brutta caduta), ma nessuno è entrato effettivamente nel rettangolo di gioco. E soprattutto, non ci sono stati scontri tra i giocatori. Ecco perché adesso, dinanzi alle evidenze poste in essere dal ricorso, la Federazione è chiamata ad esaminarlo tempestivamente. 

Aggiornamento: alle 18 la società è stata convocata d’urgenza dalla Fip per discutere il ricorso con udienza telematica, durata circa venti minuti. La decisione è attesa in serata: a questo punto ogni scenario diventa possibile.