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La pulizia dei tombini e la comunicazione boomerang per il sindaco

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Il sindaco annuncia nella sua pagina  sui social l’avvio della pulizia dei tombini della città prima della stagione delle piogge sperando di ottenere consensi e invece il risultato è una levata di scudi. In primo luogo perché dalle foto, pubblicate a testimonianza che quell’attività è iniziata, si evince che chi  sta realizzando il lavoro  scrive in rosso     ( sembra proprio vernice spray) davanti al tombino stesso: “fatto” e il numero dato al tombino. Un modo di procedere tribale: avremo i tombini puliti e i marciapiedi imbrattati di vernice.E per chi governa è normale. Tanto normale che pubblica quelle foto nella sua pagina. E se non è stato lui in persona a farlo, prenda coscienza il sindaco di cosa è stato pubblicato sotto il suo nome e nella sua pagina, del danno che sta ricevendo la sua immagine  che diventa quella di chi pubblicizza ciò che dovrebbe essere normale ( la pulizia dei tombini ) e fa passare per normale finanche  l’uso di vernice per segnare a terra che il lavoro è stato fatto. Come se una casalinga pulisce a fondo  la cucina di casa e poi scrive con la vernice sulle piastrelle ” frigo fatto… lavastoviglie fatto” . Una comunicazione boomerang. Ma poco ci importa dell’immagine del sindaco, se è curata male ne piangerà lui le conseguenze. Ci aspettiamo  un intervento per mettere fine al modo primitivo di segnare che il lavoro è stato fatto.Nei commenti al post viene contestato che si pubblicizzi ciò che andrebbe fatto di routine ed un gelese che vive in Emilia Romagna gli spiega che da quelle parti il sindaco non fa pubblicità con ciò che è routine o atto dovuto .I cittadini vedono da soli che certi lavori sono stato fatti e sono contenti. Una lancia a favore del sindaco va spezzata nel senso che non sempre è stata fatta la pulizia dei tombini. Lo dimostrano anche i tanti post di richiesta di interventi con le vie indicate e il fatto che qualche cittadino ha già provveduto a pulire quello davanti casa sua perché sa che il Comune non interviene. Pulizia dei tombini si (per l’igiene e la sicurezza) ed ogni anno,  senza riflettori  e soprattutto senza le scritte rosse da terzo mondo. Nella stessa pagina del sindaco è arrivata la risposta: non è vernice indelebile.È una vernice acrilica per interni ed esterni che va via dopo pochi giorni. Aspettiamo pioggia dunque…. e prendiamo atto che il sistema di pulire i tombini imbrattato i marciapiedi con vernice rossa anche per una sola ora è considerato normale ed accettabile per la pubblica amministrazione. Rimproveri dunque per i cittadini che segnalano e non per la ditta che avrebbe dovuto usare metodi meno invasivi. Il mondo va al contrario.

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Confcommercio: “Lorefice, un faro nella nostra memoria collettiva”

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È con profonda tristezza che Confcommercio Ascom Gela, ha appreso la repentina e dolorosa scomparsa del Presidente di Confindustria di Caltanissetta, l’Ing. Domenico Lorefice.

Il Presidente di Confcommercio Ascom Gela, Francesco Trainito, insieme a tutto il direttivo, desidera esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia di Domenico e agli amici per questa perdita insostituibile.

“Domenico non era solo un leader nel settore imprenditoriale, ma anche un amico personale di Francesco Trainito e di molti altri nel mondo imprenditoriale. La sua passione, la sua dedizione e la sua capacità di ispirare gli altri rimarranno un faro nella nostra memoria collettiva. Il suo impegno per il progresso economico e la legalità del nostro territorio ha lasciato un segno indelebile e continuerà a ispirare generazioni future.

In questo momento di profondo dolore, Confcommercio Ascom Gela si unisce al dolore di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscere e lavorare con Domenico. Che le sue gentili azioni e il suo spirito altruista vivano nei nostri cuori mentre continuiamo il suo importante lavoro per il bene della comunità imprenditoriale”.

Confcommercio Ascom Gela esprime le proprie condoglianze alla famiglia di Kevin Provinzano coinvolto nello stesso incidente.

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L’associazione antiracket piange il suo componente Domenico Lorefice e il giovane Kevin Provinzano

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L’associazione Antiracket di Gela con una nota del presidente Salvino Legname, si lega all’immane dolore della famiglia Lorefice e a quello della famiglia Provinzano, coinvolti nella triste tragedia che ha distrutto gli affetti più cari.

“Domenico è stato uno dei pilastri portanti della nostra Associazione – dice Legname- un uomo ed un imprenditore di grande valenza morale, da sempre impegnato in prima linea, insieme a tutti noi, contro le prepotenze mafiose che per tanti anni hanno cercato di opprimere e devastare il nostro tessuto sociale, economico ed imprenditoriale dei nostri territori. Esprimiamo la nostra totale vicinanza anche alla famiglia Provinzano per la gravissima perdita del giovane Kevin, del quale abbiamo saputo, essere un bravissimo ragazzo amato da tantissime persone che lo conoscevano e che oggi piangono per lui. Invitiamo pertanto tutta la cittadinanza gelese a stringerci tutti insieme nella preghiera, per l’immane perdita di queste due importanti membri della nostra città, affidandoli totalmente all’immensa Misericordia di Dio, al quale chiediamo con grande fervore, la Sua benevolenza per queste due famiglie che hanno tanto bisogno della Sua presenza per essere confortati ad affrontare il grave lutto”.

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Mazzarino, l’istituto comprensivo intitolato ai giudici Falcone e Borsellino

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L’istituto comprensivo di Mazzarino porta adesso i nomi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. La cerimonia di intitolazione si è svolta al plesso “Capuana”, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose del territorio. Un evento semplice ma molto emozionante e coinvolgente, i cui grandi protagonisti sono stati ovviamente gli studenti.

A coordinare l’iniziativa la dirigente scolastica Rita Cardamone, che ha lavorato con passione insieme al suo staff per raggiungere l’obiettivo, inseguito a lungo dalla scuola e dalla comunità. Il nome dei due giudici non solo rende lustro all’istituto comprensivo mazzarinese e all’intera realtà, ma indica con chiarezza la giusta strada educativa alle nuove generazioni, nel segno della lotta per la legalità e dell’impegno per la costruzione di una società migliore.

Soddisfazione ed entusiasmo per l’andamento della cerimonia è stato espresso dalla dirigente Cardamone, che dopo una vita dedicata alla scuola concluderà il suo percorso professionale il prossimo 1 settembre andando in pensione: l’intitolazione del comprensivo di Mazzarino ai due giudici resterà una pietra miliare anche nella storia stessa della cittadina nissena. 

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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