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Di Cristina è quarto e si dimette da segretario provinciale del Pd

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Peppe Di Cristina, quarto dietro Michele Mancuso di Forza Italia, Enzo Catania dj FdI e Nuccio Di Paola dei Cinquestelle, si è dimesso da segretario provinciale del Pd dopo aver preso atto che ” ha vinto la destra italiana guidata da Giorgia Meloni e in Sicilia Schifani e di aver perso il seggio per un soffio”.


” Abbiamo lottato – dice – e in molti comuni abbiamo avuto un risultato unico,su tutti penso all’ affetto di Riesi”

Ma perchè ha perso il Pd?

Per molte ragioni- dice – ma sono tutte nostre così come le scelte che ci hanno portato qui, a questo risultato .Ho dato tutto me stesso come ho sempre fatto, in questa campagna elettorale ed in questi anni, con disciplina e lealtà.
Grazie a tutte le persone che mi sono state vicine e sono state tante,alla mia famiglia e a tutti quelli che mi hanno aiutato e che ci hanno creduto. Grazie ai più di 4000 elettori(i conteggi sono ancora aperti) che mi hanno dato la loro preferenza e ai quasi 12000 che hanno votato il Partito. Penso sia sbagliato dire che sia una giornata triste ; è un’affermazione che non ha rigore e conto che c’è una parte prevalente in Sicilia e in Italia che gioisce. È certamente una giornata triste per noi,noi non siamo una parte e come dimostrano le elezioni non interpretiamo le sensazioni prevalenti.
Se non affronteremo gli errori fatti sarà ancora peggio”

Di Crisrina ha perciò annunciato che per chiederà la convocazione di un’ assemblea per dare ledimissioni da segretario Provinciale e permettere al Partito di avviare un congresso vero aperto in cui si possa confrontare.

“Spero che altri prendano il mio esempio- continua – abbiamo bisogno di una fase di discussione importante per il destino di ognuno di noi. Io resto a dare il mio contributo da qualsiasi posizione e come sempre “non come chi vince sempre ma come chi non arrende mai”.

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Debutto in coalizione alle Amministrative guardando all’Europa con Virginia Farruggia

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Una competizione elettorale molto particolare per i Cinquestelle: si presentano per la prima volta in coalizione e per la prima volta c’è, in contemporanea alle Amministrative, una candidata gelese alle Europee, Virginia Farruggia.

La coalizione creata sotto la regia dell’on Nuccio Di Paola è una sorta di prova generale di ciò che dovrebbe essere poi l’alleanza che sfiderà alle prossime Regionali la coalizione del presidente Schifani.

In un lido del Lungomare l’on Di Paola, i senatori Damante e Lorefice con il candidato a sindaco Terenziano Di Stefano hanno presentato la lista al consiglio comunale fatta di esponenti storici e nuovi ingressi. Le scelte fatte come alleanze e liste non sono state gradite ad alcuni esponenti storici che hanno scelto altre vie politiche.

I big del partito sono impegnati a sostenere la candidatura in Europa di Virginia Farruggia ( presente con il capolista Giuseppe Antoci) e a far capire agli elettori che questa è un’opportunità importante per Gela .Con lei la città ha l’occasione di contare in Europa dove si prendono decisioni su temi che toccano da vicino il territorio gelese e siciliano.

L’auspicio è quello di un voto gelese che vada oltre l’ appartenenza politica e punti sul peso e il vantaggio di avere una rappresentanza diretta a Bruxelles attraverso una donna come Virginia Farruggia che ha alle spalle tante battaglie- a cominciare da quelle ambientali – e la giusta dose di competenza politica.

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Giornata della legalità: convegno a Niscemi

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Si terrà martedì 21 maggio prossimo, alle 16, presso il museo civico di Niscemi, l’incontro promosso dall’ordine dei Giornalisti di Sicilia e dall’Associazione Matrimonialisti Italiani Distretto di Caltanissetta, dal titolo “Riservatezza, casistica, deontologia professionale e diritto all’informazione”.

L’evento rientra nel progetto “Giornata della Legalità”. Saranno presenti, tra gli altri, il sindaco di Niscemi, Massimiliano Conti; il presidente dei giornalisti siciliani, Roberto Gueli; il procuratore aggiunto presso la procura di Caltanissetta, Pasquale Pacifico; il magistrato Giuseppe Ayala e il procuratore di Gela, Lucia Musti.

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Tre mln per progetti di ricerca di nuove fonti idriche e indagini sui dissalatori

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Tre milioni di euro per il finanziamento di progetti per la ricerca di nuove fonti idriche, per la valutazione della possibilità di riattivare alcuni dissalatori e per la realizzazione di condotte idriche per alleviare le condizioni di crisi di alcune aree dell’Isola.

È un ulteriore tassello della strategia portata avanti dalla Presidenza della Regione, attraverso la cabina di regia istituita dai vertici di Palazzo d’Orléans, per fare fronte alla crisi idrica che investe la Sicilia. In particolare, 1,7 milioni di euro sono destinati al cofinanziamento del progetto di fattibilità tecnico-economica di tre opere che consentiranno di veicolare importanti quantità di acqua verso zone che presentano situazioni di criticità: il completamento del sistema acquedottistico Ancipa, relativo alla condotta Piazza Armerina-Gela; l’interconnessione del sistema Garcia-Arancio con il sistema irriguo alimentato dalla diga Trinità; l’interconnessione della diga Rubino con la vasca di carico della stazione di rilascio Castellaccio a Paceco. Il finanziamento regionale si aggiunge ai fondi per 1,5 milioni di euro stanziati dal ministero delle Infrastrutture, su proposta dell’Autorità di bacino della Presidenza della Regione.

Un altro milione di euro è stato assegnato al dipartimento regionale Tecnico per lo svolgimento di studi idrogeologici finalizzati a individuare nuove falde acquifere. L’intervento della Presidenza della Regione è essenziale per le ricerche idriche, dal momento che la Protezione civile nazionale non finanzia questa attività. L’azione si affiancherà all’opera di “revamping”, ovvero di riattivazione di pozzi già esistenti e non più produttivi o dalla portata ormai ridotta, e di realizzazione di cosiddetti “pozzi gemelli”, cioè la trivellazione del terreno accanto a quelli già attivi, avviata con fondi statali. 

Duecentomila euro vanno, infine, alla Protezione civile regionale per lo svolgimento di indagini sulle condotte marine, propedeutiche alla progettazione dei lavori per la riattivazione dei dissalatori di Porto Empedocle, Gela e Trapani.

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