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Attualità

Dittatori che ritornano. Putin, la guerra e la storia dall’occhio dei social

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Uno dei monumenti più importanti dell’Ucraina è la statua della Madre Patria. Un’opera che risale agli anni Ottanta con cui si celebra la vittoria dell’Unione Sovietica sulla Germania nazista nella seconda guerra mondiale. Nel 1991 l’Ucraina prima proclamò poi si vide riconoscere dalla Federazione Russa la propria indipendenza, mentre l’attacco di questa mattina volta definitivamente – e irrimediabilmente – le spalle alla storia stessa che ha unito i due paesi. Le parole di Putin sono terribili, soprattutto perché oltre gli scenari che delineano sono anche prive di ogni barlume di sensata logica politica.

Il suo intervento militare è per “proteggere” le repubbliche separatiste del Donbass “contro il regime di Kiev”, promettendo “conseguenze terribili mai viste prima” per chi dovesse osare di interferire. Parole fuori dal tempo che ci fanno rabbrividire. È accaduto ciò che speravamo non accadesse, l’Europa si è risvegliata in guerra per la prima volta dal 1945. Proprio nella coda (speriamo) della peggiore pandemia dell’ultimo secolo: una sceneggiatura da film apocalittico che quasi supera la fantasia.

Così i social oggi hanno “bombardato” di immagini pc e smartphone ad ogni accesso, immagini brutte e tristissime che ci hanno fatto ripiombare in tempi che credevamo fossero lontani e irripetibili. Non è così. Chissà quando e come finirà, ci auguriamo prestissimo, ma basta scorrere rapidamente la home di Facebook o il feed di Instagram per accorgersi di come il mondo ripudi la guerra e non concepisca la violenza. Putin lo scorso anno è diventato presidente “a vita” della Federazione Russa. La storia ci insegna che i dittatori e i violenti, prima o dopo, escono di scena.

(Nella foto, la statua della Madre Patria a Kiev)

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Giornata della legalità: convegno a Niscemi

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Si terrà martedì 21 maggio prossimo, alle 16, presso il museo civico di Niscemi, l’incontro promosso dall’ordine dei Giornalisti di Sicilia e dall’Associazione Matrimonialisti Italiani Distretto di Caltanissetta, dal titolo “Riservatezza, casistica, deontologia professionale e diritto all’informazione”.

L’evento rientra nel progetto “Giornata della Legalità”. Saranno presenti, tra gli altri, il sindaco di Niscemi, Massimiliano Conti; il presidente dei giornalisti siciliani, Roberto Gueli; il procuratore aggiunto presso la procura di Caltanissetta, Pasquale Pacifico; il magistrato Giuseppe Ayala e il procuratore di Gela, Lucia Musti.

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Pagine di politica con Malluzzo e Tufano

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Appuntamento oggi con Pagine di Politica. In studio ci saranno Cristian Malluzzo, ingegnere, già fondatore del movimento Gela Città e assessore alle Politiche ambientali, oggi candidato al Consiglio Comunale con Italia Viva e Sergio Tufano, commercialista, esperto in Pubbliche amministrazioni, oggi candidato con PeR, Progressisti e Rinnovatori.

Previsti collegamenti telefonici con Salvatore Scerra, candidato sindaco, Nuccio Vacca, segretario politico del Partito Comunista Italiano e con Fabio Nalbone, coordinatore provinciale del Popolo della Famiglia. Si darà spazio, come sempre, a tutte le cinque coalizioni in corsa alle amministrative.

Appuntamento sull’ammiraglia dell’Fm Radio Gela Express (100.300 Mhz) on air alle 18.40 e in live streaming sui canali social del gruppo editoriale.

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Lorefice (M5S): “Diminuire la distanza tra Istituzioni e le nuove generazioni”

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San Cataldo- “Mai come in questo momento storico ritengo sia necessario diminuire la distanza tra Istituzioni e cittadini, e in particolare tra Istituzioni e le nuove generazioni che sono, di fatto, i cittadini di domani”.

Lo ha affermato il Senatore Pietro Lorefice nel corso della cerimonia di premiazione presso la Scuola Primaria San Giuseppe di San Cataldo (Caltanissetta), cui è stata conferita una Menzione Speciale nell’ambito del concorso nazionale “Vorrei una legge che…”, 2023-2024, promosso 

dal 2008 dal Senato della Repubblica, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito. 

“Grazie a questa iniziativa, le Istituzioni escono dai Palazzi per arrivare sui banchi di scuola del nostro futuro, sedendosi accanto a una generazione che non è solo destinataria ma anche e soprattutto protagonista della nostra democrazia”, ha concluso il senatore pentastellato.

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